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Al Nordschleife la Yokohama messa sotto accusa dai piloti

Il weekend del Nürburgring è stato disastroso con pneumatici esplosi a ripetizione: i piloti del WTCC non hanno gradito puntando il dito contro il fornitore Yokohama che ha aperto un'indagine per capire cosa sia successo.

Scrennshoot: Crash Tiago, Monteiro

Il soprannome del Nürburgring Nordschleife è "Inferno Verde", grazie al nomignolo coniato da Sir Jackie Stewart nel 1960. E nel weekend del WTCC andato in scena sui 25,378km della pista tedesca pare proprio che qualcuno sia davvero stato condannato all'... inferno!

Stiamo parlando di Yokohama, gommista ufficiale della serie, che nei tre giorni di gara disputati sui monti dell'Eifel è finito nell'occhio del ciclone per il rendimento degli pneumatici. I primi campanelli d'allarme erano già iniziati a squillare giovedì sera, quando alcune vetture erano finite fuori strada a causa di forature piuttosto sospette.

Nei casi di Rob Huff e Hugo Valente, la dinamica degli incidenti è risultata piuttosto simile, coi piloti di Honda e LADA che sono andati a sbattere rovinosamente contro le barriere per l'afflosciamento di una gomma.

Anche in casa Polestar Cyan Racing i lavori sono stati rallentati per una foratura accusata dalla Volvo S60 guidata da Thed Björk, che però era riuscito a rientrare ai box senza danni. Sul momento la squadra svedese non aveva dato molto peso al problema, visto che nel loro processo di apprendimento in questa prima stagione nel WTCC c'è anche la sperimentazione dei vari set-up da utilizzare. Dunque si è pensato ad un errore sotto quel punto di vista.

Ma le cose non sono proseguite per il meglio nemmeno al venerdì, quando nelle qualifiche Valente è piombato contro al muro per la seconda volta. A questo punto il francese si è sfogato su twitter, ironizzando sul rendimento delle gomme: "Grazie mille, Yokohama! E' proprio bello andare a sbattere per due volte!"

E il peggio è arrivato in occasione delle due gare del sabato; se la Chevrolet di Sabine Schmitz ha accusato l'ennesima foratura nel corso del secondo round, tagliando il traguardo con una gomma a terra, nella Opening Race si è sfiorato il dramma.

Prima il brutto botto di Tom Coronel, anche lui finito contro le barriere per l'afflosciamento dell'anteriore sinistra, poi il tremendo incidente fra Tiago Monteiro e Yvan Muller.

Il portoghese della Honda, che si trovava al comando davanti al francese della Citroën, è letteralmente volato in aria dopo l'impatto, con Muller che non ha potuto evitarlo (cosa riuscita invece miracolosamente a José María López).

Attimi di panico hanno seguito l'episodio, con Monteiro che si è accasciato a terra per poi essere trasportato con tanto di collarino in ospedale per ulteriori esami, che fortunatamente hanno escluso fratture.

"E' stato un bruttissimo incidente e sono davvero fortunato a tornare a casa con solo qualche ferita e livido - ha commentato Monteiro - Debbo ringraziare la Honda perché ha costruito una vettura molto resistente; sono arrabbiato perché stavo guidando senza correre rischi e si è afflosciata una gomma improvvisamente".

"Monteiro è andato a sbattere in un punto dove eravamo a 250 km/h e la sua macchina mi si è piazzata esattamente davanti - racconta Muller - Ho frenato più forte che potevo, ma non sono riuscito ad evitare l'impatto. Ho avuto paura di essere tamponato da qualcun'altro, ma fortunatamente siamo riusciti a toglierci dalla strada senza ulteriori problemi".

Come detto, chi l'ha scampata per un soffio è stato "Pechito" López: "Sembrava di giocare alla PlayStation. Ho visto l'auto di Monteiro colpire le barriere e volare in aria. E' stato tutto molto spettacolare, con la Honda di mezzo ho trovato un varco strettissimo sull'erba. Sono stato molto fortunato, ma cose del genere non dovrebbero accadere".

Paradossalmente, le uniche macchine a non aver avuto questo tipo di problema sono state proprio le Citroën, che al Nordschleife avevano ben 80kg di zavorra. E qui una rivelazione in merito arriva direttamente da Tom Chilton, giunto a podio due volte con la C-Elysée della Sébastien Loeb Racing.

"La nostra auto pesava 80kg in più e ho dovuto adottare un set-up conservativo. Qualcuno ha anche pensato di ridurre leggermente la pressione delle gomme per avere più grip, poi queste sono esplose. Con la mia squadra abbiamo pensato di sacrificare le performance per provare ad arrivare alla fine", spiega il britannico.

In casa Honda già c'era preoccupazione per quanto accaduto ad Huff venerdì. Figuratevi quando in gara lui e il terzo pilota Norbert Michelisz sono stati informati dei problemi avuti da Monteiro.

"Ho parlato subito con la squadra per capire come stesse Tiago, sono molto contento che non si sia rotto nulla perché l'impatto è stato violentissimo e con Yvan che lo ha tamponato le cose sono peggiorate - ha detto Michelisz nel dopo gara, senza poi risparmiare una ulteriore stoccata al gommista della serie - Abbiamo rischiato troppo, credo che Yokohama debba fare ulteriori indagini in merito perché correre al Nürburgring non è come farlo su altri circuiti. Ora è difficile dare la colpa a qualcuno in particolare, ma se Yokohama non ci fornisce indicazioni sulle gomme da utilizzare qui, noi non possiamo sapere se dobbiamo guidare in un certo modo. E' pericoloso, per il futuro le cose devono cambiare, credo che una giornata di test qui sia necessaria".

"Certamente le misure di sicurezza sono altissime, ma abbiamo visto che non erano abbastanza - ha concluso l'ungherese - Come pilota dovresti sempre poter dare il massimo, sapendo comunque che qualche rischio c'è, ma così mi è sembrato troppo. Non possiamo basare la gara sulla pressione delle gomme per evitare che esplodano. Yokohama questo lo deve sapere e bisogna cambiare qualcosa per il futuro".

D'accordo anche Huff, che ha fatto una rivelazione importante: "Sono contento che Tiago non si sia fatto nulla, il suo è stato un brutto incidente e ha rischiato moltissimo. In questo weekend abbiamo avuto troppe forature e tutte di set diversi. La Honda ci ha lasciato liberi di decidere se correre o meno, dandoci il pieno appoggio in una situazione piuttosto critica".

La conferma arriva anche dal team principal Alessandro Mariani: "I nostri piloti avevano l'obbligo di stare molto attenti sulla gestione delle gomme e stavano svolgendo il lavoro in modo ottimale, vedere Tiago andare a sbattere per una foratura non era ciò che ci aspettavamo. Ho lasciato decidere i piloti perché al traguardo li ho visti preoccupati".

In effetti in pit-lane c'è stato parecchio trambusto dopo il termine della Opening Race, con diversi gruppetti di addetti ai lavori intenti a discutere sul da farsi in vista della Main Race.

Fra i protagonisti c'era anche un preoccupatissimo Gabriele Tarquini: "Le gomme hanno creato problemi per tutto il weekend e non era certo il posto migliore per averne! Corriamo in mezzo al bosco su una carreggiata strettissima, non ci sono margini di errore. Le auto sono più veloci e pesanti rispetto allo scorso anno, questa cosa va assolutamente analizzata. Non si può venire al Nordschleife e correre in queste condizioni, mi sentivo un tassista!"

L'abruzzese della LADA aveva sicuramente la pulce nell'orecchio messagli dal compagno di squadra Valente, il quale fra l'altro era proprio alle spalle di Coronel quando l'olandese è andato a sbattere con la sua Chevrolet.

"Coronel ha forato? Ditemelo subito, non credo proprio che abbia commesso un errore, se avesse sbagliato non avrebbe sbattuto in quel modo! - ha chiesto al suo box Valente, che poi nel dopo gara ha aggiunto - Ho dovuto correre senza poter dare il massimo perché avevamo avuto già problemi. Questa non è una pista come le altre e mi dispiace molto che nessuno si sia preoccupato di valutare tutto ciò dal punto di vista degli pneumatici prima di venire qui".

Ai box ROAL Motorsport avevano già avuto problemi simili fin dal venerdì, come ha confermato a Motorsport.com il team principal Roberto Ravaglia: "Nei test era già esplosa una gomma, per cui abbiamo modificato il camber, ma a quanto pare non è servito a niente. Sinceramente non so cosa possa essere successo, gli pneumatici sono gli stessi utilizzati nel 2015 e non mi spiego come siano accaduti fatti del genere. Spero che Yokohama faccia subito una indagine".

Dal canto suo, Coronel ha urlato subito via radio tutta la sua rabbia: "Mi è esplosa una gomma! Non ho fatto assolutamente niente di diverso e... boom! Mamma mia! Perché? Perché?"

Esatto, perché?

Ci si domanda come mai un gommista serio come Yokohama non abbia tenuto conto della particolarità del Nordschleife. E' vero che nelle gare del 2015 di problemi analoghi non ce n'erano stati, ma ogni anno le vetture cambiano e non tenere conto di ogni minimo particolare è molto grave.

"Faremo delle indagini per capire cosa è successo nel weekend del Nürburgring, la sicurezza viene prima di tutto per noi della Yokohama", ha dichiarato David Oliva, responsabile della comunicazione di Yokohama, a Motorsport.com

Per il momento, vista la gravità degli incidenti, praticamente metà griglia del WTCC si è giocata dei jolly importanti. In attesa di ulteriori sviluppi, le uniche parole che possono riassumere quanto accaduto in Germania sono le poche pronunciate via radio da Monteiro appena dopo il botto.

"Flat tyre! Flat tyre! Flat tyre! F**k!"

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