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Lopez: "Torno in testa alla classifica, ma che sofferenza!"

José Maria Lopez in Ungheria ha colto la terza vittoria nella Main Race del WTCC: l'argentino della Citroen però ha faticato più del solito sull'asfalto bagnato dell'Hungaroring e ci racconta in esclusiva come ha ribaltato un weekend difficile.

Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Foto di: Citroën Communication

Il vincitore José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Podium: second place Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC; Winner José
Podium: second place Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC; Winner José
Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Mi è andata bene ancora! E anche questa volta lo dico tirando un sospiro di sollievo perché le cose non sono state affatto facili. Ovviamente sono al settimo cielo perché ho vinto la terza Main Race su tre ed ho riconquistato la vetta del Campionato WTCC , ma se devo dirla tutta questa è stata uno dei fine settimana più sofferti da quanto corro.

Ogni scelta è stata difficile e per giunta non sempre si è rivelata quella giusta. Alla vigilia sapevo che Yvan sarebbe stato un osso duro su questo circuito e infatti si è dimostrato tale. Eppure le cose erano iniziate bene.

Nuovo manto d'asfalto all'Hungaroring

Quando siamo arrivati sulla pista abbiamo dovuto confrontarci con il nuovo asfalto che rende tutto un’incognita. Cambiare il manto stradale su un circuito significa quasi azzerare tutti i dati che si hanno su grip e assetti. Ci siamo messi subito al lavoro e nelle prove libere abbiamo svolto al meglio il compito che ci eravamo prefissati avendo preparato una macchina ottima per la qualifica.

La mia C-Elysée l’ho sfruttata al massimo ed ho portato a casa ancora la pole position che su un circuito come l'Hungaroring è fondamentale. Il sorpasso, infatti, è sempre complicato e i punti per farlo non sono tantissimi. Un bellissimo risultato, ma sapevamo che le condizioni meteo ci avrebbero messo a dura prova l’indomani. Ed infatti.

Le slick sul bagnato sono state un... disastro

Nell’Opening Race scattavo dalle retrovie, cosa di per sé già complicata. In più a causa dell’incertezza del tempo era difficile valutare quale fosse la gomma migliore da mettere. Era bagnato ma sembrava che stesse per asciugarsi. Ci abbiamo ragionato. Abbiamo esitato analizzando le due opzioni. Alla fine mi sono basato su quanto scelto dai miei avversari in campionato e siamo andati sulle slick. In entrambe le situazioni avrei beneficiato o perso assieme a loro. Ovviamente è stato un… disastro, ma se non altro non ci sono state grosse conseguenze visto che a sbagliare siamo stati tutti noi coinvolti nella lotta del campionato.

Da fuori è facile criticare ed elogiare chi fa la scelta giusta come se fosse l’unico che ha capito davvero come sarebbero andate le cose. La verità è che prendere una decisione in merito alle gomme da usare in condizioni di incertezza e quando si lotta per un campionato è una scelta che va fatta prendendo in esame un numero maggiore di fattori. Fra questi adattarsi a quello che fanno i tuoi diretti avversari. Cosa che non deve fare chi può permettersi di rischiare. La gara quindi è stata davvero difficile e recuperare non è stato proprio possibile.

La Honda non ha "sentito" la zavorra

La Main Race è stata anch’essa molto difficile. Ho dovuto lottare davvero tanto e debbo ammettere che siamo rimasti sorpresi dalle prestazioni della Honda. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro nonostante tutto il peso imbarcato. Non hanno praticamente sofferto la zavorra. Verrebbe quasi da pensare che corressero già con qualche chilo ad inizio anno tanto si sono adattate in fretta. Ipotesi ovviamente. La certezza è che ora sappiamo di avere un avversario molto forte che ci darà fastidio per tutto l’anno. Lotteremo con loro. E’ chiaro.

Comunque è arrivata la corsa. La mia Citroen non aveva un assetto uguale a quello del mio compagno e per me questa è stata una delle gare più dure che abbia mai corso. Faceva freddo, c’erano cinque gradi e questo faceva si che le gomme non andassero in temperatura. L’asfalto nuovo poi era realmente molto scivoloso e non offriva nessun tipo di grip. Sono stato costretto a cercare traiettorie diverse rispetto a quelle che si fanno normalmente sul bagnato e ad ogni giro cercavo qualcosa di nuovo per trovare un po’ di grip.

Nella Main Race ho sofferto per tre giri al restart

In questo modo sono riuscito a scavare un solco con i miei avversari ma poi è arrivata la Safety Car. Qui non sono riuscito a mantenere alta la temperatura dei miei pneumatici come invece è riuscito a fare Yvan. Dopo la ripartenza ho passato tre giri infernali dove ho fatto davvero molta fatica a contenere i miei avversari. Sapevo però che più scorrevano i giri più la macchina sarebbe diventata efficiente ed infatti la situazione è migliorata al punto che ho cominciato ad avere ancora un bel ritmo.

Poi c’è stata la scaramuccia fra Yvan e Rob Huff che indubbiamente mi ha aiutato, ma sono convinto che avrei potuto vincere anche senza. E’ sempre difficile da dire cosa potrà accadere realmente, ma la mia macchina alla fine andava molto meglio delle altre e quindi avrei potuto riguadagnare qualcosa.

Ci sono state due o tre curve dove ho dovuto difendermi davvero anche se Yvan non è mai stato di fianco a me e non ha mai avuto una vera e propria opportunità di sorpasso. Come detto la mia macchina andava meglio alla fine perché era diversa da quella di Yvan. Forse abbiamo fatto un assetto più orientato ad una pista meno bagnata che non si è rivelato ottimale. Ma le incognite erano davvero tante per potersi dire sicuri della strada da prendere. Alla fine ero stremato ma sono felice.

Sono tornato in testa al campionato

Ho cinquantadue punti di vantaggio su Yvan e dodici su Tiago. Il campionato è lungo, ma sta prendendo la piega che desidero. Mi sono fatto un bel regalo di compleanno e adesso mi godo un po’ di relax. Poi cominceremo a lavorare in vista del Marocco. Anche in quel caso una pista nuova che sulla carta non dovrebbe adattarsi troppo alla nostra C-Elysée. Lo vedremo.

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