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SBK | Bautista e Ducati brillano nel buio di Toprak e Rea

Alvaro Bautista conquista la tripletta e Ducati fa bottino pieno a Phillip Island, che si tinge di rosso. Allo splendore offerto da Borgo Panigale si contrappongono le difficoltà dei suoi rivali, Jonathan Rea fatica con la sua Kawasaki e Toprak Razgatlioglu incappa subito in uno zero già pesante. Che scenario ci offrirà però Mandalika?

Podio: Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati, Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Una tripletta, due doppiette, cinque vittorie in cinque gare: questi sono solo alcuni dei numeri stratosferici di Ducati, che ha inaugurato la stagione in grande stile, colonizzando Phillip Island e tingendola di rosso. Il round di apertura del 2023 del mondiale Superbike parla italiano, nello specifico bolognese, con la Casa di Borgo Panigale che la fa da padrona e non lascia che le briciole agli avversari.

Alvaro Bautista è indubbiamente la punta di diamante dell’intera squadra, nel 2022 ha riportato Ducati sul tetto del mondo vincendo il mondiale e le premesse per continuare a dominare ci sono tutte. Lo spagnolo si è imposto in ogni condizione, e Phillip Island ha regalato momenti di incertezza e di concitazione: nel corso dei tre giorni si è passati da temperature elevate a pioggia, passando per vento e sole con temperature più basse.

Che il dominio fosse alla portata del binomio Bautista-Panigale V4R lo avevamo visto già dai test, nonostante lo spagnolo mantenesse un profilo basso. Ma che poi arrivasse a un’egemonia tale da lasciare increduli gli avversari ha rappresentato una grande sorpresa durante il weekend. Si sa, i test offrono un quadro iniziale, ma poi la gara racconta sempre un’altra storia, spesso non coincidente fedelmente con la realtà che si vede durante l’inverno. I coefficienti di difficoltà aumentano e gli imprevisti sono dietro l’angolo. Ma se in quest’Australia abbiamo avuto una certezza, quella è rappresentata da Ducati.

La Panigale ha vinto tutte e tre le gare disputate, cinque se si contano anche le due di Supersport, in cui ha trionfato Nicolò Bulega. Con il trionfo nella Superpole Race, Alvaro Bautista è arrivato a quota 35 successi, diventando il quinto pilota più vincente della storia della Superbike e scavalcando Tom Sykes. L’iberico è davvero in forma e, dopo quello che ritiene “il miglior inverno della carriera”, si è mostrato ancora più solido ed efficace, forte del titolo conquistato e della grande fiducia che ha con la Panigale V4R, innovata e ulteriormente migliorata per questo 2023.

Ducati lascia l’Australia con il bottino pieno, 62 erano i punti in palio e 62 ne ha conquistati Bautista, così come Bulega ha raccolto i 50 punti della classe Supersport. Il vantaggio in classifica dello spagnolo è già ampio, il primo degli inseguitori è, a sorpresa, Andrea Locatelli, che paga un distacco di 28 punti, mentre i due rivali più “blasonati”, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, sono terzo e sesto con un gap di 31 e 39 punti rispettivamente.

Di fronte a una situazione come quella che abbiamo visto a Phillip Island, a Mandalika gli avversari già sono chiamati a ridurre l’ampio gap creato sia dal punto di vista tecnico che dal punti di vista della classifica. Certo, una Ducati che domina in ogni condizione e lo fa con relativa facilità incute un grande timore agli avversari, che però si trovano solo all’inizio della rincorsa.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Ma cosa è successo a Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu? Nella luce emanata da Bautista, che brilla dai test invernali, i due rivali vivono nel buio, consapevoli a Phillip Island che i passi in avanti fatti durante lo stop non sono bastati per raggiungere Ducati. Qualche problema di troppo ha condizionato il weekend del nordirlandese, che ha dovuto lottare con la sua Kawasaki prima ancora di dare filo da torcere a Bautista, mentre il turco è apparso in affanno durante tutto il fine settimana, ad eccezione del guizzo del sabato mattina quando ha conquistato la pole position.

Il pilota Yamaha è incappato in uno zero che in una situazione come quella attuale è già pesante: Gara 2 è davvero un cruccio per Toprak, che finisce spesso per essere coinvolto in incidenti che lo costringono a chiudere la gara in anticipo. Nella lotta per la quarta posizione è stato travolto da un incolpevole Alex Lowes, che ha perso l’anteriore colpendo la R1 del turco. Nessuna conseguenza fisica, ma uno scivolone in pista e in classifica suonano già pesanti, considerando anche l’ottima prestazione del suo compagno di squadra Locatelli, autore di un solido weekend e secondo in campionato a 31 punti dal leader.

“Quest’anno non saremo solo io, Toprak e Johnny a spartirci le vittorie”, ha affermato Bautista durante il weekend riferendosi agli avversari che stanno emergendo. Le difficoltà dei due rivali di Alvaro infatti sta permettendo ad altri contendenti di farsi strada e di ambire alle posizioni del podio, che fino al 2022 sembravano blindate. Ha brillato anche Michael Ruben Rinaldi, che ad eccezione del passo falso di Gara 1 è stato autore di due secondi posti che hanno consentito a Ducati di celebrare due doppiette.

Non solo ufficiali, la Rossa di Borgo Panigale ha vantato in Gara 2 quattro moto nelle prime cinque posizioni, con Axel Bassani e Philipp Oettl autori di prestazioni incredibili, al pari se non migliori di quelli che tutti noi credevamo potessero essere gli scontati rivali di Bautista. Nonostante un inverno complicato, ha ben figurato nel complesso anche Danilo Petrucci, che con la nona posizione di Gara 2 ha dato a Ducati la possibilità di avere tutte le moto in top 10.

Il round di Phillip Island sembra dunque aver delineato i valori in campo, ma c’è un però: storicamente, la pista australiana ha sempre fatto storia a sé, offrendo una visione realistica ma non completa. La sua particolarità infatti l’ha sempre portata a non essere un metro di paragone. Manca però meno di una settimana al prossimo round, a Mandalika si tornerà a battagliare e, con un weekend già alle spalle, potremo avere dei nuovi riferimenti per farci un’idea della direzione che questa stagione prenderà.

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