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Il WTCC pensa alla Class 1 come rivoluzione dal 2018-2019

Nell'arco di tre anni Eurosport Events e la FIA potrebbero adottare un nuovo regolamento tecnico per il WTCC, anche se al momento nulla è ancora stato deciso.

John Filippi, Campos Racing, Chevrolet RML Cruze TC1

Foto di: FIA WTCC

A tre anni dall'introduzione del regolamento TC1, Eurosport Events e la FIA stanno già pensando a come rinnovare il World Touring Car Championship.

La prima vera rivoluzione della massima serie turismo si è registrata nel 2014, ovvero la stagione di ingresso del team ufficiale Citroën, che con le nuove norme tecniche ha dominato fino all'annata corrente.

Ovviamente questo "ribaltone" ha portato anche gli altri costruttori già presenti nel campionato - Honda, LADA, Chevrolet (tramite RML Group) e la neoarrivata Volvo-Polestar - ad adeguarsi progettando nuove vetture con specifiche tecniche completamente nuove e carissime per il portafoglio.

La crescita dei costi ha fatto da contraltare al cambiamento, con il risultato che in griglia le TC1 (soprattutto quelle private) non sono tantissime e faticano spesso ad arrivare a 20, nonostante la presenza di qualche "ospite" in alcuni eventi. Senza contare che lo spettacolo ne ha inevitabilmente risentito sotto diversi aspetti, in primis quello delle bagarre.

Ecco dunque che FIA ed Eurosport hanno iniziato a lavorare a quello che dovrebbe essere il futuro del WTCC. Le prime voci iniziate a circolare mormorano della scelta di reintrodurre la "Class 1", ovvero un regolamento che si era viso nelle serie turismo degli anni '90, ma che in questo caso sarebbe basato più o meno sull'attuale in vigore nel DTM e Super GT.

C'è da dire che al momento nè DTM e nè Super GT hanno però ancora introdotto il "Class 1" (cosa di cui si era già parlato tempo fa). Come principale differenza ci sarebbe il motore 4 cilindri turbo, un pacchetto aerodinamico meno sofisticato rispetto a quello attuale e la riduzione di costi operativi e di sviluppo.

Fra l'altro DTM e Super GT non sono campionati FIA, quindi anche questo al momento è un lato oscuro della vicenda. Ma nonostante ciò, i tempi di adozione del "Class 1" potrebbero essere anche più brevi del previsto, dato che si parla di 2018-2019. Per quanto riguarda il WTCC rischierebbe di diventare un serio problema per i costruttori, i quali si troverebbero con vetture TC1 inutilizzabili nell'arco di un anno o poco più.

"Come promoter del WTCC, Eurosport Events lavora a stretto contatto con la FIA e con tutti i costruttori. Il futuro delle corse turismo è importantissimo per noi, ma al momento non posso dire di più", ha dichiarato il capo di Eurosport Events François Ribeiro a Motorsport.com

Eurosport e FIA certamente stanno tentando di tutto pur di rilanciare una serie che ha trovato anche un ulteriore "avversario" nella nuova TCR Series di Marcello Lotti. A questo punto, però, bisognerà vedere cosa ne pensano i costruttori, visto che avrebbero nuovi progetti a cui lavorare dopo una marea di soldi spesi per le TC1. E la Volvo, ad esempio, che è appena entrata dovrebbe già "pensionare" la S60 dopo nemmeno tre anni di vita.

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