Lopez: "E' stata un'impresa vincere con 80 kg di zavorra"
Il campione del mondo WTCC scrive per Motorsport.com: José Maria Lopez commenta il debutto stagionale al Paul Ricard: "Pole, vittoria e sesto posto. Non potevo iniziare meglio, ma contro le Honda saràa molto dura!".
Foto di: FIA WTCC
Cari amici di Motorsport.com, sono appena arrivato a casa dal primo fine settimana di corse. Detesto dirlo, ma i miei sospetti erano fondati. La concorrenza è molto, molto vicina e il proseguo del WTCC sarà da gestire con molta attenzione se vogliamo che finisca come i precedenti due.
E' arrivata la prima vittoria 2016
Ciononostante posso archiviare un weekend molto soddisfacente perché con 80 chili di zavorra non ero così sicuro che avrei potuto lottare per la vittoria. Invece sono arrivate la pole, la vittoria ed una sesta piazza che annovero come risultato positivo visto che quest’anno nessun punto potrà essere buttato.
Prima della gara ci eravamo fatti un’idea di quale sarebbe stato il nostro livello rispetto agli altri. Le simulazioni ed i calcoli ci davano come risultato una Honda molto vicina a noi, ma non sapevamo quanto. L’unica cosa di cui eravamo a conoscenza è che avevano lavorato molto bene in inverno. Adesso abbiamo visto il loro valore ed è per questo che sono stato davvero molto contento della pole position. Ottanta chili di differenza in un circuito come il Paul Ricard valgono un secondo.
Una zavorra di 80 chili si sente, eccome!
Tutti mi chiedono se 20 chili in più rispetto allo scorso anno fanno davvero tutta questa differenza. Io rispondo che indubbiamente si sentono, ma non sono solo quelli. Lo scorso anno, alla prima gara, partimmo tutti con 60 chili di zavorra. Poi nel proseguo della stagione, le macchine più lente hanno via via perso questa zavorra. Quest’anno invece noi abbiamo imbarcato 80 chili e gli altri zero.
Capite, quindi, che fra le macchine c’era un enorme differenza di peso. Troppo grande, secondo la mia opinione. Ecco perché abbiamo accolto questi risultati con grande soddisfazione. Significa che in Citroen abbiamo lavorato bene ancora una volta.
In gara 1 mi sono distratto al via
La prima gara quest’anno parte con la griglia invertita. Ero dietro ad Yvan Muller e quando il semaforo era ancora rosso lui si è mosso leggermente. Questo mi ha distratto ed ho perso la concentrazione. Risultato: una partenza a dir poco rivedibile. Non mi sono però perso d’animo e, dopo aver evitato gli incidenti, ho pensato a come impostare la rimonta.
Nel frangente ho subito notato che le Honda ed in special modo Monteiro erano davvero veloci mentre noi, dopo due giri, eravamo già in sofferenza con le gomme. Questo mi ha impedito di risalire come avrei voluto, quindi il sesto posto mi ha soddisfatto.
Grazie Yvan! In gara 2 ha rallentato le Honda
Nella seconda gara sapevo che avrei dovuto fare una partenza perfetta se volevo tenere dietro gli altri. Ci sono riuscito. Poi ho visto che, dietro, Yvan ha rallentato per qualche giro le Honda e questo indubbiamente mi ha aiutato. Ho preso un margine di tre secondi che mi hanno dato la possibilità di gestire le gomme. Negli ultimi cinque giri però gli pneumatici erano davvero finiti ed ho faticato tantissimo a tenere dietro Tiago. Non so come sarebbe andata se il mio compagno non avesse rallentato il portoghese. Probabilmente avrei fatto molta fatica perché lui era più veloce di quattro- cinque decimi mediamente.
La Honda è cresciuta molto
Non sono però sorpreso dell’avvicinamento della Honda. Ho qualche anno di esperienza e riesco a vedere quando un team fa le cose giuste per crescere e migliorare. Sono quelli che hanno fatto più test ed hanno riorganizzato la squadra. Quindi nessuna sorpresa. Detto questo debbo però dire che anche la nostra C-Elysée è migliorata, altrimenti non sarebbe stato possibile essere qui a festeggiare una vittoria e la leadership in campionato. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare ed infatti il lunedì successivo alla gara siamo andati subito a Parigi per preparare la prossima corsa.
In Slovacchia giocheremo in difesa...
In Slovacchia credo sarà ancora più difficile perché la pista è più lunga ed ha un numero maggiore di accelerazioni ai bassi regimi. Oltre a ciò, con i saliscendi, è molto esigente con le gomme. Credo che dovremo andare là, cercando di limitare i danni perché le Honda e gli altri saranno ancora a zero chili.
...ma dall'Ungheria tornereno all'attacco!
Dall’Ungheria però lo scenario potrebbe cambiare perché anche loro imbarcheranno peso e credo che sarà tanto. Il mio approccio quindi non cambierà. Come negli anni scorsi dovrò fare il meglio che si può, cercando di non buttare via punti in nessuna gara.
Il MAC 3? Non mi è dispiaciuto
Al Castellet ha debuttato il nuovo format delle gare ed il MAC 3. Non mi è dispiaciuto. Se servirà ad aumentare lo spettacolo ben venga perché io sono il primo tifoso dell’automobilismo e voglio vedere spettacolo in pista, sempre. Sappiamo bene che in questo periodo il nostro sport soffre del disamoramento da parte dei fans. Lo abbiamo visto con la F.1 e con il sistema di qualifica che poi si è rivelato fallimentare. Sono però dei tentativi che nascono con l’intento di recuperare i tifosi, poi non è detto che funzioni sempre, ma tutti provano qualcosa per riportare la gente alle corse. Se il MAC 3 funzionerà sarà il benvenuto, come del resto tutte le cose che servono al bene del motorsport.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments