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SBK | Rinaldi attacca Bassani: "Mi ha colpito di proposito"

Michael Ruben Rinaldi chiude Gara 1 nella ghiaia dopo un contatto con Axel Bassani, quest'ultimo sanzionato con un Long Lap Penalty. Il portacolori Aruba attacca affermando che l'azione sia avvenuta di proposito, ma il pilota del team Motocorsa si difende: "Sono le gare, non devo chiedergli scusa".

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il Circuito di Barcellona è diventato fortino di Alvaro Bautista, dominatore assoluto di Gara 1 con quasi nove secondi di vantaggio sugli inseguitori a podio con lui. Nonostante il limite imposto dal regolamento sui giri motore, Ducati è riuscita a imporsi con 250 rpm in meno e avrebbe anche firmato una tripletta, se un incidente tra Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani non avesse fatto sfumare il sogno.

Nella ripartenza dopo la bandiera rossa (qui la cronaca dalla gara), il portacolori Motocorsa e il pilota Ducati sono arrivati subito ai ferri corti, con Bassani autore di una grande partenza che l’ha portato a ridosso dei primi. Vicini alla Curva 3, Rinaldi ha sferrato l’attacco sul connazionale per prendersi la seconda posizione, con un ingresso molto duro. Bassani ha replicato alla Curva 10, ma l’esito non è stato lo stesso di qualche metro prima. Nel contatto tra i due, Rinaldi è finito a terra, chiudendo la sua Gara 1 nella ghiaia.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Bassani è incappato in un Long Lap Penalty, che ha scontato concludendo poi la sua prima manche in settima posizione e facendo sfumare il sogno del podio. Chi invece non ha visto la bandiera a scacchi è Rinaldi, che però ai microfoni della stampa si è mostrato molto duro nei confronti del compagno di marca: “Prima di tutto, è stato un grande weekend per noi, riuscivo a seguire il mio piano, che era seguire Alvaro e non sfruttare troppa gomma. Sarei riuscito facilmente ad arrivare secondo, è la carta che parla. Alla ripartenza ero riuscito a seguire di nuovo il piano, ma al primo giro lanciato, Axel ha provato a passarmi ed ero un po’ sorpreso, perché in prova era lento rispetto al gruppo di testa. Forse ha pensato che avendo il feeling voleva stare davanti ed era più infiammato per sorpassarmi. Poi l’ho sorpassato di nuovo, c’era spazio, ci siamo toccati. Il mio sorpasso è stato duro, ma pulito”.

“Non so cosa sia successo nella sua testa, perché dopo che l’ho sorpassato di nuovo, sono arrivato alla Curva 10 con un buon vantaggio. Mi è venuto addosso di proposito! Puoi fare questa cosa solo se vuoi far cadere un’altra persona. L’ha fatto, non c’era spazio e non è un punto dove puoi passare senza pensare che non ci sia nessuno all’esterno. Sa cosa ha fatto”, ha tuonato Rinaldi puntando il dito verso Bassani. Non le manda a dire il portacolori Aruba, che non si risparmia nell’attacco.

Nella caduta ha riportato anche qualche lieve conseguenza: “Sono caduto e mi fa male la mano destra. Sono andato al centro medico e sono fortunato perché le ossa sono ok. Ho già fatto un po’ di trattamento, ne farò altri questa sera. Ma non ha avuto nemmeno il coraggio di venire da me a chiedere scusa. Questa è la grande differenza con i top riders, abbiamo visto molte volte Toprak e Rea toccarsi, ma non fanno mai questo. È una manovra sporca, ma lui ha perso molto di più rispetto a me. Spero di poter correre domani, e che il nostro passo ci consenta di finire secondi, se non succede nient’altro di strano”.

Axel Bassani, Motocorsa Racing

Axel Bassani, Motocorsa Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

La difesa di Axel Bassani

Il duro attacco di Rinaldi sembra però non aver intaccato Bassani, che si difende affermando di non avere alcuna colpa: “Penso che sia una gara normale, ha provato a sorpassarmi e mi ha toccato. Dopo ho provato io il sorpasso per la seconda posizione. Penso che avessimo il potenziale per stare sul podio. Ma ci siamo toccati, credo che sia un normale incidente di gara, a volte capita. Ho avuto la mia penalità, l’ho scontata e ho finito settimo. Quindi credo che sia ok”.

Il portacolori Motocorsa ha offerto la sua visione dei fatti, sostenendo di non aver alcun motivo di chiedere scusa: “Ho visto la possibilità di fare un sorpasso, sono andato all’interno, ma poi è stato impossibile vedere Michael. Lui ha provato a chiudere per difendere la sua posizione e ci siamo toccati. Credo che sia un normale incidente di gara. Perché dovrei chiedere scusa? Lui ha fatto il mio stesso sorpasso alla Curva 3. Sono le gare, ognuno dà il 100% e difende la sua posizione. Lui l’ha fatto alla Curva 3, io l’ho fatto alla Curva 10. Non ho problemi con Michael, è come tutti gli altri, se lui ha problemi con me, può venire al mio box e ne parliamo”.

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