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Caos FIA-Honda: un fulmine a ciel sereno... annunciato?

Le Honda Civic WTCC sono state ritenute con fondo illegale ed escluse dalle gare di Marocco e Ungheria. Ecco come ha avuto inizio la vicenda e cosa comporta per il futuro.

Norbert Michelisz, Tiago Monteiro, Rob Huff, Honda Civic WTCC

Lo scenario che la FIA ha aperto questa mattina per il prosieguo della stagione 2016 del WTCC ha risvolti davvero inquietanti.

La comunicazione dell'esclusione delle Honda Civic WTCC dalle classifiche di Ungheria e Marocco potrebbe considerarsi un fulmine a ciel sereno... annunciato, dato che le nuvole nere che si erano addensate sui box della squadra italo-giapponese dopo le gare di Budapest parevano ormai diradate. E la decisione appare piuttosto tardiva, arrivando con oltre un mese di ritardo e un altro evento di mezzo (Marrakech appunto) già disputato.

Ma facciamo un passo indietro: durante il weekend magiaro, i commissari sportivi della FIA avevano trovato alcune irregolarità riguardo al fondo delle Civic preparate dalla JAS Motorsport. Le classifiche di qualifiche e gare erano state "congelate", salvo poi annunciare un repentino dietro-front e dare l'ok a casa Honda.

Dunque nessuno si è più preoccupato della questione, con le vetture di Rob Huff, Norbert Michelisz e Tiago Monteiro che in Marocco avevano centrato una fantastica tripletta. Qualche malelingua aveva mormorato che le Civic non fossero ancora a norma, ma in quella occasione le classifiche di ogni sessione erano state redatte con la dicitura "Official" e non "Provisional", come accaduto nel sabato di Budapest.

E' vero che il delegato tecnico della FIA non aveva escluso ulteriori e approfonditi controlli in merito, ma ormai sembrava che il dialogo fra gli uomini di Honda-JAS e Federazione Internazionale avesse portato ad una conclusione positiva della questione.

Questa mattina, invece, c'è stata la doccia gelata, con l'esclusione definitiva delle tre Civic WTCC ufficiali (più quella privata di Ferenc Ficza) dalle graduatorie di Ungheria e Marocco.

Nello specifico, la FIA ha rilevato una diversità nell'estensione del fondo vettura omologata in precedenza (codice A-5747 210/07 ER), contravvenendo così agli articoli 263.003 e 263.004 - Appendice J del regolamento tecnico. Inoltre sarebbe stata contestata anche la modalità di costruzione del pezzo, non conforme alle norme imposte dall'articolo 263.902 - Appendice J.

In questo modo la lotta per il Titolo Mondiale si fa più complicata sia per i piloti che per il team, che perde nel complesso la bellezza di 141 punti e la vittoria nella prova a cronometro MAC3 ottenuta all'Hungaroring. La Honda scivola attualmente al terzo posto in classifica Costruttori con 167 punti, alle spalle del leader Citroën e superata anche dai russi della LADA.

Fra i piloti c'è un bel cambiamento, con Monteiro, Huff e Michelisz che vengono scavalcati da diversi avversari. Il portoghese da secondo passa a quarto con 77 punti, ritrovandosi alle spalle del solito López, Bennani e Muller, mentre "Norbi" (52) è quinto dietro a Catsburg. "Huffy" è invece alle spalle dell'ungherese con 49 lunghezze all'attivo.

Per quanto riguarda le classifiche delle gare, in Ungheria il terzo posto di Monteiro ottenuto nella Main Race viene ereditato dalla Volvo di Thed Björk.

La pole position del Marocco (che vale 5 punti) va a López, il quale si prende anche il primo posto della Main Race davanti a Muller e Gabriele Tarquini.

In Honda si sono affrettati a respingere fermamente ogni accusa, annunciando la preparazione di un appello d'urgenza e sperando che la magagna si risolva in fretta. Per precauzione, sulle Civic è stato montato un fondo di vecchia generazione prima delle qualifiche andate in scena sull'Inferno Verde, nelle quali Michelisz si è classificato quinto, Huff settimo e Monteiro decimo e in pole per la Opening Race. Il trio ha poi festeggiato un'altra vittoria nel MAC3.

In attesa di capire come finirà il braccio di ferro FIA-Honda una volta presentato e discusso l'appello, bisogna riflettere sul perché le vetture vengano prima omologate e poi dichiarate illegali a distanza di poche settimane (le gare di Francia, Slovacchia e Ungheria si sono disputate nel giro di 20 giorni), ma soprattutto ci si chiede come mai i tempi di attesa sulla comunicazione di questo tipo di sentenze siano così... biblici! Quando in palio ci sono dei Campionati del Mondo...

 

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