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Van der Mark in terra per un foro nel battistrada. La Pirelli indagherà

Non sono invece emersi problemi di componenti dall’analisi della gomma il cui danneggiamento aveva provocato la caduta di Rea a Donington.

Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Crashed bike of Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash
Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash
Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash
Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash
Jonathan Rea, Kawasaki Racing avoids Michael van der Mark, Pata Yamaha's bike
Michael van der Mark, Pata Yamaha, crash

Non è un momento fortunato per la Pirelli. A Donington il repentino sgonfiamento della gomma posteriore che aveva portato alla spettacolare caduta di Jonathan Rea, fortunatamente senza conseguenze, e al successivo ritiro della soluzione SC0 evoluzione per ragioni precauzionali. A Misano la perdita improvvisa di pressione del pneumatico posteriore, in questo caso la SC0 standard, della Yamaha di van der Mark, che ha provocato la caduta del pilota olandese mentre era al comando.

Riguardo al primo evento, la Pirelli si è presentata a Misano con la stessa soluzione, dopo un attento controllo sui materiali utilizzati su quel pneumatico e sulle altre gomme dello stesso lotto che non ha rilevato nessuna criticità di componenti. Anzi, per essere ancora più sicura, Pirelli ha prodotto un nuovo lotto, quello portato appunto a Misano.

In riferimento a quanto accaduto invece a van der Mark, questa la dichiarazione ufficiale di Giorgio Barbier, Direttore Attività Sportive di Pirelli Moto: “A distanza di poche ore dalla gara gli elementi a nostra disposizione non sono ovviamente sufficienti per fornire una spiegazione strutturata e completa in merito a quanto successo al pneumatico posteriore di Michael Van Der Mark".

"On site possiamo solo fare, ed abbiamo fatto, un’analisi ad occhio nudo: da questa analisi, condivisa anche con Yamaha, emerge che il pneumatico presenta una foratura sulla zona terminale sinistra del battistrada. Un danno completamente differente rispetto a quello riscontrato sul pneumatico di Jonathan Rea, fermo restando il fatto che si tratta anche di due soluzioni diverse. Ovviamente è nostro primario interesse comprendere cosa possa aver causato questo danno al pneumatico pertanto nelle prossime ore e giorni nei nostri laboratori faremo le dovute ed approfondite indagini che il caso merita”.

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