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Denning e la Crescent Suzuki ambiziosi per il 2014

Con l'arrivo di un pilota importante come Eugene Laverty ovviamente cambiano anche gli obiettivi

Dopo un paio di stagioni di apprendistato, il 2014 deve essere l'anno della svolta per la Crescent Suzuki. In squadra arrivano il vice-campione del mondo in carica Eugene Laverty, ma anche una GSX-R1000 abbastanza rivista rispetto alle precedenti apparizioni. E' normale quindi che la ambizioni siano importanti. Il team principal Paul Denning ne ha parlato con WorldSBK.com in questa intervista che vi riproponiamo integralmente: C'è tanta curiosità e attesa per vedere all'opera i nuovi piloti. Come giudichi i nuovi arrivi? "Sono estremamente ottimista, anche se è evidente che le aspettative riposte su di noi, e sulla nostra capacità di mettere a disposizione dei piloti un pacchetto all'altezza del loro talento, sono molto elevate. La decisione di prendere Alex Lowes è stata abbastanza semplice, una volta che a fine stagione è apparsa evidente la sua disponibilità. Nel finale della passata edizione del BSB ha dimostrato una condotta di gara, una determinazione ed una maturità incredibili per la sua età, che hanno fugato ogni mio dubbio. Alex ha già confermato la nostra scelta nel primo test a Jerez, sembra che abbia già un ottimo feeling con la GSX-R e siamo ansiosi di vedere il resto. Abbiamo un'opzione con lui per il 2015 e non vedo perché non dovremmo farla valere. Le trattative con Eugene Laverty sono andate avanti per un paio di mesi, ma a dire il vero c'è voluto molto più di un semplice sforzo e di un bel po' di tenacia per arrivare all'accordo. E' stato davvero bello ricevere una chiamata da lui e sentirsi dire "va bene, non c'è bisogno di ulteriori trattative, sono felice di correre con Suzuki nel 2014" ma, poiché questa decisione è arrivata all'ultimo momento, non siamo riusciti ad andare avanti con Leon Camier e questo ha spiazzato entrambe le parti. Ad ogni modo, noi dobbiamo fare il massimo per la squadra, per Suzuki e per tutti coloro che sono coinvolti in questo progetto e che ci hanno sostenuto negli anni, quindi non potevamo perdere l'opportunità di avere nelle nostre fila un pilota che ha vinto nove gare, è andato diciannove volte sul podio ed ha terminato la stagione al secondo posto. E' un onore avere due piloti di questo calibro, stiamo già lavorando molto bene insieme e, nonostante il peso delle aspettative, si tratta di una spinta a far bene e vogliamo raccogliere la sfida". Oltre alle novità in fatto di piloti, ci saranno nuove aggiunte nello staff. Come sta procedendo la loro familiarizzazione con la squadra e quanto grande pensi sarà il loro apporto? "Una parte delle richieste di Eugene per correre con la squadra riguardava l'arrivo del suo capo tecnico Phil Marron, che ha lavorato con lui per tanti anni. Phil conosce bene la Suzuki, avendo fatto parte in passato del team TAS nel BSB. E' una persona alla mano, un grande professionista e si è inserito nella squadra in un batter d'occhio. Il cambiamento più importante però riguarda l'arrivo di Davide Gentile, un tecnico elettronico con un'enorme esperienza nello sviluppo delle strategie delle centraline ECU, prima con Yamaha e poi recentemente con Ducati Corse. I tecnici delle centraline ECU sono il corrispettivo dei tecnici aerodinamici in Formula 1, in quanto hanno le chiavi per tirar fuori le prestazioni dalle moto e per permettere ai piloti di sfruttare appieno l'enorme potenza dei motori". Quali sono le tue aspettative riguardo alle performance della squadra? Credi che i cambiamenti regolamentari possano avere un effetto su queste? "Onestamente non credo che le modifiche del regolamento per la classe Superbike avranno degli effetti negli equilibri tra le varie squadre. Penso che i valori in campo saranno comunque dettati dallo sviluppo della moto, dall'affiatamento dei piloti con le rispettive moto e dalla loro capacità di vincere le battaglie in pista". Quali effetti credi che avrà la classe EVO nel campionato? "Spero che porterà ad una griglia numerosa e composta da moto e piloti competitivi, devo dire che tra gli iscritti ce ne sono di abbastanza interessanti. Su alcuni circuiti non vedo perché una EVO non possa lottare alla pari con una Superbike". Quali sono i vostri rivali principali per la stagione? "Siamo una squadra in crescita e siamo migliorati molto nel 2013 in rapporto al nostro primo anno nel Mondiale Superbike. Nella scorsa stagione non siamo riusciti a vincere una gara ed abbiamo un approccio realistico e umile al 2014, in rapporto a quello che pensiamo sia il potenziale dei piloti e della moto. Dobbiamo continuare a far bene per massimizzare i risultati e mantenere l'impegno al massimo". Quali sono le aspettative per i prossimi test? "I quattro giorni in pista tra Almeria e Portimao ci serviranno perlopiù come riscaldamento. Non credo in fatti che le temperature saranno adatte per spingere al massimo. Siamo anche in una fase di sviluppo della GSX-R rispetto allo scorso anno, ci sono alcuni cambiamenti significativi sulal moto rispetto al 2013". Quali sono gli obiettivi a lungo termine per il team Crescent? "Le corse rappresentano un business non certo semplice, perché la maggior parte delle collaborazioni è sul breve periodo, molti accordi sono su base annua. Noi possiamo considerarci fortunati, oltre per il lungo sodalizio con Suzuki, per aver trovato dei partner aggiuntivi per il 2014, che verranno ufficializzati molto presto. Crescent inoltre trae la propria forza da un gruppo di persone di talento con un'incredibile dedizione".

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