Il copione di gara 2 al
Miller Motorsport Park ricalca decisamente quello della prima: ancora una volta la
Ducati del
Team Althea di
Carlos Checa infatti si è ammutolita, lasciando via libera verso il successo e la leadership del
Mondiale a
Max Biaggi.
Il pilota dell'
Aprilia lo seguiva da meno vicino di quanto non avesse fatto in
gara 1, mantenendo comunque una distanza di sicurezza nei confronti degli inseguitori. Tra di essi nella prima metà di gara ha recitato il ruolo di protagonista il solito
Corser con la "solita"
BMW, ma prima
Noriyuki Haga e poi
Cal Crutchlow hanno avuto la meglio su "Mr Crocodile", giunto comunque quinto al traguardo.
A far saltare sul divano è stato però
Leon Haslam. La grinta con cui il britannico della
Suzuki sorpassa anche i più titolati "staccatori" o i colleghi più spregiudicati è davvero incredibile. Purtroppo per lui stavoltà però l'ha tradito la foga e la sua gara si è conclusa nella ghiaia a circa metà dei giri previsti.
Haga si conferma in forma. Niente podio per lui ma solo una "medaglia di legno", con cui rimpolpa un po' la sua classifica che era ferma da troppo tempo. Dopo
Corser, quinto, troviamo
Sylvain Guintoli, autore di una delle sue solite gare incolori ma stavolta abbastanza consistente.
Non si sono ammutolite le
Ducati di
Shane Byrne, settimo, e di
Michel Fabrizio, nono, ma quella di
Jakub Smrz ha purtroppo concesso il bis. Un vero peccato per il pilota ceco dato che nelle prove aveva fatto intuire un passo da podio.
Aggressiva come sempre ma poco redditizia la guida di
Jonathan Rea. L'inglese della
Honda è ottavo e torna a casa dalla trasferta americana con un bottino piuttosto magro, considerando la caduta di gara 1 e il conseguente piazzamento finale.
Soddisfacente il decimo posto di
Luca Scassa. La sua
1098R del team Supersonic si è messa dietro anche stavolta qualche nome importante, tra cui spiccano
Ruben Xaus con la BMW e
Max Neukirchner con la seconda Honda Ten Kate.
Per l'
Aprilia è doppietta nella doppietta. Non solo Biaggi colleziona un "1-2" importante che vale 50 punti, ma con il secondo posto di
Leon Camier crea i presupposti per la conquista (anche) del Mondiale Costruttori.
La partita ora sembra tutta tra
Biaggi e
Haslam ma con una differenza sostanziale: nel caso di Max c'è un intero reparto corse e un Costruttore che lavorano per dargli la migliore moto possibile, nel caso di Leon è tutta farina del sacco di Battà, perché ad Hamamatsu preferiscono pensare alla GSV-R da MotoGP...
WORLD SUPERBIKE, Miller Motorsports Park, 31/05/2010
Classifica gara 2
1. 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 38'17"842 (161,442 kph)
2. 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory +5"899
3. 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 +7"363
4. 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R +8"842
5. 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR +9"473
6. 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 +12"293
7. 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R +12"483
8. 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR +15"959
9. 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R +18"897
10. 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R +20"372
11. 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR +26"823
12. 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR +30"344
13. 77 Vermeulen C. (AUS) Kawasaki ZX 10R +33"337
14. 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R +38"772
15. 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR +44"994
La classifica del campionato (primi 10): 1. Biaggi 257; 2. Haslam 242; 3. Rea 151; 4. Checa 141; 5. Haga 135; 6. Toseland 132; 7. Corser 127, 8. Camier 115; 9. Crutchlow 107; 10. Fabrizio 107.
La classifica del campionato costruttori: 1. Aprilia 263; 2. Suzuki 252; 3. Ducati 214; 4. Honda 162; 5. Yamaha 158; 6. BMW 130; 7. Kawasaki 45.
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