Il weekend di
Magny-Cours si è aperto con una gradita sorpresa. Sfruttando la pista bagnata, che però andava via via asciugando,
Michel Fabrizio ha piazzato la sua prima zampata da quando è salito in sella alla
Honda ufficiale lasciata libera dall'infortunato
Jonathan Rea.
Il pilota romano e la sua
Honda CBR1000RR sono stati il binomio più attivo in pista con ben 19 tornate e alla fine questa costanza lo ha premiato, permettendogli di essere l'unico capace di scendere sotto al muro dell'1'43" con un crono di 1'42"938.
Alle sue spalle, distanziato di ben sette decimi, troviamo i padrone di casa
Sylvain Guintoli, che con la sua
Aprilia sembra intenzionato a provare a riaprire i giochi in campionato, colmando almeno parte dei 24 punti che lo separano da
Tom Sykes, che è stato molto prudente con la sua
Kawasaki, chiudendo solo 15esimo a 5".
Lo stesso discorso vale anche per
Eugene Laverty e Marco Melandri: il pilota dell'
Aprilia ha fatto leggermente meglio, chiudendo nono a circa 2", mentre quello della
BMW è addirittura 18esimo a 10". Più in palla il suo compagno di squadra
Chaz Davies, che ha piazzato l'altra
S1000RR al terzo posto, precedendo di pochi millesimi la
Ducati di Ayrton Badovini.
La top five si completa poi con la
Suzuki di Jules Cluzel, che ha messo in fila
Leon Haslam e poi i due esordienti
Vincent Philippe e Michele Pirro. Dopo la bella prova di Laguna Seca, ha iniziato un po' in sordina anche
Davide Giugliano, che non è andato oltre al decimo tempo con la sua
Aprilia.
World Superbike - Magny-Cours - Libere 1
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