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SBK | Toprak esclusivo: "A Magny-Cours punto alla tripletta...come l'anno scorso!"

Toprak Razgatlioglu si racconta in esclusiva a Motorsport.com e ci rivela le sensazioni al termine della pausa estiva. Alla vigilia del round di Magny-Cours, è determinato a confermarsi per ricucire il gap in classifica e riscattarsi dopo la mancata tripletta dello scorso anno.

Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

È il campione del mondo in carica e uno dei piloti più amati del paddock della Superbike: Toprak Razgatlioglu è una delle figure carismatiche del mondiale delle derivate di serie che sta contribuendo a rendere la stagione 2022 ancora più entusiasmante. In difficoltà nella prima parte di stagione, sta recuperando terreno in classifica, avvicinandosi pericolosamente al duo di testa formato da Alvaro Bautista, leader del mondiale, e Jonathan Rea.

Il campionato arriva ora a Magny-Cours, dove la battaglia riprende dopo cinque settimane di stop. Qui Toprak Razgatlioglu si presenta con 38 punti di distacco dallo spagnolo e solo 7 lunghezze dal pilota Kawasaki. Forte della tripletta conquistata a Donington, il turco punta a ripetersi sul tracciato francese, dove nel 2019 ha trovato la sua prima affermazione in Superbike. In questa prima parte dell’intervista esclusiva rilasciata a Motorsport.com, Toprak ci racconta le sensazioni e gli obiettivi alla vigilia del weekend.

Prima domanda: come stai?
“Sto bene dopo la caduta dei test di Barcellona, ormai non ho più niente e sono pronto a gareggiare. E non vedo l’ora! Perché cinque settimane di pausa sono veramente troppe, quest’anno non so perché abbiano deciso di fare una pausa così lunga. Ma ad ogni modo abbiamo finalmente ripreso e spero di fare una bella tripletta su una pista che mi piace”.

Anche perché la prima vittoria in carriera è arrivata proprio a Magny-Cours
“Credo che la gara del 2019 sia stata la migliore della mia carriera, ma non Gara 1, la Superpole Race. Nella prima manche c’erano state delle condizioni a me più favorevoli, Michael van der Mark era caduto. Ma nella Superpole Race tutto è sempre più complicato, perché tutti spingono e danno del loro meglio dato che non bisogna salvare le gomme. Per me quella è stata la vittoria più bella, anche perché partivo dalla 16esima casella e ho rimontato fino alla prima posizione!”

Magny-Cours per te è un circuito favorevole...
“Sì...di gare ne ho vinte tre! Non due, io ne ho vinte tre...anche se c’era un pezzo di verde. Quest’anno però le regole sono cambiate rispetto alla scorsa stagione. Nel 2021, dopo che sono andato sul verde, Johnny mi ha passato, all’ultima curva io l’ho passato di nuovo. Ma stavolta se tocchi il verde all’ultima curva e il pilota con cui sei in lotta ti sorpassa, poi tu sorpassi di nuovo, non è più un problema. Io l’anno scorso avevo spiegato questa cosa, ma non ero stato compreso. Ora finalmente le cose sono cambiate, io comunque quella gara l’ho vinta e la decisione di penalizzarmi è arrivata dopo due ore. Ad ogni modo l’anno scorso siamo stati molto forti e anche quest’anno abbiamo dimostrato di esserlo. Anche a Donington sono riuscito a conquistare la tripletta”.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Donington, Magny-Cours...i circuiti delle prime volte
“Sì, è vero! Però questo weekend non sarà semplice, tutti saranno molto veloci e vorranno lottare per la vittoria. Johnny è sempre molto forte, anche Bautista lo è. Non posso fare previsioni, ma noi siamo forti e possiamo giocarcela. Lotteremo per vincere, vedremo. Il mio obiettivo per questo weekend è di vincere di nuovo tre gare”.

I test di Barcellona ti hanno aiutato?
“Non è stato un vero e proprio test per noi. Dopo Most, in genere non abbiamo dei test. Ma con cinque settimane di pausa ho detto ‘sì, abbiamo bisogno di un test’. Questa pausa è troppo lunga e dobbiamo guidare, quindi siamo andati a Barcellona ma non avevamo troppe gomme. Abbiamo lavorato sul miglioramento del grip, che è complicato lì. Quindi abbiamo lavorato per la gara; la prima giornata è stata positiva, il secondo giorno invece non troppo perché ho avuto una brutta caduta. Però sono stato fortunato, nessun osso rotto, solo una ferita sul gomito”.

Quindi se nel calendario del prossimo anno non ci fosse un test ma una gara in più saresti più contento!
“Assolutamente sì! Non è un problema fare più gare. Io preferisco fare una settimana di gara e una di riposo, poi un’altra settimana di gara e un’altra di riposo. Magari poi si fanno due settimane di stop, ma poi si deve correre di nuovo. Così sarei contento, perché quando cominci a gareggiare e poi inizi a vincere, arriva la pausa e ti fermi. Questo non è bello anche mentalmente, perché poi si deve riprendere il ritmo. Magari sarebbe anche meglio finire la stagione un mese prima, ma avere le gare più serrate. Non mi piace la pausa estiva lunga”.

Ti piace la pressione...
“Sì...diciamo che quest’anno ho sentito molto la pressione nelle prime gare della stagione per il numero che porto sulla carena. Sto usando il numero 1 e ho sentito troppa pressione. Ma dopo la caduta di Assen ho dimenticato il numero che avevo sulla carena e ho solo pensato a correre”.

Da quel momento infatti hai dato un cambio alla tua stagione iniziando a recuperare punti.
“Sì, a parte il problema tecnico a Misano, in cui non siamo riusciti a prendere punti. Abbiamo migliorato la moto e ora mi sento come lo scorso anno. Diciamo che questa non è una stagione semplice per me, ma stiamo continuando a lottare. Mi sto concentrando su Bautista perché è molto forte quest’anno e non guardo troppo ai punti in campionato. Per esempio io so solo che ho 38 punti di distacco ma non ho idea di quanti punti io abbia in classifica”.

Restate connessi su Motorsport.com per la seconda parte dell'intervista a Toprak Razgatlioglu. 

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