José María López ci racconta come si affronta Termas de Río Hondo
Dal suo debutto nel WTCC il Campione José María López ha sempre dato spettacolo sulla pista di Termas de Río Hondo, che l'argentino descrive in ogni suo punto.
José María López debuttò e vinse nel FIA World Touring Car Championship nel 2013 a Termas de Río Hondo: ecco la spiegazione del tracciato argentino da 4,806km secondo il pilota di casa della Citroën.
"Si parte da uno dei rettilinei principali più corti del Mondiale, per cui diventa importante uscire bene dall'ultima curva se si vuole essere veloci".
"La curva 1 è piuttosto lunga da percorrere, in entrata è larga, ma poi si chiude su sè stessa e la trazione diventa fondamentale per evitare il sottosterzo. Passiamo dalla 3a alla 4a marcia per la curva 2, un punto dove possono essere effettuati i primi sorpassi a seconda della traiettoria scelta, sfruttando anche il passaggio sui cordoli".
"La curva 3 la si può fare in pieno con gomme nuove e anche qui è fondamentale trovare il massimo della velocità in accelerazione perché poi ci si immette nel lunghissimo rettilineo che porta alla curva 5; a volte sacrificare la velocità nella curva 3 significa uscirne molto meglio ed essere già rapidissimi sul dritto"
"La curva 5 è una frenata davvero decisa perché arriva dopo il rettilineo, uno dei punti dove poter provare a superare. Usciti da questa variante si percorre in pieno il curvone 6, che arriva in discesa alla curva 7. In questo punto la frenata è piuttosto impegnativa e farlo in ritardo significa rischiare di perdere l'anteriore e andare lunghi".
"In uscita dalla curva 7 serve una buona trazione, bisogna gestire molto l'accelerazione perché la 8 è un altro curvone da fare a tutta velocità".
"La 9, 10 e 11 sono una sorta di chicane molto veloci dove si rischia di andare in testacoda perdendo il posteriore, cosa che ho visto fare soprattutto nel weekend di debutto del WTCC nel 2013".
"La 11 mi piace molto, non è una curva velocissima, ma la ritegno comunque difficile perché bisogna scegliere la traiettoria ideale di percorrenza e in quelifica questo conterà parecchio".
"La curva 13 è un altro punto ideale per sorpassare, soprattutto se chi è davanti a te sbaglia l'uscita dalla curva 11. Provarci all'interno è la cosa migliore, ma chi è all'esterno potrebbe chiudere la porta im modo secco o risuperarti incrociando la traiettoria, visto che a seguire ci sono la curva 14 e il rettilineo principale".
Il punto migliore per superare secondo José María López: "La frenata della curva 5 e la 13 secondo me sono i migliori".
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