Rinaldi: “Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo”
Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi concludono i test di Barcellona con un bilancio tutto sommato positivo. Tuttavia i piloti del team Aruba.it Racing – Ducati affermano che c’è margine di miglioramento e che bisogna lavorare molto su alcune aree per arrivare pronti all’inizio della stagione.

I due giorni di test a Barcellona si sono conclusi nel segno di Jonathan Rea, che si è dimostrato ancora una volta l’uomo da battere. Ducati ha inseguito anche al Montmelo, dove ha lavorato per migliorare in alcune aree in cui anche lo scorso anno ha sofferto particolarmente. i due portacolori del team Aruba.it Racing – Ducati sono abbastanza soddisfatti del lavoro svolto nei due giorni di test, ma sono convinti che ci sia un buon margine di miglioramento e che bisogna lavorare sodo per arrivare davvero pronti all’inizio della stagione, in programma a fine maggio ad Aragon.
Ora restano i due giorni di test proprio al Motorland, in programma fra dieci giorni, ma intanto Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi tirano le somme delle prove a Barcellona. Il britannico ha concluso i test a pochi millesimi da Jonathan Rea, mentre il romagnolo continua l’adattamento al team ufficiale. Entrambi si sono focalizzati sull’aspetto tecnico più che sul giro secco, concentrando maggiormente l’attenzione sull’usura della gomma, punto debole che puntano a migliorare per soffrire il meno possibile rispetto agli avversari.
Al termine dei test di Barcellona, Rinaldi fa un bilancio tutto sommato positivo, anche se afferma che il lavoro da fare è ancora molto: “Nel secondo giorno abbiamo fatto altre prove, dopo la prima giornata in cui abbiamo provato molte cose. Abbiamo cercato di perfezionarci un po’. Parlando con Scott, fortunatamente abbiamo gli stessi problemi e questo è importante perché così Ducati può lavorare in una sola direzione per la prima gara. Il test è mirato alle aree dove dobbiamo migliorare, quindi non ci siamo focalizzati troppo sul tempo, ma più che altro sul passo”.
“Qui non siamo i migliori – prosegue – c’è Rea che ha un passo decisamente più forte del nostro. Questa non è una pista perfetta per noi, perché l’usura delle gomme è veramente alta e, per quanto visto in questi due giorni, noi la consumiamo un po’ di più degli altri. Anche con gomma nuova non riusciamo a sfruttare il grip che gli altri hanno. Quindi sappiamo dove lavorare, ci sono ancora due mesi, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo”.
Scott Redding ha migliorato il feeling con la moto rispetto ai test di Misano, dove aveva rivelato di non sentirsi pienamente a suo agio. Qualche miglioramento è ancora da fare, ma il britannico è convinto di avere comunque una buona base di partenza per poter fare dei passi in avanti: “Abbiamo provato a migliorare le aree dove siamo più deboli sulla moto. L’anno scorso abbiamo visto che facevamo fatica nelle curve più lunghe, quindi ci siamo concentrati sul migliorare questo aspetto. Non ci siamo focalizzati sul giro secco, ma abbiamo lavorato molto su gomme usate per avere un feeling e un grip migliori. Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti, ma abbiamo bisogno di più. Questo è l’aspetto su cui ci siamo concentrati maggiormente. Io mi sento bene sulla moto, ho un buon feeling, ma dobbiamo migliorare un paio di aree dove soffrivamo lo scorso anno. Quindi abbiamo ancora del lavoro da fare, ma se riusciamo a migliorare quelle cose, siamo in una buona posizione”.
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