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SBK | Bautista: "Nel 2019 dominavo, ma ora ho tutto sotto controllo”

Alvaro Bautista firma la tripletta nel round di Barcellona e incanta il pubblico confermando un dominio incontrastato. Il pilota Ducati, fresco di rinnovo con Ducati, si sente nel suo miglior momento della carriera ed è soddisfatto perché sente di avere tutto sotto controllo.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pole position e tripletta: più di così non si poteva chiedere ad Alvaro Bautista, che a Barcellona ha incantato il suo pubblico, consolidando ulteriormente il primato in classifica. Al termine del round catalano, il pilota Ducati si presenta a Misano, prossimo appuntamento in calendario, con ben 69 punti di vantaggio sul diretto inseguitore, Toprak Razgatlioglu. La coppia Bautista-Panigale V4R al momento sembra davvero imbattibile e Barcellona ne è un’ulteriore conferma. “Qui è anche più speciale perché posso festeggiare con la mia famiglia e con i fan spagnoli”, racconta il campione del mondo in carica.

Tuttavia, non è stato tutto semplice per Bautista, che nella Superpole Race di questa mattina ha trovato qualche difficoltà con le chiazze di umido, salvo poi vincere comunque con distacco: “Con la pioggia, se sei davanti devi fare attenzione, perché quelli dietro magari hanno un riferimento, invece sei tu che detti il ritmo. In alcuni settori pioveva di più, in altri di meno. La pista non era bagnata, ma era umida e le condizioni erano insidiose. Ho pensato ‘finisci la gara, non importa se gli altri ti prendono’. Ma alla fine ho fatto anche un gran risultato”.

“Non è stato semplice, ma quando guidi la moto senza forzare per andare veloce, non hai quello stress extra di dover andare più veloce”, prosegue lo spagnolo. “Sono rilassato sulla moto, provo a non commettere errori ed essere preciso. Non penso a quanto sia il gap con altri piloti, mi concentro su ogni curva per essere il più preciso possibile. Non ho nemmeno guardato i tempi sul giro, sul dashboard guardavo solo quanti giri mancassero. Non è facile, ma quando hai un gran feeling con la moto è meno complicato”.

L’en plein di questo weekend è solo l’ennesimo, a Bautista è solo mancata la vittoria in Superpole Race a Mandalika per fare bottino pieno in tutti i quattro round fino ad ora disputati. Il pacchetto sembra assolutamente imbattibile al momento: “Il pacchetto con me, la moto il team, abbiamo raggiunto un livello altissimo. Non so se siamo al limite o abbiamo ancora del margine, ma questo è il mio secondo anno in cui lavoro consecutivamente con loro, ma il pacchetto non è lo stesso dello stesso anno. L’anno scorso cambiavamo base durante i weekend, ma quest’anno la base va bene su ogni tracciato, quindi non abbiamo bisogno di cambiare nulla. Arriviamo alle gare molto più preparati rispetto allo scorso anno e questa credo sia la differenza maggiore rispetto al 2022”.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“Penso che ora rispetto al 2019 ho tutto sotto controllo”, racconta Bautista riferendosi al dominio di tre anni fa che però si era concluso in un nulla di fatto. “Il dominio del 2019 era incredibile, ma non avevo il controllo. Ero veloce, ma volevo sempre di più a ogni giro. Adesso invece riesco a capire dove fermarmi prima di superare il limite. All’epoca volevo solo vincere sempre di più, ora invece voglio solo il meglio possibile. Anche la moto era nuova e volevamo provare cose. Riconosco di aver commesso degli errori, insieme abbiamo perso il campionato, ma oggi siamo in una situazione diversa e ora siamo più forti che mai!”.

Oggi invece è un altro Alvaro, che sa accontentarsi senza dover oltrepassare il limite: “Provo a giocarmi le mie carte ogni occasione. Ma non sempre ho margine, in Gara 2 per esempio ho spinto dall’inizio, non ne avevo di più. Spesso non si può spingere per conservare le gomme, bisogna lasciar scorrere per arrivare alla fine…qui non si poteva spingere più di quanto avessi fatto. Anche in Superpole Race quei due o tre decimi più veloci sono venuti perché ho provato a forzare un po’ la gomma. Ma alla fine il grip non era elevatisismo questa mattina, ho iniziato ad avere un po’ di spin, quindi poi ho cambiato il modo di guidare e i tempi son venuti da soli”.

“Al momento mi sento molto bene e forte, è uno dei miei migliori momenti della carriera, mi piace allenarmi e prepararmi a casa, ma non solo fisicamente Ora amo essere un pilota sempre migliore, al momento tutto va bene e continuiamo così. Guiderò fino a Talavera per stare a casa, sono quasi sei ore di macchina. Ma domani mattina, sveglia alle 6:30 e ci si allena. È il mio lavoro, ma credetemi, lo faccio perché lo amo, non è una fatica. Mi sento bene e perché non farlo allora?”, conclude il campione del mondo in carica, fresco di rinnovo.

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