Jonathan Rea non è nuovo alla vittoria nel
Mondiale Superbike, ma nelle ultime stagioni il britannico aveva avuto bisogno di condizioni particolari per portare la sua
Honda sul gradino più alto del podio. Il dominio imposto in
gara 1 ad
Imola invece certifica il definitivo salto di qualità della sua
CBR1000RR e lo inserisce di diritto tra i favoriti nella corsa al titolo.
"Johnny" infatti è scattato molto bene dalla pole position ed ha comandato le operazioni per ognuno dei 19 giri in programma. Il suo è stato un successo mai messo in discussione dalla concorrenza, visto che il portacolori di casa
Honda è riuscito a fare subito il vuoto alle sue spalle e che alla fine si è presentato sul traguardo con un vantaggio di ben 4"5 sul diretto inseguitore
Chaz Davies.
Molto buona anche la prova del britannico, che ha conquistato quindi il suo primo podio con i colori della
Ducati. L'ex iridato della Supersport è rimasto nel secondo gruppetto per buona parte della gara, ma al 14esimo giro è riuscito a trovare un bellissimo sorpasso ai danni di
Sylvain Guintoli alla
Rivazza e poi si è involato solitario verso la piazza d'onore.
Il francese dell'
Aprilia poi non ha retto troppo neanche all'arrivo delle due
Kawasaki ZX-10R ufficiali, cedendo prima a
Tom Sykes nel corso del 17esimo giro e poi a
Loris Baz nella tornata conclusiva. Dunque, i due piloti delle "verdone" hanno consolidato le loro posizioni in campionato, anche se forse il campione del mondo in carica avrebbe potuto fare anche qualcosina in più se non fosse incappato in un paio di erroririni di troppo.
Guintoli alla fine quindi si è dovuto accontentare del quinto posto, vedendo salire a 17 punti il suo distacco su
Sykes, ma subendo anche il sorpasso di
Rea, che ora è solo a 10 lunghezze dalla vetta. Non particolarmente brillante poi la gara di
Marco Melandri, sesto con l'altra
RSV4 e favorito anche dal ritiro di
Davide Giugliano, caduto alla
Rivazza nella parte centrale della corsa con la sua
1199 Panigale.
Alle spalle del ravennate ci sono le due
Suzuki GSX-R1000 di Eugene Laverty ed Alex Lowes, che sul circuito sulle rive del Santerno non sono riuscite ad essere competitive come nei primi tre round stagionali. Completano la top ten
Toni Elias e Leon Haslam, mentre l'11esimo posto è valso il successo nella classe
EVO alla
BMW S1000RR di Leon Camier, favorito anche dal ritiro nelle primissime fasi della corsa di
Niccolò Canepa, la cui
Ducati ha patito un problema all'impianto frenante. A punti anche le due
Kawasaki EVO di Luca Scassa ed Alessandro Andreozzi, rispettivamente 13esimo e 15esimo (in realtà davanti a loro c'era anche la
Bimota BB3 di Christian Iddon, che però è ancora trasparente per la classifica non avendo l'omologa).
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