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SBK | Bautista stoico: “Non avevo sensibilità alla mano destra”

Alvaro Bautista è riuscito ad andare più forte di quanto immaginasse a Donington, pista storicamente ostile alla Ducati. Il risultato è ancora più ammirevole per lo spagnolo, che la domenica ha dovuto lottare contro il dolore alla mano lesionata nella caduta di Gara 1.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati con il polso coperto di ghiaccio

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Alvaro Bautista e Ducati si presentavano a Donington da leader del campionato, ma erano entrambi consapevoli del fatto che il tracciato britannico non fosse particolarmente amico della Panigale V4R. Tuttavia, al termine del quinto round della stagione, lo spagnolo è ancora al comando della classifica dopo essere riuscito a capitalizzare in un weekend complicato.

Il portacolori Aruba.it Racing – Ducati è incappato in Gara 1 nel primo vero errore della stagione, finendo a terra mentre era in bagarre con Jonathan Rea. Nella scivolata si è fatto male alla mano destra, patendo il dolore nelle due gare della domenica. Con un fisico non al 100%, il quarto e il secondo posto della Superpole Race e di Gara 2 rispettivamente sono stati ancora più soddisfacenti: “Sapevamo che questo sarebbe stato un weekend difficile, prima di tutto perché qui Ducati ha sempre sofferto un po’ e poi perché Toprak e Yamaha vanno fortissimo e Jonathan è a casa sua. Non potevamo avere il top della prestazione e che avremmo avuto più avversari che in altre gare perché questa è la pista di casa per molti. Però sono contento perché siamo stati più competitivi di quanto immaginassimo. È stato un peccato per la caduta, alla fine è stato un mio errore, quella curva è critica, piena di buche e forse avrei dovuto mantenere un po’ più di sicurezza lì. Però ho imparato”.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

In un fine settimana dominato interamente da Toprak Razgatlioglu, Bautista è stato comunque un grande protagonista, riuscendo a mettere le ruote della sua Ducati davanti a quelle di Jonathan Rea in Gara 2, impresa ancora più ammirevole se si pensa alle condizioni in cui ha guidato: “Oggi nella Superpole Race è stata dura, avevamo una gomma diversa dagli altri, non pensavo di resistere per tutta la gara, invece ci sono riuscito. Comunque dopo la caduta di sabato il nostro obiettivo era assicurarci qualcosa. Nella caduta di sabato inoltre ho preso una botta alla mano destra ed è un po’ gonfia. Mi si addormentava un po’ e non avevo tanta sensibilità”.

“Anche in Gara 2 è stata la stessa cosa”, prosegue Bautista. “A metà gara ha iniziato ad addormentarsi la mano e sentivo un po’ di dolore. Però mi sono concentrato al massimo per sopportare. Oggi era difficile, alla Curva 8 del primo giro ero sul punto di cadere, ho salvato la caduta con il gomito. Da quel momento mi sono detto che bisognava sono finire la gara. Sono contento perché abbiamo salvato il fine settimana, è stato un peccato la caduta di sabato, ma sono le gare, abbiamo imparato e speriamo di non commettere più questo errore”.

Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK, Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WSBK, Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK, Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WSBK, Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Toprak Razgatlioglu è stato inconsapevolmente alleato di Alvaro Bautista in questo fine settimana, impedendo a Jonathan Rea di vincere e ricucire il distacco in classifica. Lo spagnolo è infatti ancora leader con 17 punti di vantaggio sul pilota Kawasaki, ma deve iniziare a fare attenzione anche al turco. Se Donington è solo l’inizio della rinascita, arriva un avversario in più in ottica iridata: “Penso che il campionato sia molto bello. Credo che tutti siano contenti che Toprak sia tornato al livello che aveva lo scorso anno. Sembra che faticasse molto a inizio anno, ma è bello vederlo ancora così. Come abbiamo sempre detto, il campionato è molto lungo e con questo format di gara puoi vincere o perdere molto in un solo weekend. Sinceramente al momento non mi preoccupa il campionato, il mio obiettivo è quello di recuperare il problema alla mano per poter essere al 100% fisicamente a Most, che è una pista dove non ho mai girato con Ducati. Sarà tutto da scoprire, avrò delle difficoltà, ma ho fiducia del fatto che la base che abbiamo ci può aiutare e possiamo essere competitivi lì”.

Il mondiale è sicuramente importante, ma l’obiettivo principale di Bautista in questo momento è verificare le condizioni della sua mano. Nei prossimi giorni si sottoporrà a nuovi esami per scongiurare fratture e cercare di arrivare al massimo della forma a Most, prossimo appuntamento della stagione in programma fra due settimane: “La mano è abbastanza gonfia, però è normale dopo lo sforzo della gara. Ieri, subito dopo la gara, ho fatto degli esami e sembra che non ci sia nulla di rotto. Però la verità è che essendo infiammato non si nota molto se c’è qualche piccolo osso rotto. Fra un paio di giorni farò un’altra visita per assicurarmi che non ci sia nulla di serio. Ora l’obiettivo è cercare di essere al 100% a Most”.

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