Haslam e Torres veloci nelle libere a Sepang
I due centauri di Noale hanno centrato il quarto e il quinto tempo nella classifica delle Libere 1
Foto di: Ken Weisenberger
I primi due turni di prove a Sepang, in vista delle gare malesi del Mondiale Superbike di domenica prossima, hanno regalato un’altra grande giornata a Max Biaggi. Il pilota romano, alla sua seconda wild card stagionale, e all’esordio su una SBK sul veloce circuito malese, ha chiuso col miglior tempo (2’04"823) ripetendo così l’exploit di Misano.
Come nella sua prima wild card – a quasi tre anni dal ritiro da Campione del Mondo – il sei volte iridato ha infatti messo tutti infila nella sessione mattutina. La solita abbondante pioggia tropicale, caduta tra la FP1 e la FP2 ha poi alzato i tempi nel secondo turno. Haslam e Torres, i due ufficiali di Aprilia Racing - Red Devils, hanno chiuso rispettivamente al quinto e sesto tempo in 2’05"533 e 2’05"623. Due buoni piazzamenti, abbondantemente sotto il secondo di distacco dal leader. Entrambi hanno lavorato a sistemare l’assetto delle loro Aprilia agendo soprattutto in ottica gara.
Leon Haslam: “Questa mattina nel primo turno abbiamo lavorato bene ed ero soddisfatto. Sapevo dove intervenire per migliorarci nella seconda sessione che purtroppo è risultata invece bagnata. Siamo entrati a inizio turno con le gomme da bagnato, per essere pronti anche in caso di pioggia. Nel finale la pista si asciugava, ma abbiamo fatto pochi giri, non aveva senso rischiare. Tutto considerato sono soddisfatto perché non siamo lontani dai primi e sapevamo che oggi Max sarebbe stato veloce. Domani sarà importante lavorare bene e migliorarci, per poi disputare una buona Superpole”.
Jordi Torres: “Stamani è andata bene anche se dobbiamo ancora sistemare un po’ la moto e anche io devo migliorare, soprattutto in staccata e inserimento veloce in curva. Manca ancora un po’ di lavoro e peccato che non abbiamo potuto sfruttare il pomeriggio. Con la pista umida ho potuto fare solo pochi giri ma solo per capire un po’ le condizioni. Alla fine del turno la pista si stava asciugando ma era sempre pericoloso, soprattutto non era possibile girare veloce con continuità. Domani dovremo lavorare tanto per rimediare al turno perso, ma sappiamo la direzione da prendere nel sistemare la moto”.
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