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SBK | Phillip Island, Gara 1: Bulega trionfa nella tripletta italiana

Nicolò Bulega trionfa all'esordio in Superbike a Phillip Island. In Gara 1 guida una tripletta tutta italiana, con Andrea Locatelli secondo e Andrea Iannone, terzo al rientro alle gare. Quinto Toprak Razgatlioglu con la BMW, mentre è notte fonda per Alvaro Bautista, 15° con caduta iniziale, e Jonathan Rea, solo 17°.

Nicolo Bulega, Aruba.It Racing - Ducati

La Superbike a Phillip Island parla italiano: pronti, partenza, via! La stagione 2024 inizia sotto il segno della bandiera tricolore, con una Gara 1 elettrizzante che ha visto trionfare al debutto Nicolò Bulega. Il portacolori ufficiale Ducati guida una tripletta tutta italiana, con Andrea Locatelli in seconda posizione davanti ad Andrea Iannone, terzo al ritorno alle gare.

Grande prova di forza del campione Supersport in carica, che dopo aver dominato i test invernali, si è confermato in questa prima parte di weekend, conquistando la Superpole scattando davanti a tutti. Bulega è riuscito anche a gestire la strategia della gara flag-to-flag (con i pit stop obbligatori a causa dell’eccessiva usura delle gomme), vincendo con ben due secondi di vantaggio sul connazionale della Yamaha. Ottima prestazione anche per Locatelli, che ha mostrato una grande crescita durante tutto lo scorso anno e continua a dare prova dei passi in avanti con la seconda posizione in Gara 1.

A completare un podio tutto italiano c’è proprio Iannone, che ha conquistato la terza posizione al suo rientro alle gare dopo quattro anni di stop. Il pilota di Vasto, scattato dalla prima fila, ha conquistato la prima posizione nelle prime fasi di gara, salvo poi “accontentarsi” della terza piazza finale, che lo rende il migliore dei piloti indipendenti con il team Goeleven.

Phillip Island si conferma una pista favorevole ad Alex Lowes, che con la sua Kawasaki resta ai piedi del podio. Pur staccato di ben due secondi da Iannone, il britannico ha portato la ZX-10RR nella top 4 approfittando di una penalità inflitta a Toprak Razgatlioglu. Il turco, al debutto con la BMW, aveva tagliato il traguardo in quarta posizione, ma è stato retrocesso in quinta per aver infranto il “Pit Intervention Time”, ovvero il tempo di lavoro nel box al cambio gomme.

Ad ogni modo, Toprak è il migliore dei piloti BMW e continua a mostrare un buon adattamento alla M 1000 RR, precedendo il compagno di squadra Michael van der Mark, settimo. Tra i due portacolori ufficiali si è inserito Dominique Aegerter, unico superstite del team GRT in Gara 1. Non è iniziato al meglio il round di casa per Remy Gardner, caduto dopo un contatto con Axel Bassani.

Ottava posizione per Danilo Petrucci, che è anche il terzo pilota Ducati (segno che in Australia l’equilibrio tra le case è sempre molto elevato). A chiudere la top 10 troviamo Garrett Gerloff, nono con la BMW del team Bonovo, e Xavi Vierge, che ha portato la Honda in decima posizione.

Scott Redding non è andato oltre l’11esima posizione, rimanendo davanti ad Axel Bassani. L’italiano inizia la sua avventura in Kawasaki con un Long Lap Penalty: un sorpasso troppo ottimista su Gardner ha fatto andare in terra l’australiano, facendo incappare il veneto in una penalità. Bassani è riuscito comunque a conquistare qualche punto, restando davanti al gruppetto di Ducati.

Sam Lowes, all’esordio in Superbike con la Panigale V4R del team Marc VDS, ha chiuso in 13esima posizione, precedendo Michael Ruben Rinaldi, solo 14° con la Ducati del team Motocorsa, e addirittura Alvaro Bautista. Inizio di stagione in salita per il campione del mondo in carica, che è incappato in una caduta a inizio Gara 1 ed è stato costretto a recuperare tagliando il traguardo in 15esima posizione.

È andata peggio a Jonathan Rea, che, pur non essendo caduto, ha chiuso in 17esima posizione. Il nordirlandese, ancora non in piena forma dopo la lesione al ginocchio rimediata nei test, sembra faticare molto in sella alla Yamaha e il suo debutto con la R1 non è andato come sperato. Niente punti per il sei volte iridato, che ha chiuso alle spalle di Philipp Oettl, 16° con la Yamaha del team GMT94.

Ultimo dei piloti Kawasaki è Tito Rabat, 18°, mentre il duo Honda MIE formato da Tarran MacKenzie e Adam Norrodin è 19° e 20° rispettivamente. Chiude il gruppo Bradley Ray, caduto e poi tornato in pista e solo 21°.

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