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Intervista

Mariani: "Honda favorita? E' una pressione non bella!"

Intervista esclusiva al responsabile di JAS Motorsport e Castrol Honda WTCC Team, che chiarisce alcuni fatti del 2016 e fa il punto sulla stagione 2017, dove le Civic saranno considerate le vetture obbligate a vincere.

Alessandro Mariani, Team Principal Honda Team JAS

Foto di: FIA WTCC

Alessandro Mariani, Team Principal Honda Team JAS
Alessandro Mariani, Team Principal Honda Team JAS
Alessandro Mariani, Team Principal Honda Team JAS con Gabriele Tarquini, LADA Sport Rosneft
Honda Civic WTCC, test in Spagna, Tiago Monteiro, Ryo Michigami e Norbert Michelisz
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Honda Civic WTCC, test in Spagna, Ryo Michigami
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Honda Civic WTCC, test in Spagna
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Ryo Michigami, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Tiago Monteiro, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Sessione autografi: Norbert Michelisz, Honda Racing Team JAS, Honda Civic WTCC
Honda Civic WTCC, test in Spagna

La stagione 2017 del WTCC è alle porte, piena di incognite e domande su quello che sarà il futuro della massima serie turismo.

Una cosa però è ben chiara a tutti: la grande favorita di quest'anno è sicuramente la Honda, che senza le squadre ufficiali Citroën e LADA, e con una Volvo ancora in crescita e tutta da scoprire, per ovvi motivi viene indicata come la prima forza del campionato.

Norbert Michelisz e Tiago Monteiro sono stati confermati, Ryo Michigami ha preso il posto di Rob Huff e la Civic WTCC è stata sensibilmente modificata in diverse aree per diventare la vettura da battere.

Di tutto questo abbiamo parlato con Alessandro Mariani, team principal del Castrol Honda World Touring Car Team e responsabile di JAS Motorsport (partner tecnico di Honda), in una intervista esclusiva che ripercorre alcuni fatti del 2016, per arrivare alle novità del 2017.

Una delle quali è la nuova categoria WTCC-2 riservata alle TCN2, ovvero le auto TCR omologate per i campionati FIA.

Audi, Volkswagen e SEAT hanno detto che non omologheranno le loro vetture per il WTCC-2, voi come pensate di procedere?
"Kris Richard ha vinto l'ETCC 2016 con una Honda TCN2 della Rikli Motorsport, quindi c'è già una Civic omologata che può correre nel Mondiale. In realtà anche SEAT avrebbe il suo modello, visto che lo scorso anno c'erano le León con cambio DSG sempre nell'ETCC. Non possono tirarsi indietro, regolamento alla mano".

Come valuti questa scelta di inserire la Classe WTCC-2?
"Inizialmente, dopo il rischio di abbandono totale da parte di LADA, era nata per aumentare le vetture in griglia, che al momento però pare un problema risolto. Detto ciò, ne sta sorgendo un altro piuttosto importante, ovvero la confusione fra i clienti vogliono acquistare le Honda TCR e non sanno se iscriversi a TCR, WTCC-2 o ETCC. Questo è un problema serio che influisce sul mercato e non dà una bella immagine del turismo. La speranza è che si risolva al più presto, mi auguro che i responsabili di FIA, WTCC e TCR trovino un accordo".

Facciamo un passo indietro. Lo scorso anno c'era stato il giallo del fondo irregolare, con le Honda messe sotto inchiesta a Budapest e poi escluse dalle gare di Marrakech. Come sono andate realmente le cose?
"Abbiamo sfruttato un punto del regolamento lasciato aperto, una sorta di "grey area". In pratica l'omologazione del fondo della vettura doveva attenersi ad una fotografia che ne definisce il disegno, ma non spessore e peso. Attenendoci a ciò, abbiamo costruito dei fondi con pesi diversi, in modo da cambiarlo a seconda delle zavorre assegnateci. Il Compensation Weight è meglio averlo sul fondo vettura che in macchina, quindi abbiamo agito di conseguenza. Per tutto il 2015 abbiamo utilizzato questa tecnica e nessuno ha mai detto nulla".

Fino alle gare dell'Hungaroring...
"Nel 2016 siamo partiti molto bene giocandocela con le Citroën nelle prime due gare, dunque ci è stata assegnata una zavorra maggiore per Budapest. Qui si sono accorti dei pesi diversi dei nostri fondi; da parte della FIA sarebbe bastato indicarci come metterci in regola, anche se nelle norme non è indicato nulla che potesse colpevolizzarci. Invece hanno voluto solamente avviare delle indagini, così noi abbiamo proseguito anche a Marrakech con lo stesso sistema. E qui ci hanno squalificato. Abbiamo agito senza nascondere nulla, nell'appello presentato sono stati chiariti tutti i punti, però ci hanno esclusi solo dalle gare in Marocco e non da quelle dell'Ungheria. Una soluzione a metà che, di fatto, ha rovinato il campionato perché fino a quel momento Monteiro se la stava giocando con José María López. La sentenza si è basata sullo "spirito del regolamento", sarebbe bastato farci notare questa cosa dopo Budapest e noi ci saremmo adeguati, per questo mi sono arrabbiato moltissimo. Honda non vuole barare, sia chiaro".

Quindi il regolamento FIA ora ha subito un cambiamento o no?
"No, è rimasto lo stesso. Hanno solo sottolineato lo "spirito del regolamento", che dice che le parti omologate devono essere esattamente le stesse anche se non ci sono indicati pesi e spessori".

Dopo un solo anno in Honda, un Campione del Mondo come Rob Huff non è stato confermato. Perché?
"Honda per la terza macchina, che non è finanziata da Castrol ma dalla Casa in modo diretto, voleva un pilota giapponese. Da anni se ne parlava, anche per i benefici che porterebbe al WTCC nell'avere un concorrente di quel paese in azione. Rob aveva un contratto annuale e, numeri alla mano, non aveva fatto meglio di Michelisz e Monteiro, per cui la scelta è stata naturale. Lui si era trovato bene e ci è rimasto male perché credeva molto nel progetto Honda".

La scelta è ricaduta su un veterano, Ryo Michigami, ma quasi debuttante nel WTCC: come lo vedi?
"Aveva corso con noi a Motegi nel 2016. Nella Opening Race era andato molto bene, mentre era crollato fisicamente nella Main Race perché faceva un gran caldo e non era abbastanza allenato. In Giappone ha gareggiato tanto ottenendo bei risultati, non so dove possa arrivare nel WTCC. Però l'approccio è quello giusto, professionale, è una persona molto simpatica e ha iniziato a lavorare bene cercando di crescere facendo un passo alla volta, anche grazie alla sua grande esperienza. E con Tiago e "Norbi" si è trovato fin da subito molto bene".

La scorsa settimana avete svolto i primi test in Spagna, come sono andati?
"Purtroppo faceva molto freddo e il terzo giorno è anche piovuto parecchio. Le prime indicazioni sulle modifiche aerodinamiche sono state positive, abbiamo fatto un sacco di prove su pezzi meccanici nuovi e testato alcune parti del motore. Direi che in generale è andato bene, anche se stiamo parlando solamente del primo test di stagione quindi con ancora tanto da fare".

Le aree su cui siete intervenuti quali sono?
"Abbiamo agito a 360° lavorando su alcune parti del telaio, sulla meccanica, c'è un nuovo kit aerodinamico e alcune cose all'interno del motore, oltre che provato diverse geometrie delle sospensioni a seconda delle altre soluzioni adottate. Tutto per iniziare a capire come va l'auto con gli aggiornamenti. Per il momento sono prove generali, per quanto riguarda il motore c'è stata un'analisi di diverse componenti per cui è ancora presto per capire se ci sarà un incremento della potenza. Quella la avremo solo all'inizio del campionato".

Quest'anno Honda non ha scuse: deve vincere il titolo...
"Chiaramente quello è l'obiettivo, non è facile perché la concorrenza sarà durissima. Sulla carta sembra che siamo riusciti a migliorare, bisogna però aspettare di vedere anche gli altri. Avere la pressione di essere i favoriti non è bello, soprattutto se ce l'hanno anche i giapponesi! Siamo tutti molto coinvolti e desiderosi di vincere".

Come vedi gli avversari?
"Penso che Huff con la Citroën andrà forte, temo molto le Volvo che si stanno allenando tantissimo. Lo scorso anno la differenza l'ha fatta principalmente López, tolto lui sono in tanti a potersela giocare oltre a noi".

La Zengő Motorsport darà una Honda ad Aurélien Panis, come vedi il giovane figlio d'arte?
"E' una scelta che ho sposato fin da subito. La storia di Michelisz, preso dal nulla e capace di laurearsi Campione fra i privati e diventare pilota ufficiale, mi ha sempre affascinato e vorrei che ogni campionato fosse così. Sogno possa ripetersi, per questo ho spinto affinché la Civic di Panis venga dotata il più possibile degli ultimi aggiornamenti. I numeri e le caratteristiche per fare un buon lavoro non mancano, vedremo se si arriverà ad un bel risultato".

Per quanto riguarda il nuovo modello di Honda Civic, quando la vedremo in pista?
"Al momento non sappiamo ancora quando entrerà in vigore il nuovo regolamento, per cui aspettiamo di vederci più chiaro e stilare il nuovo progetto. Si parla di questa "Classe 1" dal 2019, mentre per il 2018 è ancora tutto in alto mare, dunque per ora abbiamo deciso di impegnarci al massimo per migliorare la Civic TC1 esistente".

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