Il weekend dell’
Aprilia Racing Team a
Jerez de la Frontera, ultima tappa del
Mondiale Superbike 2013, parte sotto i migliori auspici. I piloti ufficiali
Eugene Laverty e Sylvain Guintoli hanno infatti messo in mostra un buon passo sin dalle prime due sessioni di prove, piazzandosi rispettivamente secondo e terzo (nelle libere) e terzo e quinto (nelle ufficiali.
La competitività della
RSV4 sul tracciato spagnolo è confermata anche dai team satellite,
Althea Racing per
Davide Giugliano, davanti a tutti nelle qualifiche, e
Red Devils per il pilota di casa
Toni Elias, il più veloce nelle libere.
Nulla è ancora deciso, ovviamente, ma sia
Sylvain che
Eugene si sono dichiarati estremamente soddisfatti dalle prime prove. Nonostante lo scarso grip, che ha anche indotto i piloti
Aprilia a due innocue scivolate nelle qualifiche del pomeriggio, la sensazione è che la strada intrapresa sia quella giusta. Le due aree su cui si concentreranno maggiormente gli sforzi del team italiano sono quella dell’aderenza, particolarmente delicata qui a Jerez, ed il feeling dei piloti con la ruota anteriore.
Le prove di domani daranno un primo riscontro, giusto in tempo per la Superpole del pomeriggio che deciderà lo schieramento di partenza nelle due gare di domenica.
Eugene Laverty: "
Quello di oggi è stato sicuramente il nostro miglior venerdì della stagione, solitamente partiamo più cauti per poi crescere durante il weekend. Essendo Jerez la nostra pista test, siamo arrivati qui con un buon bagaglio di informazioni, specialmente per quanto riguarda l’elettronica. Un setup azzeccato ci permette di gestire al meglio la potenza della RSV4, rendendoci veloci da subito. La scivolata nel pomeriggio è stata un grande avvertimento, infatti con la temperatura in crescita il grip è calato drasticamente. Ho quindi guidato con più attenzione, ottenendo comunque il terzo tempo. Le condizioni erano critiche, ma è lo stesso per tutti".
Sylvain Guintoli: "
Questa è la nostra pista test, un circuito che conosco bene avendoci corso nei Gp, ma le condizioni sono molto diverse rispetto all’inverno. I tempi sono più alti e non c’è molto grip, quindi il nostro lavoro è impostato a far funzionare bene la RSV4 con aderenza scarsa. Il nostro setting di base funziona molto bene, anche a gomme usurate ci permette di uscire bene dalle curve, ora dobbiamo concentrarci nel trovare un miglior feeling con l’anteriore. Uno step in questo senso potrebbe permetterci di trovare altri decimi di secondo sul passo di gara".