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Dall'Igna: "Aprilia vuole confermarsi al vertice"

Il direttore tecnico è convinto che la squadra continuerà ad esprimersi a grandi livelli

Dall'Igna:
Questo fine settimana riparte ufficialmente il Mondiale Superbike, con il primo appuntamento in programma a Phillip Island. Detto dell'importanza che avrà il 2011 per Max Biaggi, sicuramente non lo sarà meno per l'Aprilia: anche la Casa di Noale infatti è chiamata a difendere il titolo di campione del mondo tra i costruttori. Dunque, nessuno può presentare questa nuova avvenutura meglio di Gigi Dall'Igna... Una favola straordinaria quella di Aprilia in Superbike, avveratasi in anticipo rispetto ai programmi. Ora però bisogna riconfermarsi. "Effettivamente avevamo previsto di arrivare alla massima competitività nel terzo anno dopo il debutto del 2009. L'anno scorso il team ha dato il massimo per supportare Max, un campione dal quale ci si poteva aspettare la scintilla com'è accaduto. Ma già il giorno dopo i festeggiamenti per il Mondiale ci siamo messi al lavoro per preparare la stagione 2011, con tutta l'intenzione di confermarci al vertice". La RSV4 è cresciuta in maniera sorprendente anche per gli addetti ai lavori. Hai seguito personalmente il progetto: ti aspettavi una maturazione così veloce? "La nostra moto è nata sotto una buona stella. Il lavoro di squadra fra reparto corse, reparto progettazione e la produzione ha generato un progetto particolarmente felice. Siamo orgogliosi di aver dimostrato le capacità tecnologiche di Aprilia nella competizione più vicina al prodotto di serie. Sono sempre cauto nelle previsioni, ma ho anche la massima fiducia nel lavoro del team e di Aprilia Racing. Il risultato dello scorso anno, per quanto sorprendente, è in linea con il grande impegno messo in campo". Derivate di serie, quindi moto da corsa strettamente imparentate con il prodotto stradale. Questo costringe a dei compromessi? "La pista è il miglior banco prova possibile per una moto supersportiva. Le sollecitazioni imposte da un campionato così combattuto mettono in crisi tutti gli aspetti della moto. Più che di compromesso parlerei di ottimizzazione, perché per vincere in Superbike bisogna disporre di una base di partenza molto affidabile e veloce su cui intervenire nei limiti del regolamento. La Aprilia RSV4 - in questo caso parlo della moto stradale di serie - è una moto straordinaria, che si è immediatamente imposta ai vertici dei giudizi della stampa specializzata e delle prove comparative. Si può definirla, senza falsa modestia, la proposta più innovativa del proprio segmento. Portarla alla vittoria in SBK ha garantito oltretutto un importantissimo travaso tecnologico, che migliora e impreziosisce il prodotto di serie, processo fondamentale per un Gruppo che compete sul mercato mondiale". A questo proposito: alla fine di gennaio, durante la convention del Gruppo Piaggio che anche quest'anno ha riunito a Monte Carlo oltre 2.000 dealers da tutta Europa, è stato dato l'annuncio di una tua ulteriore responsabilità, quella di capo della funzione "Innovazione Prodotto 2 Ruote" del Gruppo. Ora hai un doppio ruolo, con la sfida di accentuare il "travaso" di tecnologia dalle competizioni alla produzione di serie. "In fondo è proprio questa la grande sfida che, anche nella nostra avventura in Superbike, abbiamo di fronte: trasferire nelle moto di serie - e quindi mettere a disposizione dei nostri clienti - tutta l'esperienza di altissimo livello che da tanti anni portiamo avanti nel racing. Proprio l'esperienza maturata nella genesi della RSV4 ci ha fatto capire quanto sia importante l'osmosi di conoscenza e di competenze tra reparto corse e moto di serie". Torniamo al mondiale SBK. Quali sono gli aspetti su cui siete intervenuti maggiormente in ottica 2011? "Non abbiamo stravolto nulla, sarebbe stato controproducente vista la competitività dimostrata lo scorso anno. L'affinamento della RSV4 si è concentrato sugli aspetti più critici messi in luce nel 2010, non a caso abbiamo scelto di girare in una pista come Phillip Island che l'anno scorso risultò ostica per la nostra moto. Nel 2010 girammo a Misano nei test pre-stagionali e poi in gara raccogliemmo bottino pieno, in una pista per noi critica: questo conferma che la nostra filosofia di sviluppo porta risultati". Il nuovo regolamento impone ad Aprilia di abbandonare la distribuzione a ingranaggi che tante polemiche ha generato lo scorso anno ma che vi ha portato grandi risultati. "E noi, ovviamente, ci siamo adeguati al nuovo regolamento. Ma voglio ricordare che Biaggi e la RSV4 hanno dominato anche quando adottavamo la configurazione originaria con distribuzione a catena: le doppiette di Portiamo e Monza - proprio una pista dove il motore conta molto - e anche la vittoria finale a Magny Cours sono venute senza la distribuzione tanto contestata. Mi pare evidente che questo cambio regolamentare non ci spaventa". Avete confermato entrambi i piloti, anche qui squadra che vince non si cambia? Max si è meritato la nostra fiducia sul campo, sviluppando un progetto totalmente nuovo e trascinandolo ad una vittoria straordinaria. I suoi meriti nella crescita della RSV4 sono sotto gli occhi di tutti, la sua grande esperienza e una professionalità fuori del comune permettono al Team di lavorare al meglio, con riferimenti affidabili. Leon è giovane ma ha già dimostrato grinta e determinazione, senza dimenticare che il 2010 è stato il primo anno per lui nel Mondiale. Questa stagione dimostrerà sicuramente il suo valore".

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