Redding: “È stata una gara sofferta, ma so qual è il problema”
Scott Redding chiude Gara 1 a Magny-Cours in dodicesima posizione, condita con una caduta nel finale nel tentativo di sorpasso su Chaz Davies. Il pilota Ducati perde terreno in classifica generale e scivola a -59 dal leader Razgatlioglu.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Aveva iniziato il round di Magny-Cours con il piede giusto, eppure Scott Redding in Gara 1 ha gettato alle ortiche tutto il lavoro delle prove. Partito dall’ottava casella, ha tagliato il traguardo in 12esima posizione, dopo una gara complicata che lo ha visto anche finire a terra. Con il risultato odierno, il britannico della Ducati scivola in classifica a 59 lunghezze da Toprak Razgatlioglu, leader incontrastato di questo sabato francese.
A dispetto di quanto mostrato nelle libere, Redding ha perso terreno in gara, lottando a centro gruppo per poter restare il più vicino possibile ai rivali nel mondiale. A poco però sono serviti gli sforzi, una Panigale V4R inguidabile gli ha reso il compito difficile, fino a restare in terra alla Curva 12 nel tentativo di sorpasso su Chaz Davies.
L’alfiere Aruba.it Racing – Ducati ha però individuato il problema che lo ha afflitto in Gara 1: “Una gara sofferta! Lo avevo detto già qualche tempo fa, a volte la nostra moto non funziona in alcune condizioni e queste erano quelle condizioni. Ad inizio stagione ho avuto un problema simile a Misano, ma ero molto arrabbiato e frustrato. Ma ora so qual è il problema, quindi urlare e arrabbiarsi non cambierà il risultato, cerco solamente di fare il meglio e il possibile”.
“La gara è stata molto confusionaria con il gruppo in cui ero e questo ha reso le cose ancora più complicate, non riuscivo ad avere un buon grip in frenata e alle curve andavo dritto. Quindi frenavo prima e gli altri mi passavano. Essere in sesta posizione o comunque al comando di questo gruppo sarebbe andato bene, ma sono caduto. Non avevo grip all’anteriore, ma è questo il problema, non ho grip in ingresso e in uscita di curva né all’anteriore né al posteriore. Quando arriviamo su piste che hanno condizioni estremamente calde, tutti sono nella mia stessa condizione”.
Di fronte a una situazione come quella che ha trovato in Gara 1, Redding cerca di limitare i danni al massimo: “Devo salire sul podio, davvero, per trarre il meglio da una gara come quella di oggi. Ma se la situazione è quella di oggi, allora puntiamo a una top 5, che non è l’ideale, ma cosa possiamo fare. Io posso stare nel box fino alle tre di notte, ma se domani andiamo in pista e ci sono le stesse condizioni di oggi, abbiamo lo stesso problema di oggi. Forse, se fossi stato solo sarebbe stato meglio, però questa è una delle gare che vanno così. So che queste cose avvengono a volte, so che alcune gare escono fuori bene, poi ci sono altre gare in cui so che le cose saranno difficili, come immagino Barcellona”.
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