Sepang, Gara 2: vince Davies e tiene aperti i giochi
Rea è secondo, ma mancano ancora 6 punti per il titolo. Biaggi cade alla prima curva per un contatto con Sykes
Foto di: Ken Weisenberger
Quella di Sepang non doveva essere una pista troppo favorevole alla Ducati, ma Chaz Davies è riuscito a smentire questa previsione. Dopo aver sfiorato il successo in gara 1, il pilota britannico ha comandato dall'inizio alla fine la seconda manche, tenendo ancora aperti virtualmente i giochi del Mondiale Superbike.
Grazie al terzo successo nelle ultime quattro uscite, infatti, il ducatista è andato a prendersi il secondo posto nella classifica iridata, ma soprattutto ha ridotto a 144 lunghezze il suo ritardo nei confronti di Jonathan Rea, secondo sotto alla bandiera a scacchi, che quindi dovrà aspettare Jerez de la Frontera per iniziare la festa.
Chaz si è portato in testa fin dalla prima curva e poi ha via via incrementato il suo margine nei confronti della ZX-10R del connazionale, portandolo fino a quasi 3". Nel finale però "Johnny" ha tentato un ultimo assalto, recuperando parecchi decimi di settore in settore. Inevitabile quindi l'incrocio di traiettorie all'ultima staccata, con tanto di leggero contatto, ma alla fine è stata proprio la 1199 Panigale a transitare per prima sotto alla bandiera a scacchi.
Va detto comunque che Rea ha fatto bene a non forzare, visto che ora gli mancano solamente 6 punti per avere la certezza di essere campione del mondo per la prima volta. Anche perché è stata una gara nera per il suo compagno di squadra Tom Sykes: prima si è toccato con Max Biaggi alla prima curva, finendo in coda al gruppo. Quando poi aveva rimontato fino al settimo posto è scivolato e alla fine si è dovuto accontentare del 14esimo posto. Per lui quindi i sogni iridati sono finiti.
Ma veniamo al contatto della prima curva con Biaggi, perché ad avere la peggio è stato proprio Max: il "Corsaro" è caduto urtando la Kawasaki del britannico che lo attaccava all'esterno e quando è ripartito la sua Aprilia non riusciva più a cambiare. Un peccato quindi che il suo weekend malese si debba chiudere in questo modo dopo il bellissimo terzo posto ottenuto in gara 1, anche perché aveva avuto un ottimo spunto allo spegnimento dei semafori.
Tornando a scorrere la classifica si merita un bravo Jordi Torres, che si è portato a casa il secondo podio stagionale, riuscendo a gestire molto meglio le gomme della sua Aprilia RSV4 RF rispetto a gara 1. Lo spagnolo ha fatto gara solitaria, riuscendo a staccare le due Honda di Sylvain Guintoli e Michael van der Mark, che su questa pista sono parse particolarmente a loro agio rispetto a tante altre occasioni.
Sesto posto per l'altra Aprilia di Leon Haslam, che ha preceduto la Kawasaki di David Salom e la Suzuki di Alex Lowes. Top ten anche per Matteo Baiocco, nono con la migliore delle Ducati del Team Althea. L'altra affidata a Niccolò Canepa invece ha chiuso all'11esimo posto, precipitando nel finale dopo aver battagliato a lungo con Salom, probabilmente a causa di un calo della gomma.
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