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Hugo Valente ci racconta come si affronta il Moscow Raceway

Il pilota della LADA Sport il prossimo weekend sarà in azione davanti ai fan russi: ecco come guiderà la sua Vesta TC1 lungo il tracciato moscovita.

Moscow Raceway, circuito

Moscow Raceway, circuito

Le prossime gare del FIA World Touring Car Championship si terranno in Russia ed Hugo Valente vuole fare bella figura, dato che per la LADA Sport Rosneft sarà l’evento di casa. Vediamo come si percorrono i 3,931km del Moscow Raceway secondo il francese.

“La curva 1 è una delle più veloci del circuito, la si percorre in quinta marcia. Al via non c’è molto spazio e il tragitto dalla griglia alla frenata è breve, quindi è possibile vedere contatti, come accaduto in passato”.

“Si arriva subito alla curva 2, dove la frenata è secca e bisogna cercare di sfruttare al massimo il cordolo interno, anche prendendo un po’ d’erba”.

“La curva 3 penso sia la più difficile del tracciato perché è molto lunga e difficile, si soffre di sovrasterzo di solito e il punto di corda non è semplice da trovare. La traiettoria ideale non esiste, ognuno sceglie la linea che preferisce, personalmente penso che convenga restare molto stretti in entrata, allargare un po’ al centro e poi aprire gas per prepararsi alla curva 4”.

“In questa non bisogna perdere velocità; di fatto fra la curva 3 e la 5 si può guadagnare o perdere tantissimo tempo”.

“La curva 6 è molto veloce, ma la più interessante è la 9 perché ci si arriva dopo un dosso e spesso l’auto si scompone in ingresso; qui i sorpassi sono difficili, ma dipende molto da chi hai davanti perché è facile vedere errori”.

“Uscendo bene da questa si arriva con una buona velocità alla curva 10, che gira a sinistra; anche qui la velocità è importante e non è detto che ci sia spazio per superare. Lo si può fare alla 12, soprattutto se chi è davanti a te sbaglia fra la 9 e la 10”.

“Descrivere questa sezione non è semplice perché sono tutte varianti molto diverse fra loro; dico solo che in qualifica bisogna sfruttare al massimo l’uscita dalla 12 per guadagnare velocità”.

“Le curve 13 e 14 sono molto più ostiche di quel che appaiono perché il punto di corda della prima è molto avanti rispetto alla frenata. Uscire bene dalla 14 significa avere una buona velocità sul lunghissimo rettilineo prima del traguardo, questo è fondamentale”.

Il punto migliore per superare secondo Valente: “Credo che la curva 15 sia quella dove vedremo più tentativi, ma bisogna uscire veloci dalla 14”.

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