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La colonna di Lopez: "Vila Real, un cittadino fra i muri molto veloce"

José Maria Lopez dopo il difficile weekend di Mosca conta di rilanciarsi con la Citroen C-Elysée: l'argentino che è leader del mondiale sta preparando l'evento portoghese al simulatore. Con la zavorra di 80 kg dovrà imparare a gestire i freni.

José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Citroën Communication

José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Vila Real, mappa circuito
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC and José María López, Citroën Wor
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Sessione autografi: José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Race winner José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
Polesitter José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Amici di Motorsport.com, la gara di Mosca con i suoi risultati e le sue delusioni è ormai alle spalle e quella del Portogallo è alle porte. Il circuito di Vila Real lo conosciamo già, visto che ci abbiamo corso per la prima volta lo scorso anno. Questo non toglie il fatto di dover affrontare delle sessioni al simulatore per provare qualche soluzione diversa e per riprendere confidenza con un tracciato davvero particolare. Inoltre, ogni anno la macchina è diversa e ci sono cose nuove da sperimentare sugli assetti. E’ un lavoro impegnativo, ma che ci permette di restare al vertice. E se in Citroen lo siamo da tre anni è proprio perché non smettiamo mai di lavorare e di impegnarci a fondo.

Vila Real è un cittadino, ma veloce

Vila Real è una pista molto impegnativa che si snoda per le strade della città portoghese. Il fatto che sia un circuito cittadino non deve ingannare perché nel complesso può essere definita una pista veloce. Ci sono dei tratti dove la velocità è alta e bisogna stare davvero attenti. I muri infatti sono vicini e il grip non è molto. In più ci sono delle chicane che vanno affrontate con cautela onde evitare di finire contro le barriere come abbiamo visto nella prima edizione. In definitiva una pista difficile. Tuttavia a me non dispiace.

L’anno scorso qui sono andato molto bene. Ho fatto la pole ed ho vinto la prima gara mentre nella seconda sono arrivato quinto. Fare la pole è molto importante perché sorpassare è davvero difficile. Cosa questa che si ripete troppo spesso nei discorsi di una stagione. Ma queste sono le piste e dobbiamo farcene una ragione. Comunque, dopo le corse difficili di Mosca devo, anzi dobbiamo, cercare di fare meglio e portare a casa punti preziosi.

Gli avversari imbarcano zavorra

Dal punto di vista delle prestazioni mi aspetto qualcosa di diverso rispetto alle ultime gare. I nostri avversari diretti infatti imbarcheranno del peso e presumo che per noi le cose potrebbero diventare un po’ più semplici. E’ solo una considerazione e come tale deve restare. La tengo presente ma non ci faccio affidamento perché so che la concorrenza è molto forte ed io devo pensare ad ottenere il meglio senza pensare a quanto potrebbero far fatica gli altri.

Pr quanto ci riguarda, avremo come sempre la zavorra al massimo, ma di questo ormai ne siamo consapevoli e lo abbiamo quasi metabolizzato. Sappiamo che la nostra C-Elysée soffrirà, ma noi stiamo lavorando davvero molto forte per attenuarne l’effetto. Lo stesso discorso vale per l’usura dei freni.

Dovremo stare molto attenti a questo particolare. Nel 2015, quello portoghese, si è rivelato il fine settimana più caldo ed i freni hanno sofferto. Con il peso maggiore bisognerà stare attenti ancora di più a questa usura. Dopo la pioggia degli ultimi appuntamenti spero davvero nel sole, però mi auguro non forte come nel 2015.

Con il caldo la C-Elysée diventa un... forno

Quando le temperature si alzano, l’abitacolo si trasforma in un forno. Con ottanta chili poi, i freni si surriscaldano e anche questo contribuisce alla calura dell’interno. Guidare diventa difficile e la preparazione fisica può fare la differenza. Detta così sembrerebbe che mi appresto ad una gara infernale. In realtà voglio pensare positivo perché, basandomi sull’esperienza passata, mi aspetto che la mia macchina, pur con tutti questi elementi contro, vada bene e che mi consenta risultati belli come nel 2015.

Quella in Portogallo sarà l’ultima gara europea ed io ci andrò con una situazione di campionato davvero molto buona. Questo però non cambierà il mio approccio. Dovrò restare concentrato e l’ideale sarebbe poter incrementare ulteriormente il distacco in classifica sugli inseguitori.

Le Mans mi serve da lezione

Per vincere il campionato infatti bisogna essere competitivi su tutte le piste. E’ inutile fare un buon risultato in una gara e poi non marcare punti in quella successiva. Ripeto, so di essere in una posizione molto buona, ma nell’automobilismo fino a che non cala la bandiera a scacchi non si può dare mai nulla per scontato. Saranno frasi fatte, ma direi che ne abbiamo avuto la riprova proprio domenica a Le Mans. Per questo non posso permettermi di rilassarmi. La differenza con i miei avversari c’è, ed è tanta però non voglio rinunciare a nulla. Voglio continuare a lottare e fare quello che mi ha permesso di vincere due mondiali e sei gare quest’anno. Non devo cambiare niente nel mio atteggiamento.

Umiltà, concentrazione, provare a vincere usando però la testa e restando lontano da guai. Poi vedremo se questo funzionerà, ma credo che le risposte siano scontate. Come sempre vi voglio in macchina con me ad incitarmi.

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