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Canepa: "Senza Althea credo che mi sarei fermato"

Il pilota italiano cambia nuovamente squadra a Misano e si racconta in un'interessante intervista

Niccolò Canepa è all'alba della sua terza avventura nella stagione 2015 del Mondiale Superbike. Dopo aver difeso i colori della EBR e del Team Grillini, a partire dalla tappa di Misano vestirà i colori della Ducati Althea. Per lui si tratta di un ritorno, visto che ha già corso per la squadra di Genesio Bevilacqua nel 2014. Ne abbiamo parlato insieme a lui alla vigilia della tappa romagnola.

Niccolò, raccontaci come sono andate le trattative per tornare in Superbike con il team Althea.
"Una volta che abbiamo saputo della separazione tra Terol e Althea mi ha chiamato Genesio Bevilacqua e devo dire che è stata una situazione inaspettata, perché avevo già deciso di fermarmi dopo l'ultima gara di Portimao perché con il team Grillini i risultati stentavano ad arrivare, non mi trovavo bene, facevo fatica. Nonostante gli sforzi del team proprio non mi trovavo e fortunatamente poi è arrivata la chiamata di Althea un giorno più tardi. Genesio ha molta fiducia in me e assieme abbiamo fatto un'ottima stagione, purtroppo a volte rovinata da qualche problema di affidabilità, ma non certo dovuto al team. La moto era giovane e doveva crescere. Quest'anno si vedono i frutti del lavoro che abbiamo fatto l'anno passato e appena è arrivata la proposta non ho esitato molto prima di accettare. Questa è l'occasione giusta per dimostrare il mio valore, per dimostrare che ci sono anche io, perché fare dei diciannovesimi posti non serviva a nulla. Con la EBR il lavoro aveva più senso perché sviluppavo una moto per un team ufficiale però poi secondo me la direzione presa era sbagliata mentre questa può davvero essere la scelta giusta".

Che situazione c'è attualmente con Grillini? Hai avuto difficoltà a liberarti dal contratto con loro?
"Come in tutte le situazioni c'è un contratto da rispettare, dunque anche con Grillini. Ci sarà sicuramente una penale per potermi liberare dal contratto con loro. Grillini è una brava persona e ha capito la situazione. Stiamo parlando per liberarmi e sono certo che mi verrà incontro. Penso capisca che questa per me è una bella opportunità. Al momento penso che non sia il loro team ad avere problemi, ma proprio delle moto, le Kawasaki private. Fanno fatica a stare tra i primi dodici, con solo Salom che riesce a fare qualche exploit, ma abbastanza di rado, e poi lui può contare su una moto abbastanza vicina a quella ufficiale. Con una Ducati privata, invece, si possono ottenere risultati migliori. Ripeto, è un problema di moto privata, perché poi quelle ufficiali volano...".

A tal proposito, campionato finito?
"Questo sport ha spesso abituato a vari colpi di scena, però chiaramente vedo Rea motivatissimo. La moto funziona a meraviglia e lui sbaglia pochissimo. Il campionato non è finito, ma quasi!".

Quali sono state le tue principali difficoltà in sella alle moto del team Grillini?
"A Imola praticamente non ho corso quindi il mio tempo in sella alle loro Ninja si riduce ad appena due appuntamenti e quattro manche di gara. A Donington abbiamo montato l'elettronica nuova e funzionava molto meglio rispetto a quella precedente, va detto però che ha un bisogno estremo di una messa a punto certosina e abbiamo fatto fatica, perché ho avuto spesso problemi di gioventù di questo apparato. La moto si fermava spesso. Di solito queste prove vengono fatte nei test invernali mentre io ero in un'altra realtà ed è stato per me un problema, perché ho debuttato con loro a Imola con il team ed è stato difficile. Quando l'elettronica non è a posto e il motore è così potente la moto diventa rabbiosa, scorbutica, difficile da guidare e in quel caso perde significato fare buone regolazioni sull'assetto della moto, poi perdi anche la fiducia quando guidi, però abbiamo fatto davvero un bel lavoro sgrossando la moto e migliorandola rispetto alla prima volta che l'ho presa in mano. Se riusciranno a lavorare nella medesima direzione in cui ho lasciato la moto potranno migliorare ulteriormente".

Con il tuo approdo nel team Althea, quali possono essere i tuoi obiettivi da qui a fine stagione?
"Bisogna stare per forza nella Top Ten, è l'obiettivo più importante. Le mie piste preferite sono già passate, questa è la solita fortuna di Canepa... Qui a Misano prenderò il fine settimana con calma perché devo fare apprendistato e riprendere confidenza con la moto per non rischiare di fare dei danni nell'immediato e una volta che mi sentirò a mio agio con la moto inizierò a spingere e a lavorare più di fino sulla moto. Poi ci sono delle piste dove potremo fare bene come Laguna Seca. In Malesia abbiamo sempre sofferto parecchio a causa della mancanza di cavalli nel propulsore ma in questa stagione la situazione è notevolmente migliorata. Ora la Panigale ha mostrato di andare molto forte sui rettilinei, quindi penso potremo fare molto bene anche a Sepang. Jerez e Magny Cours sono piste dove in genere sono sempre andato abbastanza bene. Le piste non mi spaventano più di tanto, poi ci sarà un momento dove dovrà fare apprendistato ma poi dovrò veramente fare bene e dovrò farlo in fretta perché devo giocarmi la riconferma per la stagione prossima. Non manca molto, i giochi per il 2016 saranno fatti tra poco e dunque ho giusto un paio di appuntamenti per dimostrare quello che valgo. Le ultime corse non saranno attendibili, perché ormai tutto sarà deciso. Devo sbrigarmi. Non è facile, ma conosco squadra e team, mi sono sempre trovato alla grandissima".

Avrete il nuovo software qui...
"Sì, porteremo in pista il nuovo software che Matteo (Baiocco) ha portato in pista nei test di Portimao e gli è piaciuto molto. Io non l'ho provato, conosco giusto quello vecchio, quindi non posso fare paragoni a tal riguardo ma solo salire in moto e conoscerlo dai primi metri che farò in pista con la nuova moto".

A Imola eri il principale candidato per prendere il posto dell'infortunato Nico Terol proprio con Althea. Perché la trattativa è saltata?
"Purtroppo a frenare tutto è stato il comportamento scorretto della IBR perché sapevano benissimo che non sarebbero venuti a Imola a correre ma non mi hanno detto nulla e non mi avevano liberato dal contratto. Non so per quale motivo l'abbiano fatto. Sono spariti dopo sole tre gare, non mi hanno pagato e non mi vergogno a dirlo perché non sono calunnie ma la pura verità. Non mi hanno nemmeno liberato per correre a Imola. Mi sono trovato a dover trovare una moto il giovedì di Imola e non è stato facile. Però chiaramente mi sarebbe piaciuto tantissimo correre con Althea perché Imola è una delle mie piste preferite e penso che con una Ducati su quel tracciato avrei potuto fare qualcosa di importante, comunque la mia occasione è arrivata. Domani giocherò sua mia moto preferita e vedremo che accadrà!".

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