SBK, Aragon: colpo di reni di Redding e Ducati, trionfo in Gara 2
Scott Redding stupisce la griglia con una scelta di gomme in controtendenza e trionfa in Gara 2, rifilando quasi 10 secondi a Jonathan Rea, secondo col brivido. Chiude il podio Alex Lowes, terzo di un soffio su Tom Sykes.
Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
Gold and Goose / Motorsport Images
Temperature più basse e pista ancora umida sono stati gli ingredienti di una Gara 2 imprevedibile sia per la scelta delle gomme sia per l’esito. Nell’incertezza più assoluta, il colpo di genio è stato quello di Scott Redding, che ha fatto una scelta in controtendenza rispetto ai suoi rivali che si è poi rivelata vincente: il pilota Aruba.it Racing – Ducati ha montato due slick, diventando autore di una gara in recupero che lo ha portato a dominare tagliando il traguardo con quasi dieci secondi di vantaggio sul resto degli inseguitori.
Redding trova così il primo successo stagionale e conclude in bellezza un weekend difficile, portandosi così a 17 punti dal leader Jonathan Rea. Proprio il pilota Kawasaki, partito dalla prima casella, si è dovuto accontentare della seconda posizione, che però in questa occasione vale come una vittoria. Il campione del mondo in carica infatti ha temuto di non finire la gara a causa di un contatto pericoloso con Garrett Gerloff, che lo ha portato nella ghiaia. Lo statunitense è scivolato rientrando indietro e incappando in un Long Lap Penalty, mentre Rea è riuscito a recuperare passando sotto la bandiera a scacchi in seconda posizione gestendo le intermedie fino alla fine.
Sale di nuovo sul podio Alex Lowes, terzo al traguardo alle spalle del compagno di squadra. Il pilota Kawasaki conferma l’ottima forma della nuova ZX-10RR restando in lotta per le prime posizioni durante tutta la gara. I due alfieri della ‘verde’ sono riusciti ad ogni modo a tenere dietro le arrembanti BMW. In queste condizioni, si sono fatte notare le due M1000RR, in particolare quella di Tom Sykes.
L’inglese è rimasto ai piedi del podio per 1.6 secondi, ma è riuscito a tenere il passo dei primi tre, mostrando i grandi passi in avanti della moto tedesca. Sykes alla bandiera a scacchi è passato subito davanti al suo nuovo compagno di squadra, Michael van der Mark. L’olandese, protagonista di un weekend non particolarmente esaltante, si è riscattato in Gara 2 riuscendo a combattere con gli avversari e tagliando il traguardo in quinta posizione.
Primo dei piloti Yamaha è Toprak Razgatlioglu, anche lui in lotta nel gruppo di testa, ma solo sesto al traguardo. Con temperature più basse, la R1 si è mostrata più efficace, soprattutto nelle mani del turco e di Gerloff, poi settimo subito dietro al portacolori ufficiale nonostante la caduta e il Long Lap Penalty. Il pilota GRT ha inaugurato così l’introduzione di questo tipo di penalità in Superbike. Yamaha però sorride, perché in top 10 vanta ben tre moto, Andrea Locatelli infatti è passato sotto la bandiera a scacchi in nona posizione, alle spalle della BMW indipendente di Jonas Folger. Chiude la top 10 un ottimo Lucas Mahias.
Lasciano Aragon con meno soddisfazione Chaz Davies e Michael Ruben Rinaldi: il gallese del team Go Eleven è caduto al primo giro e ha ripreso la via della pista, ma non è riuscito ad andare oltre la 19esima posizione finale, doppiato da quello che è stato il suo compagno di squadra fino allo scorso anno. Sorte simile anche per Rinaldi, rientrato ai box per cambiare le gomme e solamente 16esimo al traguardo.
Gara 2 da dimenticare per Honda, che ha visto Leon Haslam a terra alla Curva 2 a metà gara, fortunatamente senza conseguenze. Alvaro Bautista ha invece tagliato il traguardo in 11esima posizione, ma è arrivato alla fine di Gara 2 senza benzina. Esordio da dimenticare anche per Tito Rabat, caduto nella seconda manche.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 45 | Scott Redding | Ducati | 18 | 34'19.394 | 25 | |||||
2 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 18 | 34'29.250 | 9.856 | 9.856 | 20 | |||
3 | 22 | Alex Lowes | Kawasaki | 18 | 34'29.828 | 10.434 | 0.578 | 16 | |||
4 | 66 | Tom Sykes | BMW | 18 | 34'31.488 | 12.094 | 1.660 | 13 | |||
5 | 60 | Michael van der Mark | BMW | 18 | 34'35.628 | 16.234 | 4.140 | 11 | |||
6 | 54 | Toprak Razgatlıoğlu | Yamaha | 18 | 34'39.585 | 20.191 | 3.957 | 10 | |||
7 | 31 | Garrett Gerloff | Yamaha | 18 | 34'39.821 | 20.427 | 0.236 | 9 | |||
8 | 94 | Jonas Folger | BMW | 18 | 34'39.981 | 20.587 | 0.160 | 8 | |||
9 | 55 | Andrea Locatelli | Yamaha | 18 | 34'44.420 | 25.026 | 4.439 | 7 | |||
10 | 44 | Lucas Mahias | Kawasaki | 18 | 34'48.249 | 28.855 | 3.829 | 6 | |||
11 | 19 | Alvaro Bautista | Honda | 18 | 34'55.038 | 35.644 | 6.789 | 5 | |||
12 | 3 | Kohta Nozane | Yamaha | 18 | 34'57.669 | 38.275 | 2.631 | 4 | |||
13 | 32 | Isaac Viñales | Kawasaki | 18 | 35'00.979 | 41.585 | 3.310 | 3 | |||
14 | 47 | Axel Bassani | Ducati | 18 | 35'04.316 | 44.922 | 3.337 | 2 | |||
15 | 23 | Christophe Ponsson | Yamaha | 18 | 35'05.416 | 46.022 | 1.100 | 1 | |||
16 | 21 | Michael Ruben Rinaldi | Ducati | 18 | 35'27.466 | 1'08.072 | 22.050 | ||||
17 | 50 | Eugene Laverty | BMW | 18 | 35'33.392 | 1'13.998 | 5.926 | ||||
18 | 36 | Leandro Mercado | Honda | 18 | 35'34.253 | 1'14.859 | 0.861 | ||||
19 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 17 | 1 lap | ||||||
20 | 84 | Loris Cresson | Kawasaki | 16 | 2 laps | ||||||
21 | 76 | Samuele Cavalieri | Kawasaki | 15 | 3 laps | ||||||
dnf | 53 | Tito Rabat | Ducati | 14 | 4 laps | Ritirato | |||||
dnf | 91 | Leon Haslam | Honda | 4 | 14 laps | Incidente |
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