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Intervista

SBK | Bautista: “Io e Ducati bella coppia, ma ora non penso al campionato”

Alvaro Bautista ha conquistato il successo in Gara 1 e incrementa il vantaggio nella classifica mondiale. Tuttavia lascia da parte i ragionamenti in ottica iridata e pensa a concentrarsi gara per gara. Nella prima manche ha giocato di strategia, mostrando il grande feeling con la Ducati.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati, ottiene la pole position

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati, ottiene la pole position

Gold and Goose / Motorsport Images

Il round di Misano era carico di aspettative per Alvaro Bautista, che vi arrivava da leader. L’appuntamento al Marco Simoncelli World Circuit era molto atteso e lo spagnolo non ha deluso: dopo aver conquistato la Superpole, ha conquistato uno splendido trionfo in Gara 1, gestendo quando era il momento e attaccando nelle fasi decisive. Con il successo odierno, lo spagnolo vola a 186 punti, 22 lunghezze su Jonathan Rea, arrivato a ben cinque secondi.

Le condizioni odierne erano sicuramente più tipiche di Misano a giugno, dopo aver disputato le libere del venerdì con la pioggia che aveva reso l’asfalto difficile. Il grande caldo però non ha impedito ai piloti di montare le gomme da sviluppo portate da Pirelli. Tuttavia, Gara 1 per Bautista si è giocata sulla strategia: “Oggi la pista era molto difficile perché era molto caldo. Rispetto alle prove la situazione era nuova per tutti. Ho sentito un gran feeling con la moto dall’inizio, ma non volevo nemmeno scoprire qualcosa in pista. All’inizio ho visto Toprak molto aggressivo ed è andato in testa, l’ho lasciato fare. Poi ho visto che faticava a fermare la moto in ingresso di curva. Ho pensato di poterlo passare e di andare più veloce, ma mi sono imposto di stare calmo perché era solo l’inizio della gara, non c’era bisogno di prendere rischi”.

“Poi Jonathan l’ha passato, allora ho fatto così anche io e sono stato dietro di lui. Giro dopo giro ho provato a non usare troppo le gomme, anche perché oggi abbiamo girato tutti con le gomme di sviluppo che non aveva provato nessuno nei long run, quindi non sapevamo cosa sarebbe successo alla fine. Sono stato calmo e ho mantenuto il passo. Ma è anche vero che sentivo di poter andare più veloce, quindi quando mancavano circa 10 giri ho deciso di provare a passare Jonathan. Non è stato facile, avevo pochi punti per passarlo, uno di questi era il rettilineo dietro al traguardo. Ho provato a fare il mio ritmo e vedere se Jonathan ne avesse di più o meno. Alla fine era in crisi e mi sono concentrato su me stesso, provando a dare il massimo ma senza oltrepassare il limite e prendere troppi rischi”, prosegue parlando della sua gara.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Il risultato però è più che soddisfacente e mostra ancora una volta il grande feeling con la Panigale V4R. I test invernali svolti proprio a Misano avevano dato delle risposte, ma le diverse condizioni rispetto a questo weekend potevano trarre in inganno: “Sono contento, perché mi sono molto divertito con la moto. Mi sono sentito molto meglio rispetto ad altre gare di questa stagione. Dopo il test di Misano a marzo siamo andati a Barcellona e abbiamo cambiato la moto, lo abbiamo fatto anche ad Aragon e ad Assen, ma in Olanda sono tornato indietro, così come all’Estoril. Qui a Misano nelle FP1 il feeling era terribile rispetto ai test, quindi ho messo la stessa moto che ho usato qui. Dal pomeriggio sono stato veloce e ora il feeling è migliore rispetto a tutta la stagione”.

L’Alvaro Bautista che comanda la classifica oggi appare diverso rispetto a quello del 2019: “Penso che rispetto a tre anni fa, in cui all’uscita della prima curva volevo già spingere al limite senza pensare a gomme né rischi, ora cerco di capire meglio la situazione. Spingere quando si può e accontentarsi quando si deve farlo per non oltrepassare il limite. Penso di non essere più veloce, ma più costante e sicuro della mia guida. Faccio il mio lavoro, mi diverto con la moto. Mi sembra che io e la Ducati siamo una bella coppia”.

Nonostante la costanza e la fiducia trovate, lo spagnolo non pensa in ottica iridata e ragiona gara per gara, essendo ancora presto per tirare fuori la calcolatrice: “Onestamente, non penso al campionato. Con questo format composto da tre gare in un weekend non si può pensare al campionato. È troppo lungo, ci sono molti punti in palio, quindi non ha senso pensare al campionato ora. Cerco solo di essere concentrato in ogni prova, gara, e provare a trarre il massimo in ogni circostanza. Ma non sono preoccupato per i punti”.

“Si può sempre migliorare. Mi piace questo format perché per esempio domani nella Superpole Race avremo un’altra condizione rispetto a oggi. Nella gara odierna, se devo dire dove devo migliorare, direi qualche piccolo dettaglio, ma domani è un’altra storia. Sono contento, ma faccio un reset, domani è un altro giorno e ci sono due gare molto diverse tra loro. Dobbiamo restare concentrati e non commettere errori, non mi posso distrarre”.

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