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Scassa: "Conto di essere pronto per Aragon"

Il pilota italiano sta ancora recuperando dalla frattura del bacino rimediata in Australia

Scassa:
Tra i piloti che sono stati costretti a rinunciare al round di apertura del Mondiale Superbike purtroppo c'è anche Luca Scassa. Il pilota italiano del Team Pedercini si è fratturato il bacino cadendo nei test collettivi che si sono svolti sempre a Phillip Island ed ora sta lavorando duramente per cercare di recuperare in tempo per il secondo appuntamento, che si disputerà a Motorland Aragon a metà aprile. Ecco una breve intervista che ha concesso a WorldSBK.com per fare il punto della situazione: Come stai ora? Non è stato l’inizio di stagione che volevi, ma la lunga pausa può giocare a tuo favore per il recupero... "Credo che nessuno si augura un inizio di stagione così. La pausa sicuramente gioca a mio favore, ma sinceramente avrei preferito allenarmi piuttosto che recuperare. Sto benone, sto cercando di recuperare nel miglior modo possibile ma non è facile. Fortunatamente ho un sacco di persone che mi sono vicine e mi hanno aiutato in ogni modo, a partire dalla mia ragazza". Qual è il programma di riabilitazione al momento? "La riabilitazione prevede trattamenti di magneto terapia al bacino per aiutare la calcificazione ed elettrostimolazione per le gambe che stanno perdendo massa muscolare. Mi dispiace perché con il mio preparatore Francesco Papaveri avevamo fatto un ottimo lavoro questo inverno ed è andato tutto perso. Spero di rimettermi prima possibile per ricominciare ad allenarmi e a salire sulla mia bici per allenarmi, ne ho davvero bisogno!". Quali sono i tempi stimati per rivederti in pista? Conti di poter tornare ad Aragon? "I tempi per un bacino rotto dovrebbero essere intorno ai 30 giorni. Considerando che ancora ce ne sono 40 alla gara di Aragon, conto di esserci dato che sono nella terza settimana di guarigione. Spero per meta’ mese di fare qualche bella pedalata nella mia zona con i ragazzi del mio Team di bici da Enduro". Le EVO si sono dimostrate veloci a Phillip Island, come ti è sembrata la tua moto nel confronto con le full Superbike? "La categoria EVO è vincente secondo me. Appena è stata introdotta mi è piaciuta subito, tanti ne parlano male ma secondo me bisogna un attimo guardare in faccia alla realtà. Sono contento che la Kawasaki e David abbiano vinto la prima gara, per me è un bello stimolo per dimostrare che possiamo fare altrettanto bene. Durante la stagione il nostro obiettivo sarà riuscire a combattere li davanti tra le EVO, la moto ha dimostrato di essere in grado di farlo, adesso sta a me e al mio team fare il resto".

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