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Rea trionfa in rimonta a Misano. Biaggi ancora sesto

Il leader del mondiale allunga su Sykes, solo quinto. Secondo Giugliano mentre Haslam ha completato il podio

Quella di Gara 2 della Superbike non è stata una quasi magia di Johnny Rea, bensì una scelta oculata riguardo la gomma posteriore - è stato l'unico a cambiarla per la seconda manche - che lo ha portato all'obiettivo: l'ennesima vittoria di una stagione che assume gara dopo gara l'aspetto di un capolavoro. Per Rea, la vittoria di Misano, è l'undicesimo successo stagionale su sedici corse disputate in questo 2015: un vero dominio.

Jonathan è scattato meglio rispetto a Gara 1, ma è stato comunque costretto a inseguire il compagno di squadra Tom Sykes partito ancora dalla prima casella dello schieramento e la Ducati panigale R numero 34, quella di Davide Giugliano dopo un bel doppio sorpasso ai danni di Leon Haslam e Chaz Davies. Dopo aver passato una prima volta Sykes al quarto giro, Johnny è stato autore di un errore alla prima curva quattro giri più tardi ed è stato costretto a ricominciare la sua mini rimonta dal terzo posto.

Sbarazzatosi di Sykes per la seconda volta, Rea ha iniziato a colmare il gap che lo separava da Giugliano in maniera lenta ma inesorabile e al sedicesimo giro il leader della classifica ha preso il comando della corsa, approfittando di un comprensibile calo fisico del pilota italiano della Ducati e involandosi verso l'ennesimo successo del suo 2015, ormai reso sempre più straordinario gara dopo gara. 

Al secondo posto uno stoico quanto fantastico Davide Giugliano. Il centauro della Ducati si è così fatto perdonare il brutto errore commesso nel primo turno di libere di venerdì, quando nel giro di installazione ha fatto un highside ed è caduto a terra pesantemente, procurandosi lividi ed escoriazioni al fianco e alla gamba destra. Se in Gara 1 ha visto sfumare il podio proprio negli ultimi giri, Davide è riuscito a tenere un passo notevole sino al termine, battuto solo da un Rea imprendibile per tutti.

Terzo posto per Leon Haslam, che ha riportato l'Aprilia sul podio dopo un bel duello nell'ultimo giro con Chaz Davies. Leon è partito meglio rispetto alla prima manche di gara ed è apparso molto più competitivo. Solo negli ultimi giri ha dovuto fare i conti con una gomma posteriore ormai finita e si è dovuto difendere da Davies, ma lo ha fatto in maniera egregia, terminando terzo assoluto. Delusione invece per quanto riguarda il gallese, terzo in gara 1 e giù dal podio in gara 2 dopo ventuno giri piuttosto sottotono. 

Altra delusione di Gara 2 è stato senza dubbio Tom Sykes, il quale non è stato in grado di riprodurre il medesimo passo gara che lo ha condotto alla vittoria in solitaria in gara 1 nel corso di questa mattina. Il pilota britannico è scattato bene dalla pole, ma poi si è visto sopravanzare prima da Giugliano, poi da Rea per ben due volte. Infine nulla ha potuto sugli attacchi portati dall'Aprilia di Haslam e dalla Ducati di Davies, chiudendo quinto assoluto e vedendo Rea involarsi verso il primo titolo della carriera. 

Entusiasmante invece il duello tra due generazioni di piloti molto lontane, ben rappresentate dal giovane Jordi Torres e dall'esperto Max Biaggi. Il duello si è protratto per molti giri dopo il primo sorpasso dello spagnolo ai danni dell'italiano arrivato nelle prime fasi di gara. Max, nonostante i quartaquattro anni, ha retto al ritmo dell'iberico e lo ha beffato con un bel sorpasso proprio al penutimo giro della corsa. Torres non ha più avuto modo di replicare a Biaggi, che ha così chiuso con il secondo sesto posto del fine settimana romagnolo.

Michele Pirro ha chiuso a sua volta sempre all'ottavo posto, dopo esser riuscito a tenersi alle spalle Syvain Guintoli con la prima Honda CBR1000RR del team Pata. Il sostituto di Luca Scassa ha corso un altra gara consistente e, considerando il poco preavviso con cui è stato chiamato dalla Ducati per sostituire l'aretino, due ottavi posti sono un be risultato per il tester delle Rosse MotoGP di Borgo Panigale. Michael van der Mark non è riuscito a battere il compagno di squadra in volata sul traguardo, ma è comunque riuscito a chiudere la Top Ten.

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