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Test Portimao, Giorno 1: Rea imprendibile. Migliora la Yamaha

Sykes chiude secondo, anche se è stato autore di una caduta poco prima della pausa pranzo. Bene van der Mark, terzo assoluto, davanti alla prima Ducati ufficiale di Marco Melandri. Ancora bene la Honda con Camier.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Cambiano i circuiti su cui i team di SUperbike compiono i test invernali, ma Jonathan Rea rimane sempre il punto di riferimento, la stella polare della categoria dedicata alle moto derivate di serie. Anche nel primo giorno di test sul tracciato portoghese di Portimao.

Il tre volte iridato ha ottenuto il miglior tempo in 1'41"475, distanziando il compagno di squadra Tom Sykes di quasi mezzo secondo. Una prestazione impressionante, specialmente se si tiene in considerazione che il team giapponese è alle prese con la preparazione della Ninja ZX-10RR in vista della nuova stagione, che presenterà nuove regole tecniche legate al limite dei giri del motore.

Sykes ha confermato tutto il potenziale della "verdona" siglando il secondo tempo, ma è stato anche protagonista di una caduta alla Curva 5 verso la pausa pranzo. Fortunatamente il pilota britannico non ha avuto problemi fisici ed è riuscito a tornare in pista per chiudere la giornata.

Segnali di ripresa per quanto riguarda Michael van der Mark, autore del terzo tempo assoluto anche se a quasi un secondo dal riferimento cronometrico di Rea. L'olandese ha finalmente messo alle spalle Alex Lowes, che in questo inizio d'anno aveva fatto meglio nella due giorni di test svolta a Jerez de la Frontera la settimana scorsa. Entrambi sono al lavoro sulla Yamaha YZF-R1 versione 2018.

Ducati continua a lavorare sulla Panigale R per adattarla al nuovo regolamento. Marco Melandri e Chaz Davies hanno proseguito lo sviluppo della moto, che affronterà l'ultima stagione della sua carriera prima di lasciare posto alla Panigale V4. Melandri ha chiuso in Top 5, quarto alle spalle di van der Mark, mentre Davies non è andato oltre l'ottavo posto. Bisogna però considerare che il gallese è ancora alle prese dopo il doppio infortunio a spalla e ginocchio.

Quinto posto per la Yamaha di Alex Lowes, il quale ha preso mezzo secondo dal compagno di squadra e 1"347 da Rea. Sintomo di quanto in Yamaha debbano ancora lavorare per arrivare al livello della moto campione del mondo, nonostante gli ottimi progressi fatto negli ultimi mesi.

Continua a fare progressi Leon Camier in sella alla Honda CBR1000RR SP2 Fireblade del team ufficiale Honda Red Bull. Da quando il britannico è approdato nell'ex team Ten Kate, la moto che nel 2017 sembrava essere un autentico fallimento, ha iniziato a esprimere parte delle sue potenzialità e a tornare nella Top 10. Solo il compianto Nicky Hayden era riuscito a far intravedere qualcosa di buono dalla nuova creatura di Saitama.

La prima Aprilia RSV4 RF1000 è quella di Eugene Laverty, più lento rispetto all'ex rider della MV AGusta per appena 9 millesimi di secondo. Ottima giornata per Toprak Razgatlioglu, primo pilota di un team privato in classifica e in Top 10. Chiude le prime 10 posizioni la Ducati di Michael Ruben Rinaldi, che ha preceduto quella gemella di Xavi Forés e la MV Agusta di Jordi Torres.

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