Bayliss: "Continuare con Ducati? Vedremo..."
L'australiano non chiude alla possibilità di sostituire l'infortunato Giugliano nelle prossime tre gare
Troy Bayliss è tornato in sella a una Ducati ufficiale per correre la prima gara della stagione 2015 di Superbike dopo anni di inattività a livello così alto. Il pilota australiano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato di come sono andate le ore che hanno portato al rientro del tre volte campione del mondo della categoria delle derivate di serie.
Il quarantaseienne ha subito ammesso che la voglia di competizioni non è mai mancata, rivelando un piccolo retroscena. "Fino a quattro-cinque anni fa ho chiesto tante volte alla Ducati la possibilità di tornare, mi avevano sempre convinto a desistere. pensavo fosse finita davvero, e invece...".
Invece l'infortunio di Davide Giugliano e la prima gara della stagione a Phillip Island, in Australia, ovvero casa sua, ha fatto sìì che il desiderio di Troy diventasse realtà. "Al mio ritorno ho provato le medesime sensazioni di sette anni fa. Ho salutato i meccnici, un po' di amici nel Paddock. Non amavo venire alle gare da spettatore, perfino quando la Superbike arrivava in Australia sono rimasto quasi sempre a casa mia. Essere qui con tuta e casco è come rinascere".
Bayliss non nasconde però la sua amarezza provata dopo il ritiro, conscio di aver potuto dare ancora tanto in termini di competitività. "Ho lasciato da campione, dominando l'ultima gara di Portimao. E' stato il massimo ma se avessi continuato sarei stato molto competitivo ancora a lungo, ne sono sicurissimo". Il pilota Ducati ha anche ammesso di non essere rimasto impressionato dai tempi staccati negli ultimi test dai suoi diretti concorrenti e, anche se definisce questo rientro "Una pazzia!", se dovesse ritrovare il ritmo su una pista conosciuta potrebbe fare bene.
L'inizio di questo fine settimana non è stato eccelso, ma più per un problema meccanico della sua Panigale R che per una questione di perdita di ritmo in pista. Quel che è certo è la voglia e l'entusiasmo di un ragazzino di quarantasei anni, che non chiude la porta qualora la Ducati avesse bisogno di lui per sostituire Giugliano anche nelle prossime gare in cui l'italiano sarà costretto a dare forfait per infortunio. "Mi dispiace molto per Davide. Continuare? Non ne abbiamo ancora parlato. Vedremo...".
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