SBK | Caso Bautista-Rea: Ducati presenta un reclamo alla FIM
Ducati ha presentato un reclamo alla FIM per confermare il proprio disappunto verso il Long Lap Penalty comminato a Jonathan Rea per l'incidente con Bautista, penalità troppo poco dura secondo Borgo Panigale.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il round di Magny-Cours non si è di certo concluso nel migliore dei modi per Alvaro Bautista, che è finito a terra dopo un contatto con Jonathan Rea nelle prime fasi di Gara 2. La manovra del pilota Kawasaki non è andata giù al leader del campionato, apparso da subito visibilmente contrariato e senza peli sulla lingua nel momento di esprimere il proprio punto di vista.
Rea è stato prontamente punito dalla Direzione Gara, che gli ha comminato un Long Lap Penalty. Il sei volte iridato è comunque riuscito a concludere la gara al quinto posto, ma la sanzione non ha soddisfatto né Bautista né Ducati. Al termine di Gara 2 infatti, lo spagnolo ha espresso il proprio disappunto, accusando inoltre Jonathan Rea di aver fatto di proposito quella manovra, con l’intento di buttarlo giù. Non si è fatta attendere la risposta del nordirlandese, che si è difeso ritenendo le accuse mosse dal rivale maleducate e irrispettose.
Ducati però ha deciso di andare a fondo nella questione: ha infatti presentato un reclamo alla FIM, come già annunciato domenica dopo la gara da Marco Zambenedetti, Coordinatore Tecnico Ducati Corse Superbike. Il Long Lap Penalty non è stato sufficiente secondo Ducati, che già da domenica invocava una bandiera nera. Una volta presentato il reclamo, la FIM avrà quattro settimane di tempo per decidere e bisognerà dunque attendere l’esito.
Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Nel frattempo, Jonathan Rea ha continuato a difendersi dalle accuse mosse da Alvaro Bautista pubblicando un post di scuse sui social. Il pilota Kawasaki ha postato una foto che lo ritrae insieme allo spagnolo, con la seguente didascalia: "Per quanto riguarda la collisione con Alvaro, ogni storia ha due facce e ora che ho avuto il tempo di elaborare tutte le informazioni, posso esprimere chiaramente i miei sentimenti. Primo - e più importante - non avevo previsto né voluto il contatto e anche quando ci siamo toccati, l'ultima cosa che mi aspettavo o che volevo era che lui cadesse e non fosse in grado di continuare la gara. È una cosa che voglio dire con fermezza prima di parlare di come è andata da parte mia. Per quanto riguarda l'incidente, ero al limite per fare la manovra, sono andato per il sorpasso, la sua linea si stava chiudendo verso di me all'interno e a un certo punto ho dovuto regolare la mia traiettoria per non chiudere io stesso l'anteriore. Ho fatto l'apice e purtroppo lui è caduto".
"Mi dispiace molto perché non era mia intenzione. Dopo la gara sono andato a trovare Alvaro e gli ho porto le mie scuse. Come piloti, gareggiamo al limite e a volte ci tocchiamo. Questo fine settimana Alvaro è entrato in contatto con un pilota nella SP Race, proprio davanti a me, perdendo un'ala della sua moto e gettandola sulla mia strada. Anche altri piloti mi hanno toccato in questo fine settimana; è una gara e può capitare. Purtroppo Alvaro è caduto questa volta, e io ho avuto il giro lungo come da decisione della Direzione Gara, che ho accettato pienamente. Auguro ad Alvaro tutto il meglio per le restanti gare della stagione e per quanto mi riguarda è un incidente sfortunato che è già alle spalle. Ora non vediamo l'ora di correre in Catalunya. Ci vediamo in pista, Jonathan Rea".
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