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Altra beffa per la Polestar, Björk escluso da entrambe le gare!

La Volvo S60 Polestar TC1 di Thed Björk non ha passato le verifiche tecniche per un problema al restrittore ed è stata esclusa dalle due gare dello Slovakia Ring.

Thed Björk, Polestar Cyan Racing, Volvo S60 Polestar TC1

FIA WTCC

Non c'è pace in questo avvio di stagione 2016 per il team Polestar Cyan Racing, che nei primi due weekend del WTCC ha dovuto fare i conti con diverse sanzioni per infrazioni al regolamento.

Dopo i problemi avuti in Francia (altezza da terra) e l'errore commesso nelle qualifiche di sabato (mancato controllo di peso), al termine delle due gare allo Slovakia Ring la Volvo S60 Polestar TC1 di Thed Björk è stata esclusa dalle classifiche ufficiali di Opening Race e Main Race per non aver passato le verifiche tecniche.

Nel corso dei controlli da parte dei commissari, è risultato che il metallo del restrittore del motore sulla vettura di Björk non rispettava i limiti di espansione imposti dal regolamento tecnico (che non consente eccezioni per temperature o altre situazioni).

Il restrittore dell'aria della Volvo #62 era già stato controllato al Paul Ricard, risultando a norma, cosa che non si è verificata in Slovacchia. Per il pilota svedese sfuma così l'ottimo quarto posto ottenuto nel secondo round, oltre all'ottavo centrato nel primo.

"La temperatura di motore e restrittore effettivamente era più alta dopo le gare dello Slovakia Ring, rispetto a quanto era emerso nel corso della competizione - ha spiegato Mattias Evensson, responsabile del settore Engine Development di Cyan Racing - Ciò significa che non abbiamo avuto alcun vantaggio in gara. Il problema è che non abbiamo mai testato l'espansione del metallo a queste temperature così elevate perché vengono raggiunte solo una volta che la vettura si ferma in parco chiuso, visto che l'aria non passa più e il calore degli scarichi e di altre componenti sale verso il motore".

"Aggiungo anche che il problema è in parte dovuto ad alcuni ciuffi d'erba che si sono incastrati nella presa d'aria durante le fasi concitate della seconda gara, ostacolando parzialmente il raffreddamento".

"I giudici hanno preso una decisione corretta, per cui non faremo appello - ha aggiunto Alexander Murdzevski Schedvin, responsabile di Polestar-Motorsport - Siamo dei debuttanti ed è normale che controllino accuratamente ogni cosa sulla nostra vettura. La cosa positiva è che abbiamo ottenuto un buon risultato sportivo grazie ad affidabilità e prestazioni, per me conta questo".

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