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Lopez: "Il guaio gomme del Ring non è colpa della Yokohama!"

L'argentino sigla la pole e vince due gare sul Nordschleife: il campione del mondo osserva che le forature in serie non hanno riguardato le Citroen che non hanno cercato valori di pressione e di camber al limite come altri.

José María López, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroen Total WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José Maria Lopez e Tom Chilton
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team
Tiago Monteiro
Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Amici di Motorsport.com, sono appena tornato dal Nurburgring dove, a causa del freddo, mi sono portato a casa qualche malanno. É l’unica stonata di un fine settimana che posso definire perfetto. Pole position, vittoria in gara uno e gara due per un totale di cinquantacinque punti. É la seconda volta che mi accade da quando corro nel WTCC.

La prima fu a Termas De Rio Hondo due anni fa nella mia gara di casa. Fu un trionfo incredibile, ma in quel caso eravamo davvero molto forti. Il successo per quanto bello non fu così inaspettato come questo sul Nordschleife. Un circuito che amo particolarmente, un mito sul quale sono state scritte pagine incredibili di storia dell’automobilismo e sul quale volevo ci fosse anche il mio nome. Ci ero già riuscito nella scorsa stagione, ma quest’anno tutto è girato davvero bene e credo di aver fatto qualcosa di speciale.

La C-Elysée a suo agio nonostante gli 80 kg

Alla vigilia ci aspettavamo che la nostra C-Elysée si trovasse a suo agio nonostante gli ottanta chili di zavorra. Nessuna curva lenta, nessuna ripartenza da fermo, ma finalmente il tracciato con la velocità media più alta del campionato che avrebbe esaltato le doti della nostra Citroen. Le sensazioni sono state confermate ed io mi sono trovato subito molto bene. Ho trovato un ottimo assetto e mi sono sentito sicuro fin dai primi metri. Questa sicurezza si è presto trasformata in una confidenza incredibile con la macchina e quindi ho potuto spingere come volevo. A dire il vero, quest’anno sento di avere una confidenza maggiore con la vettura rispetto al passato, nonostante la zavorra complichi molto le cose in termini di comportamento.

In qualifica pole con distacchi importanti

Quando sono iniziate le qualifiche ho potuto spingere al cento per cento e migliorare ad ogni uscita. Sapevo che avrei dovuto dare più del massimo perché il mio compagno Yvan Muller si era preparato facendo le prove della VLN ed altri come Coronel erano stati li a girare moltissimo. Per stare davanti a loro dovevo essere perfetto e credo di esserlo stato. Ho portato a termine un giro bellissimo dove ho dato distacchi importanti a tutti, sfruttando al massimo una macchina realmente molto veloce.

Yvan fa più fatica a tenere il mio passo

Mi ha fatto piacere staccare così tanto i miei avversari ed in particolare il mio compagno. Lui infatti può vedere tutto quello che faccio io e avrebbe potuto usare le stesse soluzioni. Essere più veloce di oltre tre secondi è stato speciale. In queste prime gare una certa differenza di passo a mio favore rispetto ad Yvan è evidente. Non ne conosco le ragioni, ma è più accentuata rispetto allo scorso anno. Nelle scorse stagioni siamo stati vicini per gran parte del campionato mentre quest’anno mi sembra che lui faccia più fatica e su questa pista la cosa è stata rimarcata maggiormente.

Fortunato nell'evitare il crash di Monteiro e Muller

Poi sono arrivate le gare. Pensavo che avrei potuto vincere la Main Race dove partivo in pole e non la Opening Race. Nel 2015 avevo visto che sorpassare non era affatto facile e le uniche occasioni erano sul circuito Grand Prix. Invece sono partito bene e mi sono posizionato al quinto posto. Nel corso del primo giro ero però già arrivato al terzo posto. Quando ho provato a passare Yvan per la seconda piazza sono arrivato lungo e Tom Chilton mi ha preso la posizione. Ho perso tempo per recuperarla, ma poi ce l’ho fatta e mi sono messo ad inseguire il mio compagno e Tiago Monteiro. Arrivato vicino a loro, ho visto la Honda perdere la gomma e sbattere a 250 Km/h sulla destra e Yvan non potere far nulla per evitarlo.

Sapevo che la macchina di Tiago sarebbe andata verso l’interno e quindi ho scartato dall’altra parte. Parliamoci chiaro però, la mia è stata solo fortuna. È stato un momento davvero brutto ed io ho solo girato da una parte che poi si è rivelata quella giusta. Ho vinto, ma non me la sono sentita di esultare troppo perché c’erano dei piloti coinvolti in incidenti. Sapevo che stavano bene, ma non mi sembrava giusto festeggiare come se nulla fosse successo.

In Gara 2 ho sorpreso Michelisz

Poi è arrivata gara due. Non penso mai che vincere sia facile, ma l’assenza dei miei avversari diretti in classifica mi ha dato una opportunità di allungare in campionato. Bastava partire bene per coglierla. Ed infatti è andata così, ma Norbert Michelisz è partito ancora meglio e mi ha preso la posizione. Però ho reagito subito e già nel circuito Grand Prix l’ho passato. Forse non se lo aspettava così presto. Mi è sembrato sorpreso. In ogni caso è stato molto corretto. A quel punto ho badato ad amministrare motore e gomme senza prendere troppi rischi visto quello che è successo. Così è arrivata un’altra vittoria e un allungo in campionato davvero notevole visto che il vantaggio è salito a sessantanove punti.

Il guaio gomme? Non è colpa della Yokohama!

In questo fine settimana si sono verificati un certo numero di problemi alle gomme. Ci sono state parecchie forature alcune delle quali hanno portato ad incidenti di una certa entità. Non credo che che il problema sia da imputare alla Yokohama. Stanno investigando, ma la mia sensazione è che forse i nostri avversari abbiano preso qualche rischio di troppo con camber e pressioni. Noi in Citroen siamo stati conservativi ed infatti su nessuna delle nostre vetture ci sono stati problemi. Ovviamente è una mia sensazione e a breve avremo delle spiegazioni, ma mi è parso di capire di non essere l’unico a pensarla così. Non voglio invece dire nulla sulla Honda. Per questo c’è la FIA e toccherà loro dare una risposta. Noi in Citroen corriamo pensando che loro siano dove sono ora.

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