SBK, Magny-Cours, Gara 1: Rea domina sotto l’acqua, titolo vicino
Jonathan Rea domina una Gara 1 bagnata a Magny-Cours e si lancia verso il sesto titolo mondiale. Loris Baz è secondo davanti ad Alex Lowes. Fatica Scott Redding, quinto al traguardo alle spalle di Chaz Davies, quarto.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo una Superpole umida, la pioggia ha bagnato nuovamente l’asfalto di Magny-Cours, costringendo piloti e squadre a scendere in pista per disputare una Gara 1 ‘wet’, come in realtà già previsto alla vigilia del weekend. Sotto l’acqua, Jonathan Rea la fa da padrona e trionfa in condizioni quasi proibitive, con visibilità scarsa. Il campione del mondo in carica incrementa di 14 punti il vantaggio su Scott Redding, secondo in classifica, e si lancia definitivamente verso il suo sesto titolo consecutivo.
Rea tiene a bada un arrembante Loris Baz, che nelle prime fasi di gara è piuttosto aggressivo e si fa minaccioso sul pilota Kawasaki. Il francese però deve arrendersi allo strapotere del portacolori Kawasaki e taglia il traguardo in seconda posizione, a poco più di tre secondi dal vincitore. Il pilota d’oltralpe è il miglior rappresentante Yamaha e si inserisce fra le due ZX-10R: al terzo posto troviamo infatti Alex Lowes, che approfitta degli errori degli avversari, molto più frequenti sul bagnato, e conquista il podio. Il britannico però è distante ben nove secondi dal compagno di squadra.
La prima Ducati al traguardo è quella di Chaz Davies, che è quarto al termine di Gara 1. Il gallese precede uno Scott Redding mai particolarmente efficace e molto cauto in questa prima manche bagnata. Il rookie fa da spettatore al duello fra Toprak Razgatlioglu e Leon Haslam, con quest’ultimo vittima di un highside proprio all’ultimo giro che lo priva della quarta posizione. Il pilota Honda si è recato al centro medico per accertamenti. Alla bandiera a scacchi, il portacolori Aruba.it Racing Ducati paga ben 16 secondi dal vincitore e diretto rivale in campionato. In classifica infatti perde terreno e resta a 60 lunghezze da Rea, ormai lanciato verso la conquista di un nuovo titolo mondiale.
Al traguardo, Redding beffa Razgatlioglu, colto alla sprovvista dalla caduta di Haslam. Il turco, scattato dalla 13esima casella, rimonta fino alla sesta posizione e precede Michael Ruben Rinaldi, ‘solo’ settimo. Il pilota del team Go Eleven fatica sotto l’acqua e passa sotto la bandiera a scacchi ben 23 secondi dopo il vincitore della gara. Xavi Fores invece può sorridere perché agguanta la top 10 con l’ottava posizione, così come Leandro Mercado, decimo.
Finisce in anticipo la gara di Garrett Gerloff, che cade nelle prime fasi quando è in lotta per le posizioni del podio. Il pilota del team GRT è autore di una grande partenza, che lo porta a combattere con Rea e Baz, mostrando ancora una volta la propria competitività. La sua gara però termina nella ghiaia, fortunatamente senza conseguenze fisiche. Anche Michael van der Mark getta alle ortiche una buona gara, scivolando nella seconda metà e rientrando in pista limitando i danni e tagliando il traguardo in nona posizione.
Gara da dimenticare per BMW, che vede finire a terra entrambi i piloti alla prima curva. Eugene Laverty e Tom Sykes scattavano dalla prima fila, ma un contatto fra i due, in cui è coinvolto anche Gerloff, porta tutti e due fuori pista. Laverty e Sykes cadono rovinosamente e perdono da subito la possibilità di lottare, chiudendo la loro Gara 1 dopo una sola curva. L’incidente viene messo sotto investigazione dalla Direzione Gara, che però decide di non prendere alcun provvedimento.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 21 | 38'13.222 | 25 | |||
2 | 76 | Loris Baz | Yamaha | 21 | 38'16.564 | 3.342 | 3.342 | 20 | |
3 | 22 | Alex Lowes | Kawasaki | 21 | 38'22.929 | 9.707 | 6.365 | 16 | |
4 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 21 | 38'27.267 | 14.045 | 4.338 | 13 | |
5 | 45 | Scott Redding | Ducati | 21 | 38'29.649 | 16.427 | 2.382 | 11 | |
6 | 54 | Toprak Razgatlıoğlu | Yamaha | 21 | 38'30.198 | 16.976 | 0.549 | 10 | |
7 | 21 | Michael Ruben Rinaldi | Ducati | 21 | 38'36.475 | 23.253 | 6.277 | 9 | |
8 | 12 | Javier Fores | Kawasaki | 21 | 38'40.395 | 27.173 | 3.920 | 8 | |
9 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 21 | 38'41.928 | 28.706 | 1.533 | 7 | |
10 | 36 | Leandro Mercado | Ducati | 21 | 38'45.256 | 32.034 | 3.328 | 6 | |
11 | 64 | Federico Caricasulo | Yamaha | 21 | 38'51.150 | 37.928 | 5.894 | 5 | |
12 | 19 | Alvaro Bautista | Honda | 21 | 38'59.231 | 46.009 | 8.081 | 4 | |
13 | 20 | Sylvain Barrier | Ducati | 21 | 38'59.593 | 46.371 | 0.362 | 3 | |
14 | 53 | Valentin Debise | Kawasaki | 21 | 39'53.214 | 1'39.992 | 53.621 | 2 | |
15 | 34 | Xavier Pinsach | Kawasaki | 20 | 1 lap | 1 | |||
16 | 97 | Samuele Cavalieri | Ducati | 20 | 1 lap | ||||
17 | 13 | Takumi Takahashi | Honda | 20 | 1 lap | ||||
91 | Leon Haslam | Honda | 20 | 1 lap | Incidente | ||||
31 | Garrett Gerloff | Yamaha | 6 | 15 laps | Incidente | ||||
66 | Tom Sykes | BMW | 0 | Incidente | |||||
50 | Eugene Laverty | BMW | 0 | Incidente | |||||
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