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La colonna di Lopez: "Cento punti di vantaggio? Voglio aumentarli ancora!"

L'argentino ha commesso un errore in qualifica con la Citroen C-Elysée che ha compromesso il risultato di Vila Real, ma mantiene un grande vantaggio su Monteiro: "Campionato difficile, lo si vede dal fatto che Muller non ha ancora vinto".

José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

FIA WTCC

José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
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José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
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José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
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Yvan Muller, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC; Mehdi Bennani, Sébastien Loeb Ra
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC
José María López, Citroën World Touring Car Team, Citroën C-Elysée WTCC

Amici di Motorsport.com, dopo le gare portoghesi ho deciso di prendermi qualche giornata di pausa. É per questo che le mie note vi arrivano con un po’ di ritardo. Ne ho approfittato per ricaricare le batterie in vista delle ultime prove del campionato che si svolgeranno in America del Sud nella mia Argentina e in Asia. Ma questo è il futuro. Il passato recente è ancora fresco e parla portoghese.

A Vila Real ho chiuso con due piazzamenti che non mi hanno soddisfatto. È un peccato perché penso si possa parlare di occasione sprecata. Su quelle strade infatti la mia Citroen C-Elysée andava forte, molto forte. Avevamo un bel passo ed infatti ho segnato il miglior tempo nelle seconde prove libere senza troppi sforzi.

Onestamente pensavo che la cosa si sarebbe ripetuta in qualifica e, per tre quarti di giro, l’obiettivo sembrava possibile. Poi, purtroppo, ho commesso un errore importante che ha pregiudicato tutto. Alla fine credo si sia trattato di un mio sbaglio anche se all’inizio non ne ero del tutto convinto.

Un errore in frenata durante la Q3

Guardando le immagini infatti, sembra che la macchina abbia un comportamento strano visto che mi è sfuggita di mano non appena toccato il freno. Forse era molto più sensibile di quanto credevo, sta di fatto che alla fine ho sbagliato e questo non va per niente bene. In quel momento poi non sapevo di avere quattro decimi di vantaggio su Monteiro al riscontro del secondo settore.

L’avessi saputo non avrei spinto ancora così forte, ma avrei cercato di chiudere il giro mantenendo il vantaggio senza troppi rischi. Questo con il senno di poi. La realtà ha detto che ho realizzato il quinto tempo della Q3, l’ultimo, che di fatto ha messo fine alla mia gara.

...ma mi restano 100 punti di vantaggio

Passare a Vila Real è praticamente impossibile. È un circuito veloce, ma non c’è spazio per provare farlo senza prendere dei rischi. Sono riuscito solamente a farne uno nella prima gara, ma nella seconda ho mantenuto la posizione di partenza senza guadagnare nulla. Ho comunque portato a casa dei punti utili. Ne ho persi solamente dieci da Monteiro ed ho fatto gli stessi che ha realizzato Yvan Muller. Alla fine ho mantenuto cento punti di vantaggio e questo va molto bene.

Però, e lo ripeto, mi dispiace davvero tanto per quell’errore in qualifica visto che avevamo tutto per vincere e incrementare ulteriormente il vantaggio in classifica generale. Ma queste sono le gare ed in un circuito così difficile non sono stato l’unico a commettere errori nella Q3. Lo hanno fatto in tanti. Tiago Monteiro è stato l’unico ad aver portato a termine un giro pulito ed è stato premiato con la pole e la vittoria in casa. Sono molto felice per lui. Sono emozioni che non si dimenticano.

Ora potrei perdere 20 punti ad appuntamento

Archivio dunque un fine settimana che non posso considerare positivo visto che ho sbagliato, ma che non butto via del tutto considerato che non ho perso tanti punti. Più o meno ho mantenuto la stessa differenza ma le gare che restano sono di meno.

Mancano ancora cinque appuntamenti alla fine e potrei permettermi di perdere venti punti a round. Ovviamente non è una filosofia che adotterò, ma questo serve a far capire quanto sia buona la mia situazione di campionato e quanto in realtà non ho grandi motivi per lamentarmi. Sono molto contento e devo dire che non me lo aspettavo. Non una differenza così grande, almeno.

Campionato difficile, Yvan non ha ancora vinto

Il campionato di quest’anno è molto più difficile nonostante i numeri parrebbero dire un’altra storia. Se però se uno guarda più a fondo vede come il dominio della Citroen non sia così netto come in passato. Io ho vinto sei gare è vero, ma Yvan non è ancora riuscito a farlo.

Questo non significa che lui non sia in grado di riuscirci, ma evidenzia come la competizione sia aumentata. Facciamo molta più fatica che in passato, è inutile negarlo. Poi ovviamente se uno guarda la classifica mi prende per matto, ma sappiamo tutti che non è così. Ovviamente, non posso dimenticare che parte di questo vantaggio arriva per la squalifica della Honda, ma anche per fine settimana come quello del Nurburgring dove io ho vinto due gare e i miei avversari diretti non hanno segnato punti.

Qualcuno mi chiede se è più facile gestire una grande differenza o un vantaggio più esiguo. Non posso dire cosa sia meglio. Dico che è differente perché quando hai meno punti di vantaggio sai che se sbagli i tuoi avversari possono approfittarne. C’è una pressione maggiore e tutta la prospettiva cambia.

Bisogna mantenere alte le motivazioni

Con un vantaggio grande un errore può costare meno, ma è anche vero che in questa situazione ci sono delle volte dove si fa più fatica a trovare la motivazione. Si rischia di non riuscire a dare sempre il massimo e si crea la situazione ideale per sbagliare. Io cerco di restare concentrato senza aver dato per vinto quello che ancora non si è conquistato matematicamente. Io non voglio gestire il mio vantaggio, ma aumentarlo sempre e comunque. Ed è con questo spirito che affronterò le prossime gare. A partire da quella in casa mia a Termas de Rio Hondo.

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