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SBK | Aragon: primo trionfo per Iannone davanti a Toprak. Out Bulega

Iannone torna a vincere centrando il primo successo in Superbike in Gara 1 ad Aragon al termine di una corsa che lo ha visto protagonista grazie anche a divesi sorpassi. Una grande emozione per l'italiano, il quale precede Razgatlioglu, al ritorno dopo l'infortunio, e Garloff. Subito costretto al ritiro Bulega per un problema tecnico sulla moto.

Andrea Iannone, Team Go Eleven

Andrea Iannone torna a vincere e lo fa in grande stile con una gara tutta all’attacco. Il primo trionfo del pilota italiano in Superbike è uno di quelli che ricorderà a lungo, perché arrivato in una corsa ricca di sorpassi e colpi di scena, a partire dal ritiro di Nicolò Bulega ancor prima della partenza.

“Questa vittoria è un sogno, perché ho lottato duramente in questi 4 anni”, ha detto Iannone dopo la bandiera a scacchi di una gara in cui non sono mancate le lotte. Dopo aver ereditato di fatto la pole, l’italiano ha mantenuto la testa, rispondendo colpo su colpo sia a Toprak Razgatlioglu che, soprattutto, a Danilo Petrucci. Il momento decisivo è infatti arrivato a 8 tornate dalla fine, quando i due italiani della Ducati sono arrivati a duellare per il comando: se Petrucci era riuscito a passare in curva 1, Iannone ha subito risposto con un controsorpasso duro ma pulito in curva 3, riprendendosi quella prima posizione che non ha più lasciato.

Sul secondo gradino del podio sale uno stoico Razgatlioglu, al ritorno dopo il brutto infortunio che lo aveva tenuto fuori sia a Magny-Cours che a Cremona: un risultato fondamentale per il turco, che così guadagna punti importanti su Bulega nella lotta al campionato. Chiude il podio l’altra BMW, quella di Garrett Gerloff, il quale precede un Alvaro Bautista a cui non mancano i rimpianti per una corsa con qualche errore di troppo.

Andrea Iannone, Team Go Eleven

Andrea Iannone, Team Go Eleven

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Facendo però un passo indietro, la gara è subito stata interrotta nel corso del primo giro a causa di un problema sulla moto di Sam Lowes, da cui è uscito del fumo già dopo poche curve fino al momento in cui ha perso incolpevolmente il controllo, cadendo in curva 4. La direzione gara ha così giustamente esposto la bandiera rossa al fine di sincerarsi sia delle condizioni del pilota inglese che della pista, dato il timore che si potesse essere riversato dell’olio sulla traiettoria ideale. Ciò ha di fatto annullato quanto successo nelle prime curve da Andrea Iannone, che era riuscito a conquistare la prima posizione con un bell’attacco in curva 1 davanti a Toprak Razgatlioglu.  

Ancor prima della seconda ripartenza, però, è arrivato il grande colpo di scena, ovvero il ritiro di Nicolò Bulega a causa di un problema tecnico sulla sua moto, che lo ha lasciato a piedi tornando sulla griglia di partenza. Ad approfittarne è stato chiaramente ancora una volta Iannone che, di fatto, è così partito in prima posizione, poi mantenuta anche nelle prime curve.

Alle spalle di italiano, Petrucci è salito al secondo posto, che gli è poi stato soffiato da Razgatlioglu, che si è messo subito alla caccia del leader, mentre alle loro spalle Alvaro Bautista è stato autore di un largo che lo ha fatto scivolare in sesta posizione dietro Alex Lowes e Van der Mark. Con il gruppo rimasto di fatto compatto nella prima parte di gara, lo spagnolo della Ducati ha cercato di fare spazio alla rimonta, andando ad ingaggiarsi in una lotta proprio con Lowes e Petrucci, con l’italiano che, però, non si è dato per vinto, rispondendo subito in curva 1 e recuperando il terzo posto.

Danilo Petrucci, Barni Racing Team

Danilo Petrucci, Barni Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Curiosamente, quello è stato il momento in cui Petrucci ha cambiato completamente marcia, perché nel giro di pochissime curve è passato dal recuperare il terzo posto al guadagnare la testa della corsa, sopravanzando prima Razgatlioglu a dieci giri dalla fine e poi Iannone con una manovra molto decisa in curva 4. In una gara così movimentata e con un gruppo rimasto sostanzialmente a lungo compatto, non sorprende che Iannone abbia subito tentato il controsorpasso, rispondendo a nove passaggi dalla fine.

I due italiani hanno dato vita a un duello che ha rimischiato le posizioni di vertice: se Petrucci era riuscito a tornare in testa a 8 giri dalla fine, anche in questo caso Iannone ha subito risposto, arrivando al contro-sorpasso in curva 3 con una manovra che ha mostrato tutta la sua determinazione. Un sorpasso duro che ha penalizzato soprattutto Petrucci, il quale ha dovuto chiudere il gas e percorrere una linea meno efficace, scivolando così dal primo al quinto posto, anche dietro Bautista, che nel giro precedente era stato anche autore di un lungo. A guadagnarci, invece, è stato Garrett Gerloff, outsider della situazione e capace di risalire al terzo posto a circa cinque giri dalla fine.

Se precedentemente il gruppo era rimasto estremamente compatto, solo a circa sette tornate dalla fine i distacchi hanno iniziato ad ampliarsi, con i primi cinque in grado di prendere circa 2 secondi di margine sul resto della griglia. Ciò ha lasciato aperto a una battaglia a cinque per il successo finale, con Iannone che ha però provato a dare lo strappo decisivo a tre tornate dalla fine segnando due giri veloci di seguito, riuscendo a prendere quel vantaggio di oltre un secondo e mezzo che lo ha poi portato a centrare la prima vittoria in Superbike.

Toprak Razgatlioglu, BMW Motorrad WorldSBK Team

Toprak Razgatlioglu, BMW Motorrad WorldSBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La lotta si è quindi ridotta a una sfida a tre per il podio con Razgatlioglu, Garloff e Bautista protagonisti, anche se non vi sono stati sorpassi, lasciando inalterato l’ordine. Per il turco della BMW si tratta di un podio importantissimo al ritorno dopo l’infortunio, specie tenendo a mente lo zero di Bulega a causa del problema tecnico ancor prima della seconda ripartenza. Per Bautista c’è il rimpianto di una gara in cui ha commesso diversi errori, dovendo più volte ricominciare la rimonta verso le posizioni di vertice.

Chiuse al quinto posto Putrucci che, dopo il sorpasso subito da Iannone, nel momento in cui il ritmo si è aumentato non è riuscito a tenere il passo degli avversari. Sesto posto per un buon Iker Lecuona con la Honda davanti ad Alex Lowes con la Kawasaki. Chiudono la top ten Vierge, Van der Mark e Locatelli, il quale precede Redding, Bassani e Rinaldi, mentre chiude al quattordicesimo posto Jonathan Rea con la Yamaha.

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