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Ennesima doppietta Kawasaki con Sykes e Rea

Sykes centra un gran bis di vittorie sul circuito di casa, mentre Rea è stato costretto a una bella rimonta

Donington, in questo fine settimana, è stato affare esclusivo di Thomas Sykes e della Kawasaki. Il pilota britannico e la casa nipponica, hanno colto due splendide doppiette sul tracciato inglese, che confermano l'estrema competitività delle quattro cilindri color verde e la ritrovata forma per il vice campione del mondo in carica. 

Sykes entra inoltre nella storia della Superbike perché è riuscito a cogliere la doppietta a Donington per il terzo anno consecutivo. In questa Gara 2 Tom è partito molto bene, evitando le difficoltà patite in partenza della prima manche e si è subito involato in fuga, sfruttando anche il problema che ha portato Jonathan Rea a dover chiudere il gas e rimontare da centro gruppo. 

Nessuno è riuscito a tenere il ritmo che Sykes ha imposto alla gara ed è arrivato sul traguardo con un margine considerevole: oltre nove secondi sul compagno di squadra. Jonathan Rea, invece, convince anche quando non porta a casa la vittoria. In partenza ha perso aderenza dopo poche curve, dovendo cedere diverse posizioni e dovendo rimontare per risalire in vetta alla corsa. Rea è stato implacabile. Ha infilato Giugliano, Lowes, Davies e Haslam, lanciandosi nella rincorsa verso il primo posto. 

La rimonta di Johnny si è però chiusa dopo il sorpasso su Haslam, che gli è valso il meritato secondo posto, perché Sykes era ormai troppo lontano per essere rimontato e in possesso di un passo gara inarrivabile per chiunque. Il podio è stato completato dalla prima Ducati Panigale R ufficiale, quella del gallese Chaz Davies. Con questo terzo posto, Donington ha fornito agli spettatori il medesimo podio in entrambe le manche di gara, con tre piloti britannici nelle prime tre posizioni.

Gli ultimi due giri della corsa si sono infiammati non solo per il recupero di Jonathan Rea, ma anche per il duello che ha visto protagonisti due piloti rallentati da problemi fisici di natura differente ma pursempre fastidiosi per entrambi. Ad avere la meglio nella lotta al quarto posto è stato Leon Haslam, bravo a resistere al primo attacco portato da Davide Giugliano con la seconda Ducati Panigale R ufficiale e beffarlo proprio negli ultimi chilometri di gara.

Dal canto suo, Giugliano ha terminato anche Gara 2 assai inbronciato. Il romano ha più volte palesato scarsa aderenza sul posteriore della sua Panigale e, dopo i problemi di Gara 1, ha avuto le medesime difficoltà anche questo pomeriggio. Davide è apparso deluso soprattutto per come si è sviluppato il fine settimana britannico, finito male dopo una prima parte molto promettente. Sesto posto da incorniciare per Alex Lowes, ancora una volta protagonista in sella alla sua Suzuki GSX-R1000 non più veloce come qualche anno fa, ma competitiva a sufficienza sul tracciato di casa per Alex, che abita a soli 10 minuti dal circuito. 

Ha attirato l'attenzione del pubblico anche la lotta per il settimo posto, finito nelle mani di Jordi Torres in sella alla seconda Aprilia RSV4 RF. Sylvain Guintoli sembrava poter controllare il ritorno del pilota spagnolo, che invece ha continuato nella sua ascesa e ha passato il campione del mondo in carica proprio all'ultimo giro dei 23 previsti. Ayrton Badovini ha chiuso Gara 2 al nono posto. Un risultato inaspettato, soprattutto dopo il quinto conquistato nella corsa di questa mattina. Sorriso invece in casa Althea, con Matteo Baiocco che ha completato la Top Ten dopo la caduta di Gara 1. Nicolas Terol, invece, è caduto al settimo giro attraverso un brutto highside

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