Guintoli e Lowes ottimisti con la nuova Yamaha R1
Inizia l'avventura del team Pata Crescent Yamaha nel Mondiale Superbike. Il 2016 sarà un anno d'apprendimento
Foto di: Yamaha
Ieri pomeriggio a Barcellona il team Pata Crescent Yamaha ha presentato la nuova arma di Iwata per il Mondiale Superbike. Alla cerimonia erano presenti i due piloti titolari, Alex Lowes e Sylvain Guintoli, assieme al project manager Andrea Dosoli e il team principal Paul Denning.
Una volta caduti i veli dalla Yamaha YZF-R1 2016, i quattro si sono concessi alla stampa e non hanno certo nascosto progetti ambiziosi per i prossimi anni. Il 2016 sarà invece un anno di apprendimento, perché la moto è totalmente nuova e probabilmente sarà necessario concedere tempo alla struttura di Denning per prendere confidenza con la moto di Iwata, che però promette molto bene.
Il Project Manager Andrea Dosoli ha spiegato: "Sappiamo che il 2016 sarà una stagione di avvicinamento per noi; vogliamo affrontare questa sfida passo dopo passo e prima di tutto vorremmo capire il nostro livello rispetto ai migliori. Siamo consapevoli di quanto sia difficile questa competizione, insieme a tutti i nostri partner e alla casa madre in Giappone abbiamo stilato un piano chiaro e dettagliato che ci porti, come ho detto prima, tappa dopo tappa a migliorare la nostra competitività. La moto ha un grandissimo potenziale".
Paul Denning, Team Principal, ha aggiunto: "Entrare finalmente nel Campionato del Mondo Superbike con una moto realmente competitiva rappresenta un’opportunità, soprattutto con un progetto che guarda più nel futuro. Si tratta di sviluppare il mezzo meccanico e il nostro livello. Abbiamo un chiaro obiettivo, raggiungere uno sviluppo tale da lottare per il Campionato del Mondo già dai primi anni. È emozionante e bello vedere la moto che abbiamo costruito fino ad adesso non completamente al punto giusto ma neanche troppo distante".
Sylvain Guintoli è ottimista dopo i primi test di Jerez: "Siamo molto in anticipo sullo sviluppo per la stagione 2016, tutto è andato bene nelle prime prove e stiamo proseguendo. Abbiamo nuove parti da testare e un interessante lavoro che ci attende, è molto esaltante. Ho avuto una grande sensazione guidando la R1, mi ha ricordato tanto la M1 (la moto che avranno in dotazione Jorge Lorenzo e Valentino Rossi in MotoGP, ndr) come carattere e il DNA; mi son sentito un po’ in “Ritorno al Futuro”. Avevo tante aspettative la prima volta in sella alla M1 ed è stata una sensazione fantastica. Anche adesso ne abbiamo ma non vogliamo sottovalutare i nostri avversari che sono molto forti. Sarà una sfida in crescendo questo 2016 e speriamo di ottenere un paio di podi. Ognuno di noi spera segretamente che saremo i più veloci ma stiamo parlando di una moto nuova al primo anno, quindi dobbiamo cercare di essere anche realisti. Però... Proviamo a sognare!".
Alex Lowes, che ha vinto il British Superbike Championship nel 2013 e ha avuto due stagioni difficili in WorldSBK, condivide l'ottimismo del suo compagno di box: "La prima volta che ho provato la moto era ottima. Non sai mai cosa aspettarti quando sali in sella... Ho fatto tre giri e ho pensato 'è fantastica' e poi 'dobbiamo fare di questa moto il mezzo per lottare nella corsa al titolo'. Ducati e Kawasaki sono altamente competitive, non si possono sottovalutare. Un grande lavoro ci attende ma anche la consapevolezza che abbiamo una moto al loro livello. Sono in sella a una due ruote che dalla griglia di partenza a Phillip Island a quella del Qatar può solo migliorare. Come pilota è un’idea fantastica da pensare".
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