L'arrivo della pioggia in mattinata non è riuscito a sovvertire i pronostici della vigilia: al termine di una manche corsa comunque praticamente all'asciutto,
Carlos Checa ha iniziato la stagione 2011 del
Mondiale Superbike con la vittoria di
gara 1 a Phillip Island.
Lo spagnolo ha portato al successo la
1198 del
Team Althea, dimostrando a tutta la concorrenza che dovrà continuare a fare i conti con la
Ducati anche quest'anno, anche se la Casa di Borgo Panigale ha deciso di rinunciare alla sua partecizione in veste ufficiale.
Dopo una breve parentesi, durata circa tre giri, in cui era stato
Eugene Laverty a prendere il comando,
Checa si è portato davanti a tutti e da quel momento è stato imprendibile per tutto il resto del gruppo, riuscendo subito a scavare un solco che ha saputo mantenere fino alla bandiera a scacchi.
Alle sue spalle si è piazzato
Max Biaggi: il campione del mondo è parso l'unico in grado di poter reggere il passo dello spagnolo, anche se forse ci ha messo un pò troppo a liberarsi di
Laverty, portando la sua
Aprilia in seconda piazza dopo sei giri. Per questo infatti poi non è più stato in grado di ricongiungersi con
Checa.
Molto bella invece la lotta per la terza piazza che alla fine, a sorpresa, ha premiato il vice-campione del mondo in carica
Leon Haslam, che quindi ha bagnato l'esordio in sella alla
BMW con il gradino più basso del podio.
L'inglese se l'è dovuta vedere con
Laverty, ma anche con un ottimo
Marco Melandri, protagonista di una rimonta che fa decisamente ben sperare per il proseguimento della sua stagione. Per il ravvenate però nel finale è arrivata la beffa del sorpasso subito dal compagno di squadra proprio in volata, che lo ha preceduto di una manciata di millesimi.
Di questo gruppetto faceva parte anche
Jonathan Rea, temerario a presentarsi regolarmente al via nonostante il leggero infortunio alla mano sinistra rimediato nella caduta avvenuta durante i test. Il portacolori della
Castrol Honda però ha vanificato la sua performance con un "lungo" che lo ha fatto precipitare al 12esimo posto.
Del suo errore ha potuto quindi approfittare
Michel Fabrizio, sesto alla fine con la sua
Suzuki ed ultimo del trenino dei primi. Dopo di lui infatti c'è un buco di ben 8" prima della
Ducati di
Jakub Smrz. Inizia in salita, infine, la stagione di
Sylvain Guintoli, caduto fortunatamente senza conseguenze.
World Sbk - Phillip Island - Gara 1
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