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SBK | Rea torna al numero 65: “Non ho alcun rimpianto”

Jonathan Rea lascia l'Indonesia da battuto e cede lo scettro a Toprak Razgatlioglu, il nuovo campione del mondo. Il pilota Kawasaki però non ha alcun rimpianto per questa stagione, in cui afferma di aver dato sempre il massimo. L'obiettivo per il 2022 sarà rivendicare il titolo, ma per farlo dovrà lavorare sulla Kawasaki.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK con il numero 65

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK con il numero 65

Jonathan Rea

La leggenda della Superbike è stata battuta. Jonathan Rea lascia l’Indonesia da sconfitto, l’egemonia durata ben sei anni si è fermata a Mandalika ed è stato Toprak Razgatlioglu il primo (e fino ad ora l’unico) ad essere riuscito a interrompere il grande dominio del pilota Kawasaki. Il nordirlandese però appare felice nonostante tutto, non aveva molto da dimostrare e assolutamente nulla da recriminarsi, come per sua stessa ammissione al termine dell’ultimo weekend della stagione.

Rea ha dominato il round di Mandalika, vincendo le uniche due gare disputate a causa della pioggia che ha cambiato i programmi del fine settimana. Tutto ciò che era in suo potere lo ha fatto, chiudendo con soddisfazione una stagione da cui non esce vincitore, ma per cui si sente felice: “Sono molto contento del weekend. Nelle FP1 avevamo dei problemi, ma poi in gara ho visto sia sull’asciutto sia sul bagnato. Fare Gara 2 è stato buono anche per i fan, speravo che dessero l’ok e quando siamo scesi in pista ero davvero contento di correre, anche per loro. In gara ho provato subito a dettare il ritmo, ma Scott e Toprak erano molto veloci, anche se io sapevo dove lo fossero”.

“Ho gareggiato avendo nulla da perdere, volevo concludere la stagione al meglio – prosegue Rea – L’obiettivo era questo, ora torno a casa soddisfatto del lavoro svolto, non possiamo avere rimpianti. Quest’anno ho sempre fatto il massimo, ho sempre corso ogni gara con tutto il cuore e sono felice. Voglio fare i complimenti a Toprak e alla Yamaha, perché hanno disputato una stagione incredibile e sono sempre stati velocissimi. Mi hanno anche fatto migliorare come pilota, mi hanno permesso di capire dove posso migliorare e come può farlo anche la mia moto. Durante l’inverno lavoreremo con Kawasaki per cercare di iniziare il 2022 con un pacchetto migliore”.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Il pilota Kawasaki spiega poi nel dettaglio su quali aree ci si dovrà concentrare per migliorare la ZX-10RR: “Sicuramente bisognerà lavorare su accelerazione e velocità. In piste come Most e Navarra, dove serviva accelerare in prima marcia, abbiamo fatto difficoltà e perdevamo anche tre decimi sul rettilineo. Questo mi mandava in crisi quando dovevo provare a fare il ritmo e anche i tempi sul giro secco. Poi ci sono anche altre aree, come il motore. Ci stiamo lavorando con gli ingegneri per provarlo già nei test di dicembre e poterlo poi valutare”.

Rea dunque già pensa al 2022, in cui punterà a tornare in vetta. Prima di proiettarsi al futuro però, riflette su quella che è stata la sua stagione. Il round di Mandalika è stato decisivo e la cancellazione della Superpole Race (sostituita da Gara 1, posticipata per la pioggia) ha tolto 12 punti che sarebbero stati importanti per difendere il titolo. Tuttavia, il nordirlandese riconosce che sarebbe cambiato poco, perché ritiene di non aver perso in Indonesia, ma durante tutto il corso del 2021: “Il campionato non l’ho perso a Mandalika, ma l’ho perso durante la stagione per una serie di errori. Non ho alcun rimpianto, ora mi riposerò un po’, perché questo campionato è stato molto serrato. In pochi mesi abbiamo avuto tante gare, viaggi, test. Voglio fermarmi un po’ prima di dicembre”.

La cancellazione della gara può non aver influito in ottica titolo, ma sicuramente Rea si era mostrato contrario alla mancanza di richieste di opinioni dei piloti da parte della Direzione Gara. Per Gara 2, che si temeva venisse cancellata così come Gara 1, Gregorio Lavilla si è invece recato di persona ai box per consultare i piloti: “Forse ha letto quello che avete scritto voi giornalisti. Ad ogni modo è stato bello essere inclusi, capire cosa stesse succedendo. Sabato abbiamo assistito alla cancellazione senza sapere. Raramente vengono prese decisioni sbagliate e dobbiamo fidarci di loro, ma sarebbe stato bello capire quali fossero le condizioni della pista. Anche domenica le condizioni erano simili a sabato e quando facevamo la conferenza, l’asfalto era asciutto, ma è andata così, pazienza”.   

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Tuttavia, il pilota Kawasaki è rimasto contento del circuito e ritiene che quella di Mandalika sia un’ottima pista: “È uno dei circuiti con il maggior grip sul bagnato in tutto il mondo. Forse l’unico problema è il drenaggio dell’acqua fuori. Spero che si possa sistemare questa cosa, ma magari si potrebbe anche cambiare il programma del weekend, perché pare che in questo periodo piova sempre alle 15. Ad ogni modo è stato fatto un grande lavoro, perché un mese fa la pista non era pronta invece questo weekend abbiamo trovato un tracciato di livello mondiale”.

Infine un pensiero va inevitabilmente al prossimo anno, in cui tornerà a sfoggiare il numero 65 dopo aver indossato l’1. Rea ha fatto il cambio già in Gara 2, dopo che Razgatlioglu ha chiuso i giochi nella prima manche: “Dopo aver perso il titolo, ho chiesto ai ragazzi del team se ci fosse ancora un 65 dal 2015, ma non lo avevano. Non so come abbiano fatto, ma lo hanno preparato. Quando l’ho visto mi sono ricordato di quando sono arrivato in Kawasaki e il cambiamento che questo ha avuto sulla mia vita. Ci sono stati bei momenti, che mi hanno dato tanta motivazione e che mi hanno portato alla conquista del mio primo titolo. Sarà bello usarlo il prossimo anno, ma speriamo che sia solo per una stagione”.

Questo preannuncia già la voglia di riscattare il mondiale e di tornare in vetta nel 2022: “Non ci sono tanti campioni che hanno vinto consecutivamente, è difficile vincere e ripetersi. Mi ricordo che dopo il mio primo titolo, tra tutti gli impegni con i media ero arrivato al 2016 abbastanza stanco. Magari le cose adesso saranno un po’ diverse per via del Covid. Però, per quanto mi riguarda, sono contento di riposarmi, ma l’obiettivo per l’anno prossimo sarà sempre quello. Kawasaki dovrà alzare il livello, perché quando funziona è una delle moto più competitive, ma dobbiamo sistemare i punti deboli. Quest’anno mi sono divertito con Toprak e Scott, spero di avere battaglie così anche nel 2022”.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Yogie Gandanaya

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