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Intervista

Savadori: "Aprilia, che potenziale, ma c'è un gap da colmare con i primi"

Lorenzo Savadori ha rilasciato un'intervista esclusiva a Motorsport.com parlando della stagione 2017 di Superbike, in cui corre con il team Milwaukee Aprilia.

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia World Superbike Team, Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Su
Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia World Superbike Team, Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Su
Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia World Superbike Team, Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Su
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Shaun Muir, Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia World Superbike Team

In attesa di ributtarsi in pista giusto tra una settimana in Thailandia, Lorenzo Savadori si gusta la sua RSV4 RF a Noale nel vernissage dell’attività Aprilia racing 2017. La guarda con la convinzione di avere tra le mani una moto competitiva, che necessita di “fare dei chilometri”, come usano dire i piloti, ma che ha un gran bel potenziale.

E questa sua convinzione, accompagnata da una buona dose di ottimismo che non guasta mai, non è stata minimamente scalfita da un weekeend, quello di Phillip Island, che non è filato via proprio liscio.

“In effetti è stata una trasferta impegnativa – questo il termine usato dal 23enne di Cesena – ma la considererei comunque positiva. La RSV4 RF è una moto con un grande potenziale, però è innegabile che c’è da colmare un po’ di gap nei confronti di quelle moto che sono là davanti. Dobbiamo lavorare, fare chilometri, devo riuscire a cucirmela ancora meglio addosso. Aiuta il fatto che dopo un anno in SBK ho anch’io più esperienza e conosco meglio la categoria”.

Dove è necessario intervenire maggiormente?
“L’Aprilia è una moto molto precisa e rigida, una vera racing, e diventa un po’ impegnativa sulle lunghe distanze per quanto riguarda l’usura delle gomme. Stiamo provando diverse soluzioni ma è solo questione di tempo”.

Saranno senza dubbio importanti le indicazioni di Eugene Laverty, da quest’anno tuo compagno di squadra, che quanto ad esperienza con l’Aprilia ne ha abbastanza.
“Eugene ha già vinto con Aprilia, conosce benissimo la categoria e il suo apporto è prezioso. Con lui mi trovo bene e stiamo lavorando con un obiettivo condiviso”.

Probabilmente è un luogo comune, ma c’è l’idea che un pilota italiano giovane in un team straniero faccia sempre un grande fatica.
“Non è quello che è capitato a me , io al team Milwaukee mi trovo benissimo. C’è un ambiente molto professionale e grande entusiasmo. Ritengo che crescerò non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello personale. Un’esperienza importante che sicuramente mi porterà grandi benefici”.

La stagione è appena iniziata ma Savadori ha già in mente quali potrebbero essere gli obiettivi reali in questo campionato?
“Ovviamente l’obiettivo è quello di migliorare sempre di più i risultati ottenuti sui diversi circuiti lo scorso anno. Ripeto, c’è da lavorare, rimanere concentrati e imparare il più possibile da quei piloti che sono il riferimento della categoria”.

Nel mirino, tra una settimana, c’è il circuito di Buriram in Thailandia, dove lo scorso anno i risultati furono niente male.
“E’ una pista che mi piace molto. Ha lunghi rettilinei ma anche curve secche, non ci dovrebbero essere particolari problemi di usura delle gomme; c’è poi sempre da fare i conti con le condizioni climatiche, caldo e umido, che mettono a dura prova. Lo scorso anno in gara 1 mi piazzai decimo, nono nella seconda: vediamo quanto meglio riuscirò a fare”.

Articolo e intervista di Marcello Pollini

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