SBK | Rea vs Bautista, non è finita: ancora frasi gelide tra i due
Alvaro Bautista e Jonathan Rea sono stati protagonisti di un incidente molto polemico a Magny-Cours, ma al loro arrivo a Barcellona hanno voluto dare la propria versione dei fatti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il tema di discussione principale dello scorso round del mondiale Superbike a Magny-Cours continua a far parlare anche a Barcellona. Il campionato disputa questo fine settimana l’ottavo appuntamento del calendario al Montmelo e sia Alvaro Bautista sia Jonathan Rea non hanno esitato nel chiarire le proprie posizioni riguardo l’incidente in Francia.
Al secondo giro di Gara 2, il pilota Kawasaki aveva provato un sorpasso sul leader del mondiale, ma un contatto tra i due ha provocato un finale anticipato nella ghiaia per il portacolori Ducati. La manovra del nordirlandese è stata prontamente penalizzata con un Long Lap Penalty, che ha scontato per poi concludere la gara in quinta posizione.
Tuttavia, nel box Ducati non sono andati via contenti e già nella domenica di Magny-Cours ci sono state diverse dichiarazioni da Borgo Panigale in cui si chiedeva una sanzione più severa nei confronti di Jonathan Rea. “Dopo aver visto diverse volte l’incidente, continuo a pensare la stessa cosa”, ha dichiarato Bautista a Barcellona.
“Bisogna però concentrarsi sulla prossima gara. Il passato è passato e non possiamo cambiare nulla. Se devo essere sincero, questa azione non cambia il mio modo di affrontare il weekend di gara. Rea ed io non eravamo proprio migliori amici e il rapporto continua ad essere tale. Non cambierà nulla”, ha proseguito il leader del mondiale, che arriva a Barcellona con 47 punti di vantaggio sul pilota Kawasaki.
Da parte sua, Rea ha voluto spiegare la propria visione dell’incidente: “Ad essere sincero, ho parlato con Alvaro in Francia e gli ho chiesto scusa. È stata la prima cosa che ho fatto, perché l’ultima cosa che voglio è buttare a terra qualcuno in un sorpasso. Ma è successo e devo accettarlo e andare avanti. Da parte mie, non è cambiato nulla. Ma l’atmosfera si è inasprita con tutto ciò che è stato detto dopo la gara. Ho chiesto scusa in maniera rispettosa e umile, che altro posso fare?”.
Il sei volte campione del mondo ha negato in maniera decisa che si fosse trattato di una manovra intenzionale, aggiungendo che si trattava di un sorpasso. “Non è stato intenzionale, non sono quel tipo di persona. Mi è successo altre volte, sia subendo che facendo il sorpasso. Quando lottavo per il titolo in Supersport c’è stato un altro pilota che mi ha buttato a terra, quindi so come ci si sente. Ma in questo tipo di incidenti c’è un punto in cui bisogna prepararsi e questo è ciò che si è visto. Non è stato intenzionale e lui lo sa. È un meccanismo di difesa, per come la vedo io, stavo solo difendendo la mia posizione”.
Entrambi i piloti però sono d’accordo sul fatto che il passato è passato e che nulla di ciò che diranno ora cambierà il risultato di Magny-Cours. Per questo preferiscono concentrarsi su ciò che resta di questa stagione.
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