SBK, Aragon, Gara 2: Rea vince su Davies e torna leader
Jonathan Rea conquista il successo in Gara 2 su Chaz Davies e torna al comando della classifica generale. Alvaro Bautista è terzo e regala il primo podio della stagione a Honda. Fatica Scott Redding, quarto al traguardo ed ora a -10 da Rea.
Il quarto round della stagione della Superbike si conclude come di consueto con Gara 2, che cambia ancora una volta le carte in tavola in ottica mondiale. Così come nella Superpole Race, Jonathan Rea domina la seconda manche e torna al comando della classifica. Il campione del mondo in carica si difende bene dagli attacchi di un Chaz Davies indiavolato nelle ultime fasi di gara e taglia il traguardo con 1.2 secondi sul gallese della Ducati. Completa il podio uno stratosferico Alvaro Bautista, che con il terzo posto al traguardo regala un risultato di rilievo a Honda.
Rea si porta al comando della gara in partenza e non lascia margine di risposta agli avversari. Il pilota Kawasaki mantiene la prima posizione fino alla bandiera a scacchi, che gli consegna la 95esima vittoria in carriera, un risultato da record. Ma il successo non arriva in scioltezza, perché negli ultimi giri deve guardarsi le spalle da un Chaz Davies in grande forma. Il pilota Ducati infatti rientra prepotentemente in lotta per la vittoria e si porta al comando per qualche curva, salvo poi doversi arrendere allo strapotere del rivale Kawasaki.
La seconda posizione finale di Davies è anche frutto di una grande difesa dagli attacchi di Alvaro Bautista. Lo spagnolo è autore di una gara solida che lo porta a recuperare terreno con il passare dei giri fino ad arrivare in lotta per il podio. Pur pagando 3.5 secondi di ritardo dal vincitore, Bautista conquista il terzo posto e regala a Honda il primo podio nella stagione del rientro in veste ufficiale. L’alfiere HRC riesce anche a beffare il più favorito Scott Redding, che invece accusa qualche problema in più in Gara 2 ed è costretto a chiudere il quinta posizione.
Il portacolori Aruba.it Racing Ducati arrivava da leader alla seconda manche del weekend, ma lascia Motorland da inseguitore. La quinta posizione finale non gli permette di conservare il primato in classifica e scende in seconda posizione con uno svantaggio di 10 punti da Rea. Al traguardo Redding precede Michael Ruben Rinaldi, ancora una volta autore di una buona gara con la versione 2019 della Panigale V4R. Ducati si conferma comunque la moto favorita su questa pista, avendo portato ben tre piloti nelle prime cinque posizioni.
La prima Yamaha al traguardo è quella di Michael van der Mark, che non va oltre il sesto posto. L’olandese prova a dare del filo da torcere a Rea nelle fasi iniziali di gara, ma poi arretra e paga il gap di motore rispetto alle moto rivali. In difficoltà è anche il suo compagno di squadra Toprak Razgatlioglu, che conclude un weekend opaco in ottava posizione. Tra i due portacolori Pata Yamaha si inserisce Leon Haslam: domenica da incorniciare per Honda, che porta entrambi i piloti in top 10. Pocket Rocket si rende protagonista di una grande bagarre negli ultimi giri, che vede anche coinvolti Alex Lowes, nono, e Garrett Gerloff e Xavi Fores, poi decimo ed undicesimo rispettivamente.
Tom Sykes è 12esimo al termine di Gara 2 e non sconta alcuna penalità dopo l’incidente avvenuto nella Superpole Race con Leandro Mercado. La Direzione Gara, che aveva messo sotto investigazione l’accaduto, ha deciso di non prendere provvedimenti, così il pilota BMW ha potuto disputare la sua gara senza preoccupazioni. È andata peggio a Mercado però, dichiarati unfit per una distorsione alla caviglia ed una sospetta distorsione cervicale.
Gara da dimenticare per Loris Baz, scivolato fortunatamente senza conseguenze, e per Marco Melandri, ritiratosi per un problema tecnico all’undicesimo giro. Così gli altri italiani: Federico Caricasulo è 13esimo e Lorenzo Gabellini ultimo, in 19esima posizione.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 18 | 33'18.756 | 25 | |||||
2 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 18 | 33'20.036 | 1.280 | 1.280 | 20 | |||
3 | 19 | Alvaro Bautista | Honda | 18 | 33'22.355 | 3.599 | 2.319 | 16 | |||
4 | 45 | Scott Redding | Ducati | 18 | 33'24.201 | 5.445 | 1.846 | 13 | |||
5 | 21 | Michael Ruben Rinaldi | Ducati | 18 | 33'25.443 | 6.687 | 1.242 | 11 | |||
6 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 18 | 33'28.317 | 9.561 | 2.874 | 10 | |||
7 | 91 | Leon Haslam | Honda | 18 | 33'39.667 | 20.911 | 11.350 | 9 | |||
8 | 54 | Toprak Razgatlıoğlu | Yamaha | 18 | 33'40.004 | 21.248 | 0.337 | 8 | |||
9 | 22 | Alex Lowes | Kawasaki | 18 | 33'40.155 | 21.399 | 0.151 | 7 | |||
10 | 31 | Garrett Gerloff | Yamaha | 18 | 33'40.473 | 21.717 | 0.318 | 6 | |||
11 | 12 | Javier Fores | Kawasaki | 18 | 33'40.565 | 21.809 | 0.092 | 5 | |||
12 | 66 | Tom Sykes | BMW | 18 | 33'40.768 | 22.012 | 0.203 | 4 | |||
13 | 64 | Federico Caricasulo | Yamaha | 18 | 33'44.000 | 25.244 | 3.232 | 3 | |||
14 | 50 | Eugene Laverty | BMW | 18 | 33'48.844 | 30.088 | 4.844 | 2 | |||
15 | 77 | Maximilian Scheib | Kawasaki | 18 | 33'55.302 | 36.546 | 6.458 | 1 | |||
16 | 20 | Sylvain Barrier | Ducati | 18 | 34'07.830 | 49.074 | 12.528 | ||||
17 | 23 | Christophe Ponsson | Aprilia | 18 | 34'14.267 | 55.511 | 6.437 | ||||
18 | 13 | Takumi Takahashi | Honda | 18 | 34'19.510 | 1'00.754 | 5.243 | ||||
19 | 63 | Lorenzo Gabellini | Honda | 18 | 34'54.406 | 1'35.650 | 34.896 | ||||
dnf | 40 | Roman Ramos | Kawasaki | 17 | 1 lap | Incidente | |||||
dnf | 33 | Marco Melandri | Ducati | 10 | 8 laps | Incidente | |||||
dnf | 76 | Loris Baz | Yamaha | 4 | 14 laps | Incidente |
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