SBK | Rinaldi: la risonanza magnetica scongiura ogni conseguenza
Michael Ruben Rinaldi si è sottoposto nella giornata di ieri a una risonanza magnetica per verificare che non ci fossero conseguenze dopo la commozione cerebrale rimediata nell'incidente di Gara 2 a Donington. L'esame ha dato esito normale, ma dovrà sottoporsi a una nuova visita a Imola per ricevere il "fit".
Il round di Donington è stato decisamente complicato per Michael Ruben Rinaldi, condizionato da problemi nella gara del sabato e nella Superpole Race di domenica. Il fine settimana si è concluso con una bruttissima caduta che ha causato la bandiera rossa lasciando col fiato sospeso.
Il portacolori Aruba ha rimediato nella carambola con Tom Sykes e Loris Baz, gli altri due piloti coinvolti, una commozione cerebrale e un infortunio alla caviglia destra. Lo stesso pilota ha voluto tranquillizzare tutti sulle proprie condizioni già domenica sera, pubblicando un post sui suoi profili social.
Tornato a casa però, Rinaldi ha continuato a tenere monitorata la situazione e nella giornata di martedì si è sottoposto a una risonanza magnetica cerebrale di controllo. La visita ha avuto lo scopo di verificare che non si fossero verificati danni a distanza, e fortunatamente l’esame è risultato nella norma.
Scongiurato ogni pericolo, ora il pilota Ducati si potrà ora concentrare sul recupero e sul lavoro per Imola, prossimo appuntamento del mondiale Superbike in programma il prossimo fine settimana. Sulla pista di casa, Rinaldi dovrà sottoporsi a un nuovo esame medico nella giornata di giovedì per ricevere il “fit” dopo la commozione cerebrale.
Solo un grande spavento, dunque, è il ricordo di Gara 2 a Donington. Nelle prime fasi dell’ultima manche del weekend, Tom Sykes è incappato in un highside, mentre Rinaldi e Baz non hanno potuto evitare di rimanere coinvolti. Se il francese del team Bonovo ne è uscito illeso rientrando ai box sulle proprie gambe, abbiamo vissuto attimi di paura con Rinaldi, soccorso a bordo pista.
Sarà invece assente Tom Sykes, che ha rimediato ben 10 vertebre fratturate, di cui 3 in più parti. Stagione finita per il britannico, che era stato chiamato a sostituire Michael van der Mark, rientrante proprio a Imola.
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