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Lopez: "Rimpiango le vecchie chicane veloci di Marrakech"

José Maria Lopez ci racconta qual è l'impressione dopo aver fatto la ricognizione sul rinnovato circuito di Marrakech ora più corto e lento. L'argentino della Citroen non si sente a suo agio e cercherà di difendersi.

Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Foto di: Citroën Communication

Winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC with José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team e  François Ribeiro, Direttore Eurosport Motorsport
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Cari amici di motorsport.com scrivo queste note direttamente dal circuito Moulay El Hassan di Marrakech dove fra poco scenderò in pista per i primi test del quarto appuntamento stagionale del WTCC. Ho aspettato un po' a farlo perché ho preferito vedere di persona il nuovo circuito prima di dare dei giudizi che si sarebbero basati solamente sulle simulazioni del computer. Ho appena finito l'ispezione a piedi con i miei ingegneri e quello che ho visto non mi ha troppo entusiasmato.

Sul nuovo Marrakech non si mette la sesta!

Si tratta di un tracciato totalmente differente rispetto a quello di prima. E' molto più corto e più lento. Penso che la velocità massima si attesterà fra i 200 e i 210 Km/h e in Citroen pensiamo che forse non riusciremo neppure a mettere la sesta marcia. Non dovremmo andare più in là della quinta.

Nel giro che ho fatto a piedi inoltre non ho visto neanche tanti punti dove poter tentare un sorpasso pulito. Mi sembra che ci sarà da penare sotto questo punto di vista. Queste almeno sono le prime impressioni e spero che le gare possano smentire queste tesi, ma non sono troppo fiducioso. In ogni caso la verità la scopriremo solamente in macchina.

Le vecchie chicane mi piacevano molto

Sinceramente mi dispiace che non si utilizzi più il vecchio circuito. Avranno avuto le loro ragioni per non usarlo più e non voglio intromettermi, ma io lo amavo. Era molto veloce ed aveva delle chicane che si potevano percorrere ad alta velocità. Se un pilota osava, poteva fare la differenza. In quei punti si faceva il tempo. In pratica era più selettiva ed esaltava di più le differenze fra i piloti. Era qualcosa di unico e particolare che non c'era da nessuna altra parte. Questa pista nuova invece, a dirla tutta, mi sembra una pista normale. Come ce ne sono altre.

Con 80 kg di zavorra  sarà molto dura

Ma oggi è con questo che ci dobbiamo confrontare e dove dovremo fare del nostro meglio. Sicuramente ci aspettiamo due corse durissime. La nostra C-Elysée avrà ancora ottanta chili e su queste curve tutte da prima e seconda marcia, ripartire sarà un bel rebus. Crediamo che qui la zavorra avrà un peso specifico maggiore e pensiamo che faremo molta più fatica rispetto alle prime tre gare. Il tutto tenendo conto che i nostri avversari la zavorra l'hanno tolta perché nelle gare precedenti sono stati più lenti delle nostre Citroen.

Le Honda tolgono trenta chili

Le Honda hanno levato trenta chili e quindi me le aspetto molto forti. Debbo ammettere che questa volta il mio obiettivo sarà quello di andarmene da qui con un distacco ancora maggiore sul secondo. Vorrei arrivare al Nordschleife con quindici-venti punti di distacco.

Quello sarebbe davvero un bel risultato e in linea con quello che il mio piano stagionale. E' chiaro che io voglio sempre vincere e spero di avere questa opportunità anche qui in Marocco, ma bisogna essere realistici e ragionare in termini di campionato più che di singola gara.

A questo bisogna aggiungere che correre fra i muri è sempre pericoloso e non posso permettermi di rischiare un incidente che metta in pericolo la disputa di gara due. Sarebbe un disastro in termini di punti persi. Quindi occorrerà prestare la massima attenzione specialmente al via dove, come abbiamo visto, succede sempre di tutto.

Sono frasi che mi ripeto sempre perché è così che ci deve comportare, ma qui l'attenzione deve essere doppia così come l'intelligenza di saper guardare oltre. Come sempre vi voglio in macchina con me. Col vostro affetto certi traguardi si gustano di più.

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