SBK | Phillip Island: Lowes firma la doppietta in una domenica pazza
Alex Lowes si impone sia nella Superpole Race che in Gara 2 a Phillip Island, in una domenica condizionata da pit stop e bandiere rosse. Il pilota Kawasaki è il nuovo leader del mondiale con 9 punti di vantaggio su Nicolò Bulega, fuori dal podio. Rimonta Alvaro Bautista, bene gli italiani.
Phillip Island è sempre stata una pista congeniale ad Alex Lowes, che anche quattro anni fa, al debutto con la Kawasaki, si era imposto chiudendo il round da leader del campionato. Oggi la storia si ripete (speriamo non il seguito) dopo un appuntamento australiano che ha dell’incredibile.
In Superpole Race, Lowes si è imposto dopo una dura battaglia per il podio e ha replicato la splendida prestazione qualche ora più tardi. L’esperienza ormai aiuta il pilota Kawasaki, che non si è lasciato distrarre da una Gara 2 scattata in ritardo per la pista intrisa d’olio a causa di una perdita avvenuta durante la SBK australiana disputata poco prima. Pronti, via, una bandiera rossa per un incidente fra Remy Gardner e Jonathan Rea ha interrotto subito la gara.
Alla ripartenza, ha tirato fuori gli artigli andando a prendersi la vittoria su Alvaro Bautista nell’ultimo giro con un sorpasso all’esterno. Ottima però la prestazione del campione del mondo in carica, che dopo la delusione del sabato, ha rialzato la testa ed è tornato a mostrarsi competitivo, anche se non dominatore assoluto come aveva mostrato lo scorso anno.
Sia nella gara breve che in quella lunga (comunque interrotta dal pit stop obbligatorio), lo spagnolo ha portato la Ducati in alto, compensando le difficoltà che invece ha incontrato il suo compagno di squadra Nicolò Bulega, più attardato dopo il dominio messo a segno nel sabato australiano. Il rookie ha chiuso sia la Superpole Race che Gara 2 in quinta posizione e lascia l’Australia da secondo in campionato, staccato di 9 punti dal nuovo leader Lowes.
Tuttavia, la bandiera italiana ha sventolato in entrambi i podi della domenica: nella Superpole Race è stato Andrea Locatelli a salire sul secondo gradino del podio, confermando lo stato di forma incredibile. Una caduta nel tentativo di sorpasso su Lowes però ha messo fine alla rincorsa del pilota Yamaha, che ha ceduto il podio al connazionale Danilo Petrucci. Grande colpo di reni per il portacolori Barni, che all’ultimo ha agguantato la terza posizione beffando Andrea Iannone per 97 millesimi.
Il pilota del team Goeleven ha affrontato una domenica complicata, in cui ha visto sfumare il sogno della prima vittoria nella Superpole Race: la manopola del manubrio è scivolata via e, mentre dominava, è stato costretto ad arretrare chiudendo poi 14°. Ha cercato il riscatto in Gara 2, che gli è mancato per un soffio, ma comunque ha tagliato il traguardo in quarta posizione e si presenta al round di Barcellona, in programma tra un mese, in quarta posizione nella generale, a 21punti da Lowes.
Domenica agrodolce per Toprak Razgatlioglu, che ha festeggiato il suo primo podio con i colori BMW nella Superpole Race, ma è stato tradito dalla sua moto in Gara 2. Il turco ha mostrato di sentirsi già bene in sella alla M 1000 RR, lottando per le posizioni di vertice e agguantando la terza posizione nella gara breve. Difficile dire cosa avrebbe potuto fare nel pomeriggio australiano se non fosse stato fermato da un problema tecnico.
La nota dolente della domenica però porta il nome di Jonathan Rea. Dopo dei test in salita e un weekend complicato, il round d’Australia si è concluso al centro medico. Il sei volte iridato era riuscito a conquistare la top 10 nella Superpole Race, ma un contatto con Remy Gardner in Gara 2 l’ha messo ko. Qualche contusione e abrasione per il nordirlandese, che è uscito subito dai giochi, chiudendo in maniera amara un appuntamento inaugurale che di certo non lo fa sorridere.
La Superbike ora si ferma per un mese, prima di tornare in azione a Barcellona, dove inizierà la stagione europea (di fatto l’Australia è stato l’unico appuntamento fuori dal vecchio continente). A partire dal round catalano, si inizieranno a delineare i valori in campo, anche se Phillip Island ci ha dato un bell’assaggio della stagione 2024.
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