Girolami: "Monza da dimenticare, ma ho una Volvo vincente"
L'argentino della Polestar Cyan Racing non torna a casa con grandi soddisfazioni, se non il fatto che la S60 TC1 è vettura davvero competitiva, ma forse anche un po' troppo fragile, come ci ha raccontanto nel nostro incontro nel paddock.
Foto di: Paolo Belletti
E' un Néstor Girolami con un sorriso piuttosto triste quello che incontriamo nel paddock di Monza al termine delle gare del WTCC.
Per il pilota della Polestar Cyan Racing la trasferta nel suo paese d'origine (ha il passaporto italiano e aveva alcuni parenti tricolore ospiti nel suo box) non è stata di quelle da ricordare.
Per l'argentino la prima botta in testa è arrivata nelle qualifiche, dove con la sua Volvo S60 TC1 è arrivato lungo alla frenata della "Roggia" finendo per abortire il tentativo della Q3 che lo ha relegato a partire quinto nella Main Race.
"Per il team l'obiettivo era finire davanti a tutti in qualifica e vincere il MAC3 e ci siamo riusciti - ha raccontato Girolami a Motorsport.com - Purtroppo ho fatto un errore nel mio giro in Q3 e ho dovuto abortire il mio tentativo, a volte quando si deve spingere molto si rischiano gli errori e stavolta è toccato a me. Sarebbe potuta andare meglio, ma in generale il risultato è stato positivo".
Le cose non sono proseguite per il verso giusto nemmeno in gara, dato che nella Opening Race un lievissimo contatto, quasi impercettibile, gli ha rotto la sospensione posteriore destra.
"In gara è stato davvero un peccato perché nella Opening Race avevo la possibilità di salire sul podio e anche vincere, ma non ci sono riuscito per via di un colpo subito alla prima chicane che mi ha costretto al ritiro. Mi sono accorto che si era rotto qualcosa nella sospensione posteriore destra, quindi sono tornato ai box".
Qualcosa è andato meglio nella seconda gara brianzola, dove "Bebu" ha beffato la Honda di Norbert Michelisz per 0"001 nella volata per il quinto posto.
"Nella Main Race sapevo che dovevo riscattarmi, ero un po' nervoso perché non è facile accettare di ritirarsi per un incidente così banale, ma mi sono calmato e concentrato riuscendo a trovare un buon ritmo. Con "Norbi" è stata una bellissima battaglia, ho aspettato il momento giusto e nell'ultima curva, all'ultimo giro, sono riuscito ad affiancarlo all'esterno. Forse questo sorpasso è stata la cosa più bella di tutto il mio weekend".
Per Girolami sono proprio due gli aspetti negativi di questo weekend: l'errore in qualifica e il contatto nella prima gara che lo ha mandato K.O. Difficile però dire quale dei due sia stato il momento peggiore.
"Credo che entrambi lo siano stati, ma quello in qualifica è stato un mio sbaglio che mi ha privato della possiblità di essere in pole position. In gara invece il contatto è stato davvero lieve, quasi non me ne sono accorto e ora dovremo indagare se effettivamente sia stato quello a rompermi la sospensione o eventualmente un salto troppo aggressivo sui cordoli. Sappiamo che nel turismo i contatti ci sono e la nostra auto deve essere resistente".
E qui "Bebu" torna di umore carico, non appena gli facciamo notare che comunque la Volvo è una macchina forte e capace di vincere.
"In squadra c'è sicuramente soddisfazione, il fine settimana ha portato vittorie in tutte le sessioni in pista. Thed Bjork ha trionfato nella Main Race dopo aver conquistato la pole position, con lui e Nicky Catsburg ci siamo portati a casa il MAC3 e questo ci rende felici e fiduciosi per il futuro".
"Dobbiamo certamente migliorare le partenze perché le Honda sono molto forti sotto questo aspetto, ma anche la debolezza della vettura e capire perché la sospensione si è rotta. Si può sempre crescere, però siamo contentissimi del weekend, la cosa più bella è che siamo una squadra molto forte che lavora unita e fa progressi. Il titolo è assolutamente possibile, adesso è ancora presto per dire se Honda è veramente davanti a noi, ci sono ancora tante gare davanti e ci crediamo".
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